21 risposte a questa discussione

[Kitano]

Visto stasera in 3d...

Magnifico davvero. Finale grandioso

[hyperione]

I sub a me risultano asincroni. Ho preso la versione consigliata! mmm...

[lordevol]

Sono sotto shock per aver letto che in molti lo hanno visto a casa. Quando la qualità audio-video, l'immersione e soprattutto l'uso del 3D, mai come questa volta, sono indispensabili non solo per godere dell'opera, ma anche per averne anche solo una qualche vaga idea.
Al di fuori di questo, anche sforzandomi, non mi sembra rimanga niente.
L'uso della dinamica tridimensionale per dare ai dipinti l'illusione del movimento ed il, sorprendete ed intelligentissimo, giocare con la forma delle pareti per dare consistenza alle figure di animali mica si può apprezzare sullo schermo del PC.
Ed il film è tutto qui.
Se non avessi corso a 180 all'ora per vederlo al cinema non mi sognerei mai di guardarlo sul piccolo schermo.

Cave of Forgotten Dreams è ciò che di più simile al documentario da Discovery Channel abbia mai fatto: se non fosse per quei rarissimi momenti di pura estasi goduriosa prodotta dalla perfetta combinazione di immagini ed accompagnamenti sonori ancestrali sarebbe il solito canale da lasciare a video mentre li di fianco smanetti col tablet sul divano. Digerendo la cena a suon di rutti silenziosi e sbadigli.

La mano di Herzog che accompagna in questi novanta minuti è flebile. Non manca di potenza evocativa, ma ahimè c'è solo quella, evidentemente mi ha abituato troppo bene: non rimastica e digerisce tutto per uscirne con la Sua Grande Idea™, e la sua grande storia, come sempre. Qui ci mostra la caverna, poi ce la rimostra intervistando un altro esperto, poi di nuovo con un ricercatore e via così fino a quegli ultimi cinque formidabili minuti che nella maggior parte dei suoi documentari durano tutta la pellicola: quella è la magia che mi aspetto da lui. Cinque minuti non mi bastano più per eccitarmi, godere e venire. Chi sta invecchiando, io o lui?

Anche se la caverna è stata scoperta tramite uno spiffero d'aria da una crepa, il film raggiunge il suo picco più basso quando ce la mostra per l'ennesima volta in compagnia di una sorta di Presidente Onorario Dei Nasi Più Raffinati D'Oltralpe™. Un omino di una certa età esperto di odori che li dentro non sente niente e quindi ci dice di voler immaginare di sentirli. Raccontandoci la storia per come probabilmente i suoi genitori gliela leggevano da I Quindici.

Lo sconsiglio (a meno di non conoscere a memoria già tutti i suoi precedenti), e lo sconsiglio categoricamente sul piccolo schermo in 2D

Messaggio modificato da lordevol il 04 June 2012 - 05:05 PM

[Tanaka]

lordevol, il 04 June 2012 - 04:59 PM, ha scritto:

Sono sotto shock per aver letto che in molti lo hanno visto a casa. Quando la qualità audio-video, l'immersione e soprattutto l'uso del 3D, mai come questa volta, sono indispensabili non solo per godere dell'opera, ma anche per averne anche solo una qualche vaga idea.
Al di fuori di questo, anche sforzandomi, non mi sembra rimanga niente.
L'uso della dinamica tridimensionale per dare ai dipinti l'illusione del movimento ed il, sorprendete ed intelligentissimo, giocare con la forma delle pareti per dare consistenza alle figure di animali mica si può apprezzare sullo schermo del PC.
Ed il film è tutto qui.
Se non avessi corso a 180 all'ora per vederlo al cinema non mi sognerei mai di guardarlo sul piccolo schermo.

Cave of Forgotten Dreams è ciò che di più simile al documentario da Discovery Channel abbia mai fatto: se non fosse per quei rarissimi momenti di pura estasi goduriosa prodotta dalla perfetta combinazione di immagini ed accompagnamenti sonori ancestrali sarebbe il solito canale da lasciare a video mentre li di fianco smanetti col tablet sul divano. Digerendo la cena a suon di rutti silenziosi e sbadigli.

La mano di Herzog che accompagna in questi novanta minuti è flebile. Non manca di potenza evocativa, ma ahimè c'è solo quella, evidentemente mi ha abituato troppo bene: non rimastica e digerisce tutto per uscirne con la Sua Grande Idea™, e la sua grande storia, come sempre. Qui ci mostra la caverna, poi ce la rimostra intervistando un altro esperto, poi di nuovo con un ricercatore e via così fino a quegli ultimi cinque formidabili minuti che nella maggior parte dei suoi documentari durano tutta la pellicola: quella è la magia che mi aspetto da lui. Cinque minuti non mi bastano più per eccitarmi, godere e venire. Chi sta invecchiando, io o lui?

Anche se la caverna è stata scoperta tramite uno spiffero d'aria da una crepa, il film raggiunge il suo picco più basso quando ce la mostra per l'ennesima volta in compagnia di una sorta di Presidente Onorario Dei Nasi Più Raffinati D'Oltralpe™. Un omino di una certa età esperto di odori che li dentro non sente niente e quindi ci dice di voler immaginare di sentirli. Raccontandoci la storia per come probabilmente i suoi genitori gliela leggevano da I Quindici.

Lo sconsiglio (a meno di non conoscere a memoria già tutti i suoi precedenti), e lo sconsiglio categoricamente sul piccolo schermo in 2D

Mi spiace averti fatto correre a 180 con il cimelio, senza che nemmeno ti si rizzasse.
Herzog era secondario rispetto il soggetto. Si era lì per Altro, come spesso accade. Io quei cavalli non li scordo più (forse perchè li ho visti per 180 minuti)
Il gallo ubriacone col nasone credo sia stata un'ispirazione del momento.
Secondo me non sapeva nemmeno lui più cosa mettere per tirare la durata minima..