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[NEWS] Still Life - Il Leone d'oro al cinema!

Still Life di Jia Zhang-ke

128 risposte a questa discussione

#127 lorenzo

    PortaCaffé

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Inviato 14 May 2007 - 12:55 AM

discussione probabilmente gia' morente ... ma ero (e sono ancora) sommerso di sverniciatori e latte di pittura per muri che solo ora leggo.

Visualizza Messaggiolordevol, il Apr 26 2007, 12:29 PM, ha scritto:

C'è da dire che i registi cinesi, anche i più "fetosi" partono con un vantaggio enorme rispetto a quegli di quasi tutti gli altri paesi: paesaggi giganteschi mozzafiato, natura vergine, intatta, imponente, tradizione, antichità e moderno insieme. Insomma chi ha la pazienza di girare e scoprire troverà sicuramente una sponda, una montagna o una barca diroccata che mi farà rimanere a bocca aperta stupefatto. In questo film ci sono immagini di una bellezza massimale. Imponenti, che restano.
quel "vantaggio" lo hanno anche molti altri, magari in forme differenti.
rimanendo sul naturalistico, banalmente penso che il fiume giallo sia stato meno sfruttato della savana africana o delle cordigliere peruviane ...

Visualizza MessaggioDan, il Apr 26 2007, 01:14 PM, ha scritto:

quoto assolutamente, questo è una cosa fondamentale per un gran film (come lo intendo io). poi certo non sempre serve :em81: Il film deve prima di tutto sapere parlare con le immagini :)
e' una cosa fondamentale o non sempre serve? ;-)
mi accorgo di preferire le emozioni che mi derivano da altri aspetti di un film, piuttosto che da paesaggi mozzafiato. preferisco avere il fiato mozzato dall'immagine dell'abbandonarsi all'estasi di titta in 'le conseguenze dell'amore' (con quel movimento della telecamera rotatorio da sopra la testa...) piuttosto che da un comunque bellissimo vallone vergine di boschi e montagne sullo yang-tze. fermo restando che per tre mesi di navigazione sul fiume giallo partirei all'istante.

Visualizza MessaggioFrançois Truffaut, il Apr 26 2007, 05:49 PM, ha scritto:

Detto questo, mi chiedo cosa succederebbe, oggigiorno, se qualcuno di questo forum vedesse nelle nostre sale i film di Rossellini (quelli del Neorealismo), o magari il Visconti di La terra trema, naturalmente come se fossero inediti e contemporanei. Immagino, ad esempio, quali commenti potrebbero venir fuori dalla scena, in Roma città aperta, dell’uccisione di Pina, colpita da una raffica di mitra: sicuramente si parlerebbe di artificiosità, visto che Rossellini mostra una morte in circostanze particolari, quasi spettacolari: la rincorsa, lo strazio, gli spari dalla camionetta, tutta roba artificiosa per un film di matrice realista. Vero?
no. e' un esempio che non ha senso. "roma citta' aperta" oggi non verrebbe girata cosi' come fu' fatta. non esistono i presupposti. il tuo discorso ipotetico non corrisponde ad una situazione verosimile e non lo si puo' portare a sostegno di una teoria. ragionare per supposizioni cosi' ardite e' controproducente, deviante.

Visualizza MessaggioFrançois Truffaut, il Apr 26 2007, 05:49 PM, ha scritto:

Probabile che questo genere di dubbi colpisca chi è vittima di una visione troppo smaliziata, quella sempre attenta a cercare con il lanternino le risposte (e i numeri) che certo cinema non può e non vuole dare. Il fuori campo non è una novità di oggi...
questo invece e' molto vero. e' un 'male' di adesso, comunque fisiologico.
il cinema credo ormai abbia poco altro da dire. mi emoziona ancora molto, ma lo fa troppo raramente (parlo del cinema di adesso).

Visualizza Messaggiopolpa, il Apr 26 2007, 07:51 PM, ha scritto:

Del resto io credo che oggi siamo un po' tutti abituati ad essere imboccati con immagini chiare e didascaliche. Forse non siamo più abituati a rifletterci sopra e se qualcosa non ci torna, subito gridiamo alla fregatura o alla sottigliezza superflua, con ben poca umiltà e prontezza all'ascolto.
Ma posso capirlo, perché forse a volte lo faccio anch'io, con alcuni registi o autori che non mi piacciono e mi sembrano furbi (Soderbergh su tutti, Von Trier, etc.).
avercene di furbi come von trier. non mi pare eserciti la furbizia per strappare consensi. pare lo faccia per indole, bastardaggine compiaciuta, egocentrismo. e il risultato e' onesto e trasparente.
Jia, con Still Life, non mi sembra che abbia giocato pulito.

