Late Bloomer
Titolo: Late Bloomer
Titolo Originale: Osoi Hito
Produzione: Giappone, 2004
Genere: Drammatico/Grottesco
Durata: 83'
Regia: Go Shibata
Con: Masakiyo Sumida, Toshihisa Fukunaga, Naozo Hotta, Mari Torii, Sumiko Shirai.
Imdb: 6.3/10 (103 voti) http://www.imdb.com/title/tt0456581/
Traduzione: battleroyale
Revisione: Cignoman
Versione: 900
Sumida è un disabile limitato nei movimenti e costretto a esprimersi attraverso un computer, ma ha comunque una vivace vita sociale: amico del cantante Take, partecipa spesso alle sue feste e ai suoi concerti hardcore. Sumida è, tuttavia, insoddisfatto di come gli altri lo trattino, ovvero con compassione e pietà. Quando si invaghirà della giovane Nobuko, che si offre come aiutante di Sumida per stendere una tesi di laurea sul volontariato, le cose peggiorano. Nobuko è, infatti, infatuata di Take, scatenando in Sumida un odio verso coloro che sono "Normali", incapaci di capire il suo stato d'animo...
Seconda opera del visionario Go Shibata, "Late Bloomer" è il film che l'ha lanciato anche sotto l'interesse occidentale, soprattutto americano, con la distribuzione in homevideo di questo film devastante.
Girato con pochissimi soldi, in bianco e nero e con telecamera a mano a digitale, "Late Bloomer" è un racconto disperato e senza censure di una disperazione inconscia, destinata ad esplodere, divorando corpi ed anime.
"Late Bloomer" è un film che esce dal genere e che, rifacendosi all'estetica del cinema d'autore cyberpunk (da Tsukamoto a Ishii) e al documentarismo quasi da dogma95, diventa un pugno in pieno viso di chi guarda. Un racconto che ha radici nel quotidiano e lo stravolge.
Shibata prende un tema delicato: i disabili. Un argomento scottante e da approfondire, ma spesso raccontato banalmente e malissimo, che in mano a Shibata prende linfa vitale. Il film non si sofferma sui buonismi, assenti, o sulla compassione come puro paraculismo. Dimentica i personaggi sani che agiscono attorno ai malati, concentrandosi sul malato, che forse è l'unico sano in un mondo folle e senza ideali.
Il film ne descrive la personalità e la psicologia, il terribile disagio di essere sempre il centro dell'attenzione altrui, soffrendo comunque di solitudine. Una solitudine che non può che portare a conseguenze drammatiche e violente. Ma chi è Sumida? Da un lato pare la "mascotte" del gruppo di Take, dall'altro un terribile e perverso omicida. Ma forse non è nemmeno una delle due cose.
Sumida è un outsider, l'anti-eroe di "Late Bloomer", per il quale è impossibile non provare empatia. Nessun abbellimento, nessun colpo di scena, nessun tentativo di "imbellettare" la storia e renderla più appetibile. "Late Bloomer" è il disperato canto dei deboli che diventano forti per cercare di conoscersi, un film che sfugge dalle necessità del business, per essere finalmente cinema libero, puro e crudo. Come sempre dovrebbe essere.
Avvertenze: Guardatelo fino alla fine, anche dopo i titoli di coda.
(recensione di FGMG per Splattercontainer.com)
Il termine "Late Bloomer" definisce un bambino rimasto attardato rispetto ai propri coetanei per via di uno sviluppo più lento che, d'un tratto, colma il divario che lo separa dai suoi pari, arrivando perfino a superarli. Definisce anche un adulto il cui particolare talento, celato per anni al riparo di una vita anonima e tranquilla, improvvisamente si desta, permettendogli un deciso balzo esistenziale.
Il Late Bloomer in questione è Sumida-san, un disabile trentacinquenne dalla vita semplice, spesa tra grandi bevute di birra e i concerti del gruppo hardcore del suo migliore amico Take. Un giorno conosce Nobuko, giovane studentessa che vorrebbe trascorrere del tempo con lui per poterlo studiare da vicino e ultimare così la sua tesi di laurea. Sumida se ne invaghisce e decide di portarla con sé ad un concerto di Take. Quando però tra Nobuko e l'amico nasce un sentimento più profondo, Sumida perde il controllo, e da buon Late Bloomer compie il suo scatto, feroce, in avanti.
Seconda opera del talentuoso regista indie Shibata Go, viene notato in Occidente solo l'anno scorso, con quattro anni di ritardo rispetto alla sua uscita giapponese. L'idea alla base prende le mosse da una semplice domanda: "Può essere interessante vedere un film con un disabile killer?". Girato in un bianco e nero digitale, con stile anarchico e sperimentale, Late Bloomer fa della disarmonia un linguaggio, alternando al surreale verismo di un quotidiano dipinto con taglio quasi amatoriale, luci naturali e camera a mano, lisergiche distorsioni e frenetiche accelerazioni cyberpunk degne eredi del miglior Tetsuo. La musica di World's End Girlfriend segue e sottolinea l'immagine, ed è un compendio pregiato dell'elettronica di fine novecento, mischiando con disinvoltura la tradizione ad atmosfere jazz e all'industrial, rievocando alla grande le sonorità malate predicate da Aphex Twin e compagni più di un decennio fa.
Impossibile restare indifferenti, come è impossibile non provare empatia per Sumida e cercare di guardare il mondo con i suoi occhi. Shibata Go lo sa, e si avvicina quanto basta per farci toccare con mano la parabola del disabile verso la follia. Scoprire il pericolo mortale in un uomo all'apparenza così inerme getta immediatamente una nuova luce sul protagonista, il potenziale di violenza si manifesta in tutto il suo orrore e diventa pervasivo di ogni gesto, di ogni sguardo, di ogni silenzio. Sumida-san è ora un individuo come e più grande di noi. Uno di cui avere paura. Tanti sono i riferimenti cinematografici presenti: oltre al già citato film di Tsukamoto, è dichiarata e strutturale l'influenza di Taxi Driver, di cui viene riproposta la scena della preparazione domestica del protagonista all'omicidio, come di Battles Without Honor and Humanity, Freaks e di Psycho, con Sumida-san che come Norman Bates si permette il lusso di un atroce delitto nel bagno; ma il rimando è anche alle opere di Von Trier, Herzog, Koji Wakamatsu e Jodorowsky, e alla loro maestria nel dipingere e indagare il senso tragico proprio della normale condizione di umana anormalità; non dimenticando certo gli slasher movie del gorefather Herschell Gordon Lewis, di cui condivide atmosfere e il piacere sincero nell'esagerare col sangue. Uno dei migliori film giapponesi degli ultimi anni.
BUONA VISIONE
SOTTOTITOLI:
Late.Bloomer.(Osoi.hito).2004.AsianWorld.zip 12.2K
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Messaggio modificato da Kiny0 il 14 October 2012 - 02:06 PM