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[RECE][SUB] Les chevaux de Dieu


4 risposte a questa discussione

#1 JulesJT

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Inviato 12 March 2014 - 01:15 PM

Il MovieTeam presenta...


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(Versione: 1.37)

Titolo internazionale: Horses of God
Regia: Nabil Ayouch

Paese: Marocco
Anno: 2012
Genere: Drammatico
Durata: 115'
Lingua: Arabo, Francese
Interpreti: Abdelhakim Rachi (Yashin/Yachine), Abdelilah Rachid (Hamid)




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Trama

Yachine, 10 anni, vive con la famiglia nella baraccopoli di Sidi Moumen a Casablanca. Sua madre, Yemma, si occupa di tutta la famiglia. Un padre depresso, un fratello nell'esercito, uno quasi autistico e un terzo, Hamid, bullo di quartiere che finisce presto in carcere. Una volta tornato in libertà, per uscire dalla povertà, Hamid....
[fonte: comingsoon.it]


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Commento
[fonte:Giovanna Barreca per fuorilemura.com]

*CONTIENE SPOILER*

“Volate, cavalli di Dio” amava ripetere Bin Laden, strumentalizzando le parole del profeta Maometto per incitare alla guerra contro l’Occidente. L’autore franco-marocchino Nabil Ayouch, chiama il suo film Les chevaux de Dieu – presente nella sezione Un certain regard al Festival di Cannes 2012 – perché ha scelto, coraggiosamente, di affrontare una pagina tragica di quella guerra che ha seminato terrore anche nel suo Paese e raccontare dei moderni cavalli di Dio, vittime anch’esse di quella strategia omicida.

Nel 2003, sei ragazzi provenienti dalla Bidonville di Casablanca si fecero saltare in aria provocando la morte di 42 persone. Il regista, in maniera molto istintiva, dopo il fatto, si recò sul posto per incontrare i sopravvissuti alla strage e da quelle testimonianze nacque un cortometraggio. Poi capì che il suo era stato un lavoro giornalistico parziale, che non era stato capace di mettersi alla giusta distanza emotiva dai fatti, per poter affrontare e analizzare l’avvenimento. “Col tempo il mio sentimento di frustrazione si è trasformato in qualcos’altro e ho capito che le vittime stavano da entrambe le parti. Così sono tornato alla Bidonville e ho fatto un lungo lavoro, quasi antropologico. Ho parlato con la gente, ho incontrato i soggetti delle associazioni arrivate a operare nella zona” dichiara l’autore che, acquisendo anche i diritti sul libro Les étoiles de Sidi Moumen di Mahi Binidine, riesce a creare una sceneggiatura omogenea per un film che sa emozionare e riflettere in maniera costruttiva sul nostro tempo e su quello che è il rapporto con l’Oriente del mondo.

Il film focalizza la narrazione su Yachine e Hamid, fratelli sullo schermo e anche nella vita (Abdelhakim e Abdelilah Rachid gli interpreti) che nascono e crescono nella Bidonville di Sidi Moumen e che nel luglio 1994, ancora bambini giocano a calcio. Hamid – il più piccolo e fragile – sogna, tra le mani la foto di un calciatore russo amato, di cambiar vita, di andar via e riscattarsi dalla miseria. Yachine invece, poco più grande – già in quel campetto di gioco e poi in una scena molto dura quando ad un matrimonio, sotto l’effetto dell’alcool, sodomizza un coetaneo -, è violento, prepotente, non conosce altra forma di comunicazione e di rapporto con l’altro. Il fratello minore lo teme e lo ama, lo guarda far del male al compagno (un movimento di macchina minimale passa da Yachine che se ne va mentre Hamid è paralizzato sul divano, con gli occhi fissi che guardano il ragazzino violentato ancora sdraiato a terra a pochi centimetri dai suoi piedi), scagliarsi sempre contro tutti senza essere in grado di reagire. La forza che esercita su di lui è così totale che quando nel 1999, dopo aver passato alcuni anni in carcere, Yachine torna, apparentemente cambiato (in realtà ha trovato in carcere l’Imam Abou Zoubeir che ha saputo veicolare la sua voglia di vendetta contro il mondo e la vita e il suo bisogno di una figura di riferimento paterna) si lascia convincere ad entrare anch’egli nel gruppo di seguaci della guida spirituale che nel 2003 li sceglierà per immolarsi alla causa.