#128 nickmattel

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Inviato 14 May 2007 - 07:33 AM

Ciao Lorenzo :em24:
Una pura curiosità... cos'hai visto di Jia Zhang Ke a parte still life?
"Così, per l'avidità di arricchirsi, perse anche la possibilità di ricevere quanto aveva ricevuto fino a quel giorno."
[cit] Esopo; La gallina dalle uova d'oro

#129 BadGuy

    Cameraman

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Inviato 07 July 2013 - 12:17 AM

Muri in costante demolizione si squarciano sull'immobilità d'un cielo sudato, addosso, perennemente bianco, e quasi l'incorniciano, dentro siedono figure d'uomini e amori, diroccati anch'essi. Il nuovo che avanza è scandito da picconate e sirene lamentose di bestia-barcone, cui fanno da raccordo pezzi di canzonette amorose e risuona strano sentire un bambino gridare tra le pietre ti amo come il topo ama il riso. Ok, natura morta... eppur si muove.
Poi lentezze... surreali, liriche, necessarie. E scazzi. Innegabilmente miei. Ma dietro la macchina da presa sento un regista ostinato, tutt'altro che contemplativo. Forse sento una rabbia. Così mi barcameno, in equilibrio sul filo. Come l'ultima immagine.

Appartiene a quella schiera di pellicole che cresce dopo. Se adesso mi piace molto è perché nel tempo è lievitata, e accade di rado.
Però la cronoca di Tanaka è bellissima e mi ha fatto ridere, perché mi ha fatto ricordare l'analoga panoramica sulle teste canute nella sala deserta. Anzi, più che una panoramica erano sparuti zoom. :)

Era Pasqua o Pasquetta e poi vomitai. Non per il film però.

Visualizza MessaggioTanaka, il 10 April 2007 - 10:02 AM, ha scritto:

[CONTIENE SPOILER] Ma chissenefrega tanto la trama è l'ultimo dei vostri problemi.

Cronaca di un orchite annunciata
Sfidando la laconica diffida dell'eminentissimo Laszlo, dopo una settimana passata ad abbruttirmi in opere di restauro magione pre-trasloco (la terza calamità naturale dopo il terremoto e la pioggia di rane) ecco che mi precipito a vedere il premiato cinesino.
Cominciamo male. La camera che ruota sull'umanità del battello (o treno o qualsiasi assembramento umano) è ormai un luogo comune cinematografico. Aggravato dalla presenza di tutte, ma proprio tutte tutte (a parte due che trombano) le attività che si possono fare in simili circostanze: chi gioca a carte, chi fuma, chi mangia, chi legge la mano, ecc. Nella mia breve vita ne ho visti di assembramenti, anche in luoghi esotici. Mai ho visto fare tutte quelle cose insieme contemporaneamente.
L'artificiosità dell'operazione mi genera la prima fitta all'inguine.
La narrazione procede. Scopriamo che questo poveraccio è dotato di cellulare ma è talmente idiota da non sapere che il villaggio che cerca è stato sepolto dalle acque di una diga. Non stupiamoci: siamo in Cina.
Cerca la moglie e la figlia che lo hanno lasciato 15 anni prima. Perchè? Boh. Perchè li cerca adesso? Boh. Forse per la stessa ragione che gli impedisce di fare qualche telefonata prima di partire per informarsi.
Con ritmi di chi deve dare respiro alla pellicola (ossia tenere aperte le inquadrature sul niente) per poter vincere qualche premio in Europa seguiamo per un po' le vicende di 'sto poveraccio.
Ogni tanto il regista ci comunica che quello che vediamo ci deve far pensare. Allora le sigarette, il liquore, le caramelle sono sottolineati come elementi di una 'Natura morta' che... e qui i più dotati di fantasia vedranno di tutto e di più. Ad esempio le tracce tangibili di esistenze labili, oppure simboli di una comunicazione tra uomini ormai interrotta se non dalla condivisione di esperienze sensibili, ecc.
Alla terza didascalia si evidenzia un vistoso rigonfiamento scrotale.
Poi arriva il secondo personaggio. Altra storia (?). Una ragazza cerca il marito che se n'è andato senza lasciare recapiti 2 anni prima. Perchè? Boh. Perchè lo cerca solo adesso? Altro mistero che non viene spiegato certo dal fatto che lei ha una nuova storia. Secondo me è la figlia del primo. Stesso corredo neuronale. Nel film però non è così. Le due storie corrono parallele. Perchè? Boh. Perchè 2 storie e non 5? Boh.
Le storie vanno avanti un po' così. Come nella realtà. Lente. Lente...
Purtroppo ho preso un caffè doppio e non riesco a dormire. Lo sguardo comincia a ruotare sulle teste in sala. Tantissime canute. Come mai? Non riesco nemmeno a concentrarmi sui particolari secondari delle riprese. Sono talmente insistite che le esaurisco e faccio in tempo ad osservare che mezzo cinema dorme. Quello non canuto. Non c'è una ragazza carina in tutta la sala...
Spero tanto che questo filone del cinema cinese faccia la fine dell'analogo iraniano di qualche anno fa. Nemmeno Ghezzi lo propone più.
Sullo schermo un palazzo scultura decolla. Perche? Boh. Così un premio lo vince di sicuro.
Vorrei andarmene ma l'orchite elefantiaca mi zavorra.
Serata finita al pronto soccorso con diffida a non frequentare più certi locali.






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