Sto alla puntata 6/11 e non riesco a staccarmi da questo CAPOLAVORO. Perchè fin'ora per me lo è, mi sta facendo impazzire. Ogni attimo libero glielo dedico, lo trovo un vero gioiello. Certo, può pure darsi che dalla 7 in poi diventi una schifezza, che il finale sia fatto male, ma non credo proprio, se il buongiorno si vede dal mattino, sento che non mi deluderà!
Innanzitutto chiariamo: non è per niente datato come drama, gli 11 anni si notano solo (a volerci proprio far caso) dai pc con schermi grossi, dall'assenza quasi totale di cellulari (sia ringraziato il cielo!) e dai telefoni fissi che la fanno da padroni, con i protagonisti che spesso si devono dannare per trovare una cabina telefonica. Punto. Il resto è assolutamente in linea coi tempi, anzi visti i temi (la clonazione, virus letali, genetica ed eugenetica), è modernissimo.
Poi c'è Ito Hideaki, che è una vera gioia per gli occhi. Lo trovo di un bravo assoluto, e anche uno splendido uomo (non solo allora, pure oggi), capace di rendere i due fratelli, Sei e Rin, diversissimi pur essendo gemelli identici. E' davvero rimarchevole come sia riuscito a distinguere i due fratelli così bene, con lo sguardo, la mimica, piccoli gesti; riesco sempre a capire chi dei due sia, anche quando Sei non porta gli occhiali o Rin si finge lui mettendoli. Se non è bravura questa...
ADORO Sei, e anche Moichi, il suo migliore amico, mentre detesto Rin, decisamente. Non dirò nulla sulla storia (intricata e affascinante), sarebbe un peccato fare anticipazioni, però davvero i personaggi sono strutturati benissimo, profondi, pieni di sfaccettature, intensi; e la trama è un meccanismo inesorabile, come un grande tritacarne che rischia di fagocitare tutto. Non ha un solo attimo di tregua, è come scendere in un baratro di cui ancora non si vede il fondo.
Nota di merito per Abe Hiroshi, quì nella parte di Kurosaki (Ken), guardia del corpo di Sei, e molto di più, un ruolo serissimo alla Terminator che gli si addice molto, per me la sua migliore interpretazione fin'ora.
E' una storia di uomini, le donne hanno un ruolo marginale. Più che l'amore uomo/donna si esplora l'affetto profondo tra amici (Sei e Moichi) e quello patologico e malato tra fratelli (Sei e Rin), ma senza scadere mai nè nel volgare, nè nello yahoi, il tutto è condotto con classe e delicatezza.
Finisco di vederlo e commento... Speriamo bene!
Messaggio modificato da Valinor il 10 March 2011 - 09:20 AM