63 risposte a questa discussione

[kunihiko]

L'ho visto stanotte, non mi convinceva per niente. Invece sono rimasto sorpreso positivamente.
Chi cerca un puro e sano intrattenimento deve vederlo!

Al di la di tutte le pecche che si mascherano bene, il suo lavoro lo fa alla grande. Mi ha divertito moltissimo, regia frenetica, ritmo serrato, buonissima dose di comicità. Un gran bel giocattolone che intrattiene meravigliosamente

Bravissimo Song Kang-ho, qualunque sia il ruolo che interpreta è sempre uno spasso, degno del Tuco di Sergio Leone

Lee Byeong-heon è uno straordinario psicotico, i ruoli da Villain gli si addicono moltissimo, spero di rivederlo presto in I Come with the Rain di Tran Anh Hung

Jeong Woo-seong il più moscio dei tre, facciona da bravo ragazzo, che non convince mai veramente


P.S GRAZIE DEI SUB E DELLA PROPOSTA STEVET

[elgrembiulon]

fumettone che frulla western-ambientazioni post-atomiche(sì, concordo con te steve)-steampunk in un blockbusterone simil-hollywoodiano che tutto sommato funziona. lo tengono giù la durata davvero eccessiva (anche questa hollywoodiana), sia del film nel suo complesso (2ore e un quarto sono davvero troppe!!!) sia delle sparatorie e di alcuni inseguimenti. bravissimissimissimo come al solito Song Kang-ho. potrei dire che va bene per una serata poco impegnata, ma serve anche una serata con un pò più di tempo.
carino.

[suiseki]

stevet1998, il Feb 9 2009, 10:57 PM, ha scritto:

Non saltatemi in testa, ma lasciando perdere lo scontato accostamento al film di Sergio Leone, solo a me ha ricordato un pò ambientazione e personaggi di Hokuto No Ken?

No, molto anche a me ed un paio di volte mi ha ricordato anche "C'era una volta in America"!

Comunque concordo sull'eccessiva lunghezza di alcune scene che finiscono per rallentare il ritmo frizzante della vicenda, peccato, perchè costumi, ambientazioni e Song Kang-ho sono fantastici!!!

[François Truffaut]

Che dire? E' il cinema bric-à-brac (o copia-incolla) che va bene oggi, dove ognuno può trovarci di tutto. Con un occhio ad Oriente e l'altro ad Occidente, Kim continua il suo viaggio nei generi all'insegna della continua contaminazione di storie, scenari, caratteri, climi. Si dilunga un po' troppo. Ma sa il fatto suo quando c'è da pigiare il pedale dell'azione. E soprattutto fa quello che non è riuscito a combinare precedentemente Takashi Miike con Sukiyaki Western Django: nutrirsi di altri film, di altri immaginari, di altre emozioni con l'ironia a fare a sottofondo, per il puro piacere del racconto e della messa in scena. Tutto sommato The Good, the Bad, the Weird è il classico film asiatico che se fosse diretto da un americano post-modernista, passerebbe inosservato. Monumentale Song Kang-ho. Il film è lui: strano.

Grazie Steve.

[paolone_fr]

François Truffaut, il Mar 5 2009, 01:40 AM, ha scritto:

Tutto sommato The Good, the Bad, the Weird è il classico film asiatico che se fosse diretto da un americano post-modernista, passerebbe inosservato.

...d'accordo sul resto con te, Fransuà. Su qullo che ho quotato invece sono proprio dell'idea contraria: un film con la stessa idea, girato a Hollywood con altri attori, avrebbe fatto il giro del mondo.

[François Truffaut]

paolone_fr, il Mar 5 2009, 01:18 PM, ha scritto:

...d'accordo sul resto con te, Fransuà. Su qullo che ho quotato invece sono proprio dell'idea contraria: un film con la stessa idea, girato a Hollywood con altri attori, avrebbe fatto il giro del mondo.

Forse mi sono espresso male: intendevo dire che sarebbe passato inosservato tra noi cinefili di AW, cioè che non gli avremmo dato tanta "importanza" e che lo avremmo visto sotto un'altra luce (meno benevola, probabilmente).

[kunihiko]

François Truffaut, il Mar 5 2009, 01:29 PM, ha scritto:

Forse mi sono espresso male: intendevo dire che sarebbe passato inosservato tra noi cinefili di AW, cioè che non gli avremmo dato tanta "importanza" e che lo avremmo visto sotto un'altra luce (meno benevola, probabilmente).

Ti quoto,
bisogna considerare che l'effetto del gradimento è dato molto dalle interpretzioni, per esempio chi avrebbe potuto rendere meglio la parte di Song Kang-ho? Questo stesso film senza di lui avrebbe perso moltissimo

[paolone_fr]

François Truffaut, il Mar 5 2009, 01:29 PM, ha scritto:

Forse mi sono espresso male: intendevo dire che sarebbe passato inosservato tra noi cinefili di AW, cioè che non gli avremmo dato tanta "importanza" e che lo avremmo visto sotto un'altra luce (meno benevola, probabilmente).

...ah, avevo capito nulla allora. oh, meglio tardi che mai

[creep]

Buon film d'azione. Ogni paragone col capolavoro di Leone sarebbe improponibile e penso che sia Kim per primo a non scendere su questo piano, storpiando il titolo e non riprendendo certe battute storiche quando ne aveva l'occasione. Di simile credo che ci sia solo il motore dell'azione che consiste nella ricerca di un tesoro e la scena finale. Per il resto c'è uno spostamento dell'attenzione, dalla caratterizzazione epica e umana dei personaggi, al luna park dell'azione, in cui Kim dà sfogo alla sua creatività registica. Song spicca su tutti come era logico aspettarsi. Lee Byung-hun ha poco del fascino magnetico di Lee Van Cleef ma se la cava. Eastwood aveva solo due espressioni, col sigaro e senza, Jung Woo-sung neanche una.
Film leggero e divertente che giustifica l'eccessivo pompaggio più per la profusione dei mezzi che per i risultati, ma vorrei rivedere il regista di genere più eclettico in Corea alla prova con un thriller cazzuto o un horror perturbante, il genere che è maggiormente nelle sue corde e in cui esprimerebbe il meglio di sé, visto il precedente illustre di A Tale of Two Sisters.

kunihiko, il Feb 23 2009, 01:09 PM, ha scritto:

Tuco

Messaggio modificato da creep il 10 March 2009 - 10:16 AM