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[RECE][SUB] Platform

 foto Sorellina 11 Jul 2007

PLATFORM


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Titolo originale: Zhantai

Regia: Jia Zhangke

Nazione: Cina

Anno: 2000

Durata: 155'




Trama:
Un lasso di tempo, 1979-1989, che ripercorre le tappe fondamentali del cambiamento socio-economico della Repubblica Popolare Cinese, una canzone taiwanese (Zhantai, "Platform" o "Pensilina", com’è stata letteralmente ed infelicemente tradotta) che dona il titolo a questo film ma che rappresenta anche il motivo conduttore dell’attesa che pervade ogni singola inquadratura, ogni attimo di vita di questi sperduti luoghi, una produzione che coinvolge Oriente ed Occidente e che sfugge per una volta alla censura del governo cinese…questo l’incipit, questa la miscela che dà vita ad uno dei film più interessanti, poetici e lunghi (come tutti hanno più volte sottolineato la durata è di 2 ore e35 minuti, non uno di più, non uno di meno) della Mostra del cinema di Venezia 2000.
Inverno 1979, in un piccolo villaggio dello Shanxi (una remota provincia cinese) viene portata in scena dalla compagnia culturale locale una rappresentazione della piéce teatrale "Treno diretto a Shaoshan" (dal nome della città natale di Mao Zedong). La vita di quattro giovani ragazzi del luogo sembra essere intimamente legata alle sorti del gruppo teatrale di cui fanno parte ed il film non è altro che una delicata immagine dello scorrere lento ed inesorabile del tempo e dei destini di Minliang, Ruijuan, Changjun e Zhong Ping. Un defluire che nulla può contro l’avvento della modernizzazione, e se il progresso economico sembra ancora una realtà lontana per quelle famiglie che sono costrette a lavorare duramente, quello sociale sembra essere devastante e destabilizzante per una cultura che nell’arco di trent’anni ha fatto del Grande Timoniere Mao il suo eroe e la sua musa ispiratrice. Così di fianco a strade dissestate, mezzi di trasporto antidiluviani e vestiti rattoppati, appaiono i primi segnali delle nuove tendenze ("nuove" nel senso cinese del termine, visto che per noi non sono altro che obsoleti ricordi di un mondo che fu) europee ed americane: i pantaloni "a zampa d’elefante", i capelli lunghi per gli uomini e con la permanente per le donne, le sigarette, la musica pop…il sentimento di ribellione che pervade l’animo dei protagonisti e che li spinge alla fuga da una realtà che li opprime, alla ricerca di una propria identità attraverso inutili e poco fruttuose tournée.
Alla fine di questo lungo viaggio, sarà però proprio il più ribelle e trasgressivo dei quattro a scegliere il ritorno alla tranquillità del focolare domestico accanto al suo primo amore, diventata ormai una seria ed irreprensibile guardia tributaria.
(Fonte: www.cinemah.com)




Commento:
Da quando ho capito che se mio fratello mi propone un film da tradurre spesso non è perché sa che sono più brava di lui ma perché contiene almeno 3000 battute o lunghi silenzi e interminabili inquadrature fisse (o entrambe le cose) mi metto al lavoro con moderato entusiasmo…talvolta il mio entusiasmo è cresciuto di pari passo con la traduzione, talvolta è diminuito inesorabilmente. Platform sembrava destinato a confermare molti dei miei preconcetti, ma a posteriori posso dire che questo film è in grado di tranquillizzare anche lo spettatore terrorizzato dalla titanica fatica di restare seduto per 155 minuti, magari con qualche ora di sonno arretrato. Nonostante le numerose (ed effettivamente interminabili) inquadrature fisse il film non induce ad interrompere lo svolgimento a metà per andare a vedere “una mamma per amica”, ma anzi mi ha costretta (mio malgrado a volte) a restare davanti allo schermo a osservare un gruppo di adolescenti cinesi e il loro approccio alle novità provenienti dall'occidente: ecco quindi accostamenti di vestiti e colori decisamente discutibili :em15:



…ho tuttora impressa a fuoco nella mente l’inquietante scena dello stesso gruppo di adolescenti ballare la “rock music” e divertirsi ascoltando la rivisitazione di “O bella ciao” e delle melodie anni Sessanta, (che già suonavano ridicole nella versione italiana di contro alla musica americana, figuriamoci nella traduzione cinese!) :em31:

…e infine il deprecabile atteggiamento di due cinesi adulti che fanno pensieri impuri su due fanciulle cinesi che ballano in maglione e fuseaux (piaga che evidentemente accomuna Italia e Cina anni ’80), una mise che in quelle lande desolate appare al limite del pudore.

Questo film è interessante per il momento storico ma soprattutto per i dettagli e, almeno nel mio caso, per la intensa sensazione di sollievo che ho provato alla fine…il sollievo di non aver vissuto la mia adolescenza in Cina, è stata già abbastanza difficile anche qui. :em05:

Ciao!

PS Naturalmente sono molto grata a mio fratello e a questo sito perché in parte il mio 30 nell'esame di sottotitolaggio sostenuto di recente è dovuto ai film che ho tradotto finora!! :em16:









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Messaggio modificato da fabiojappo il 21 December 2014 - 06:02 PM
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 foto Dan 11 Jul 2007

Eddaie sorellì :em15:
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 foto polpa 11 Jul 2007

Brava, bella scelta (anche se indotta).
E complimenti per l'esame ^_^
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 foto _Benares_ 11 Jul 2007

Ottima scelta, corro a prenderlo.
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 foto paolone_fr 11 Jul 2007

... :em15:

...bene bene, aspettavo i sottotitoli per vederlo in italiota (tengo il DVD sullo scaffale da un pezzo, spoeriamo non abbia preso troppa polvere...), così vedremo se il 30 in sottotitolaggio è ben meritato ( :em41: )...

...a proposito, adesso ti aspetterà l'esame di Jazhangkese, immagino...
:)
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 foto Magse 11 Jul 2007

emmelorivedo volentierissimo!
grazie :glasses:
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 foto partagas 11 Jul 2007

Grazie mille!!!
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 foto elgrembiulon 11 Jul 2007

Grazie!!!

e questo, se non sbaglio, lo proposi io a Fratellino... :glasses:
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