Il film si ferma qui, al marzo di quell’anno, alla loro partenza per la morte certa in nome di un ideale che gli è stato fatto credere essere più alto e importante della vita stessa. Ad Ayouch, che era già stato nella Bidonville della capitale marocchina per girare l’intenso Ali Zaoua (2000) – puntando sempre l’attenzione sui bambini di strada -, interessava tornare sui soggetti, su quello che aveva portato alla strage. Ricostruendo l’infanzia, l’adolescenza dei ragazzi (tutti ventenni nel momento della morte) riesce a compiere un discorso serio e controllato per raccontare anche una generazione che, come ha sempre ripetuto ai suoi critici in patria, è stupido negare che esista.
Gli episodi emblematici che sceglie per la narrazione del percorso sono talmente forti che era inutile compiere scelte tecnico-espressive che cercassero di aumentare la drammaticità delle situazioni; punta sull’armonizzazione di tutti gli elementi, riuscendo a rendere credibile il racconto e coinvolgendo emotivamente lo spettatore, come dimostra l’intenso silenzio sulle didascalie finali che ha preceduto il lunghissimo applauso alla fine della proiezione. Quindi messa in scena minimale che fa un uso espressivo soprattutto della luce e sa sfruttare al massimo, attraverso campi medi, l’ambiente (Bidonville ricostruita), il suo degrado per far capire come sia stato l’habitat perfetto per far nascere il germe di una violenza così distruttiva. L’ambiente e la totale mancanza di una famiglia, soprattutto della figura paterna (i due fratelli hanno una madre che passa il tempo a guardare le telenovelas e un padre depresso e assente) fanno gioco facile a qualsiasi fantomatica guida che probabilmente si sceglie di seguire non tanto e non solo per vera convinzione ma soprattutto per ignoranza e perché sopperisce alla mancanza forte di una figura di riferimento. Inoltre sono intense le interpretazioni dei fratelli Rachid, in grado di trasmettere i diversi stati d’animo che attraversano i loro personaggi, esattamente come azzeccate quelle di tutti gli altri personaggi.


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Traduzione: Hanna Lise
(per movieteam.forumfree.it)

Revisione: JulesJT


SOTTOTITOLI
Allega file  Les.chevaux.de.Dieu.AW.zip   35.01K   73 Numero di downloads




Messaggio modificato da JulesJT il 14 June 2014 - 11:34 PM

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Cinema Asiatico:
Welcome to the Space Show, Udaan (2010), Goyōkin, Fuse, Dragon Town Story, The River with No Bridge, ILO ILO, A Time in Quchi
Still the Water, Norte - the End of History, The Terrorizers, Yi Yi, Stray Dogs, Tag,
Cemetery of Splendour, A Brighter Summer Day,
Labour of Love,Double Suicide, Japanese Girls at the Harbor, Nobi (Fires on the Plain), The Postmaster, Radiance, Liz and the Blue Bird
Modest Heroes,
The Seen and Unseen, Killing, Dwelling in the Fuchun Mountains, The Woman Who Ran,


L'Altro Cinema:
Kriegerin, Chop Shop, Marilena de la P7, Kinderspiel, Kes, Abbas Kiarostami (special), Hanami, L'enfance nue, Short Term 12
Mamasunción, The Rocket, The Selfish Giant,
Argentinian Lesson, Holubice, The Long Day Closes, Mon oncle Antoine, O som do Tempo
Mammu, es tevi mīlu, Skin, Une histoire sans importance, Couro de Gato, Los motivos de Berta, Ne bolit golova u dyatla, Valuri, Club Sandwich
, Whiplash, The Strange Little Cat, Cousin Jules, La fugue, Susa, Corn Island, Beshkempir, The Better Angels, Paul et Virginie, Im Keller, Ich Seh Ich Seh, Harmony Lessons, Medeas, Jess + Moss, Foreign Land, Ratcatcher, La maison des bois, Bal, The Valley of the Bees, Los insólitos peces gato, Jack, Être et avoir, Egyedül, Évolution, Hide Your Smiling Faces, Clouds of Glass, Les démons, On the Way to the Sea, Interlude in the Marshland, Tikkun, Montanha, Respire, Blind Kind, Kelid, Sameblod, Lettre d'un cinéaste à sa fille, Warrendale, The Great White Silence, Manhã de Santo António, The Wounded Angel, Days of Gray, Voyage of Time: Life's Journey,Quatre nuits d'un rêveur, This Side of Paradise, La jeune fille sans mains, La petite fille qui aimait trop les allumettes, CoinCoin et les Z'inhumains, Brothers, Permanent Green Light, Ryuichi Sakamoto: Coda, Travel Songs, Reminiscences of a Journey to Lithuania, Retouch, Barn, Fauve, Fragment of an Empire, Ravens, The Trouble with Being Born, Without, Limbo (2020), The Girl and the Spider, Earwig,

Drama: Oshin, Going My Home
Focus: AW - Anime Project 2013, Sull'Onda di Taiwan, Art Theatre Guild of Japan, Allan King, Jonas Mekas,

#2 JulesJT

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Inviato 12 March 2014 - 02:04 PM

