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The House




Titolo: The House
Titolo Originale: Hung Jaap
Titolo Alternativo: Hung Chak
Genere: Horror
Produzione: Hong Kong, 2005
Lingua: Cantonese
Regia: Ng Man-ching
Con: Cynthia Ho Yin-Wah , Eddie Cheung Siu-Fai (Vengeance, Exiled,Election 2) , Lai Wai-Han,
Maggie Siu (Exodus, Gong Tau, Election), Wayne Lai Yiu-Cheung (The Detective, Fuck Off, Troublesome Night 2)
Durata: 93'
Musiche: Kiyoshi Yoshikawa
imbd: 5.0/10 (25 voti) http://www.imdb.com/title/tt0493713/

Dopo la tragica morte del marito, una giovane madre si trasferisce con la figlioletta in un appartamento di un grande condominio di Hong Kong e pensano d'aver fatto un affare, visto il prezzo esiguo. Ma ben presto strane cose avvengono nella casa: la bambina comincia ad essere ossessionata da strane presenze e fantasmi (tra cui un bambino gocciolante d'acqua) e un misterioso barbone vagabondo continua ad addentrarsi nella casa per rivendicare ciò che è suo. Ovviamente la madre della piccola protagonista, prenderà le sue grida terrorizzate per semplici capricci, finchè un giorno anche lei comincia ad avere queste terrificanti visioni e decide di scoprire la verità intorno al mistero che aleggia sulla sua casa...


Vi sembra di aver già visto/sentito una trama del genere?
Ebbene. Non vi sbagliate. La trama di "The House" è infatti la grossa pecca del film che più infastidisce questa pellicola che, se non altro, possiede diversi punti d'attacco e assi nella manica."The House" ha il difetto (gravissimo tra l'altro) di un'assoluta mancanza di originalità. La trama e la narrazione si presentano quasi come se "The House" fosse allo stesso tempo remake di "Dark Water" e "Ju-On" e questa non è una bella cosa, visto che già i remake americani separati fanno già cagare per loro, non riesco ad immaginare a come fonderli.

La cosa terribile è che, poi, "The House" non possiede alcun colpo di scena: obbligatori in un horror come si deve. "The House" scorre. Punto. Non offre nulla in fatto di sceneggiatura, nulla che sia originale, eppure "The House" in qualche modo funziona e non dal lato narrativo (miracolo che non è comparsa la solita donna capelluta), ma soprattutto dal lato tecnico: il controllo maniacale della fotografia(non dimentichiamo che il regista è soprattutto direttore della fotografia e si cela lui dietro i colori della serie "Infernal Affairs").

Il controllo di luci, ombre (quasi sempre tendenti all'azzurro/al blu) riescono a rendere la patina poco significativa e un contenuto mediocre assolutamente godibile.
Il carambolare di movenze ipnotiche rendono il film giustamente inquietante e grazie alla fotografia morbosa diversi brividi vi perseguiteranno durante la visione.
Poco gradita, invece, l'emanazione dell'orrore (con soliti colpi forti di decibel ogni volta che si muove qualcosa che non dovrebbe muoversi), che si, fa sobbalzare dalla sedia, ma dopo due, tre, quattro, cinquanta volte diventa un espediente insopportabile.
Significativa la recitazione della madre, che passa da cinica a disperata, da severa ad amorevole. L'attrice che la impersona riesce a moltiplicarsi in varie personalità e per questo la sua interpretazione si rivela una gradita sorpresa. Per il resto, "The House" resta un film d'alti e bassi. Poco originale, poco significativo, poco utile, resta il classico filmetto da guardarsi durante un torrido pomeriggio d'estate per combattere il caldo con brividi freddi.

BUONA VISIONE!

Sottotitoli

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Messaggio modificato da fabiojappo il 24 December 2014 - 07:27 PM