Con "Les chevaux de Dieu" fa il suo esordio nella sezione Altro Cinema la splendida AFRICA. :em41:
Grave lacuna perché di titoli meritevoli (ancora inediti in Italia) ce ne sono diversi.... :em15:

Ringrazio sentitamente Hanna Lise per aver portato a compimento la traduzione di questo ottimo film e mi scuso per aver tardato a concludere la revisione.
Alla prossima! :em69:

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Cinema Asiatico:
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Cemetery of Splendour, A Brighter Summer Day,
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Modest Heroes,
The Seen and Unseen, Killing, Dwelling in the Fuchun Mountains, The Woman Who Ran,


L'Altro Cinema:
Kriegerin, Chop Shop, Marilena de la P7, Kinderspiel, Kes, Abbas Kiarostami (special), Hanami, L'enfance nue, Short Term 12
Mamasunción, The Rocket, The Selfish Giant,
Argentinian Lesson, Holubice, The Long Day Closes, Mon oncle Antoine, O som do Tempo
Mammu, es tevi mīlu, Skin, Une histoire sans importance, Couro de Gato, Los motivos de Berta, Ne bolit golova u dyatla, Valuri, Club Sandwich
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#3 tartakirka

    Ciakkista

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Inviato 12 March 2014 - 03:38 PM

ottima proposta ,grazie!

#4 Hanna Lise

    PortaCaffé

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Inviato 12 March 2014 - 07:15 PM

Grazie a te Jules, per la proposta. Una triste realtà, un film per riflettere e per capire in quali ambienti nascono queste forme di indottrinamento.

#5 Kiny0

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Inviato 12 March 2014 - 07:37 PM

Grazie per la traduzione, Hanna Lise e a Jules per la revisione!

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Traduzioni, recensioni*, adattamenti** e film ora in DVD***
Cinema Asiatico: Lost in Beijing (2007), Buddha Mountain (2010: w/ fabiojappo), Dirty Maria (1998), Samurai Rebellion (1967)***, The Ravaged House (2004: w/ fabiojappo), Freesia: Bullet Over Tears (2007), Il racconto di Watt Poe (1988)*, Cuffs (2002), Tokyo Marigold (2001: w/ fabiojappo), Villon's Wife (2009), Yellow Flower (1998), Going My Home - ep.6 (2012), A Gap in the Skin (2005), Inuyashiki (2018), Ajin: Demi-Human (2017), Dream, After Dream (1981);
Altro Cinema: A Time for Drunken Horses (2000)**, Marooned in Iraq (2002), Mio in the Land of Faraway (1987), Breath (2017), High Ground (2020)***, Eroica (2003), Japan's Secret Shame (2018), La maman et la putain (1973)**, Les petites fugues (1979);
Retrospettive: Kumakiri Kazuyoshi (w/ fabiojappo & Tyto), Asano Tadanobu (w/ calimerina66, fabiojappo & ReikoMorita);
Revisioni: 1778 Stories of Me and My Wife (2011), Under the Hawthorn Tree (2011), Mekong Hotel (2012), Headshot (2011), BARFI! (2012), Rhino Season (2012), Metéora (2012), Secret Chronicle: She Beast Market (1974), The Other Bank (2009), The Good Road (2013), Just the Wind (2012), Daf (2003), AUN (2011), Jin (2013), Day and Night (2004), Nothing's all bad (2010), Saving General Yang (2013), Miss Zombie (2013), Legend of the Wolf (1997), Here comes the Bride (2010), Omar (2013), The Missing Picture (2013), The Legend of the Eight Samurai (1983), A Scoundrel (1965), Hope (2013), Empress Wu Tse-Tien (1963), Be with You (2018), Rage (2016), Himeanole (2016), Her Love Boils Bathwater (2016), Cutie Honey: Tears (2016), Good Morning Show (2016), Capturing Dad (2013), The 8-Year Engagement (2017), Golden Slumber (2018), When I Get Home, My Wife Always Pretends To Be Dead (2018), In the Heat of the Sun (1994), Memories of Tomorrow (2006), Send Me to the Clouds (2019), Éloge de l'amour (2001), Don Quixote (2010), Petal Dance (2013), The Family (2015), The Silent Forest (2020), Seobok (2021), Sweet Little Lies (2010), Passion (2008), The Witness (2018), Eyes of the Spider (1998), The Day of Destruction (2020), Under the Open Sky (2020), A midsummer's Fantasia (2014), The Witch: Part 1 - The Subversion (2018), Blind Woman's Curse (1970), Tonda Couple (1980), Kagero-za (1981), Haruko Azumi Is Missing (2016), Blue (2002), I Am Waiting (1957), Tugumi (1990), Girls' Encounter (2017), The Emperor's Naked Army Marches On (1987), Yumeji (1991), Fukuoka (2020), Ju Dou (1990)**, Satan's Slaves (2017), Apart (2020).





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