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[RECE][SUB] Be with Me

 foto creep 08 Sep 2007

BE WITH ME

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MESS



Recensione
di indianguru


Be with Me (2005) del regista di Singapore Eric Khoo è uno di quei film che difficilmente passa inosservato. Un’opera complessa nella sua quasi disarmante semplicità, in grado di comunicare più attraverso i suoi silenzi che non a parole, è in realtà una raccolta di racconti, apparentemente disgiunti e autonomi l’uno dagli altri, che verso il finale trovano un inatteso punto d’incontro ed un senso comune all’interno della trama. In realtà, non è impossibile notare sin dall’inizio affinità tra le tre principali storie che si dipanano dal momento in cui la pellicola prende a scorrere: tutti i personaggi vivono a Singapore – e i suoi cieli rivaleggiano con quelli berlinesi di Wim Wenders – e tutti i racconti sono storie d’amore. Si tratta pertanto di un film molto dolce per la tematica trattata, amaro invece per la prospettiva da cui questo sentimento viene osservato. Sognante e poetico da un certo punto di vista, realista e concreto dall’altro. Questa la regola ferrea che dona uno straordinario equilibrio al film.


La storia principale è quella di Theresa Chan, personaggio reale ed autentica ispirazione vivente per Be with Me, una signora di 61 anni, cieca e sorda dai 14, ma dotata di una incredibile capacità di reazione alle situazioni più drammatiche della vita. Theresa scrive a macchina la sua autobiografia in braille e la sua voce legge allo spettatore spezzoni della sua storia, tale che si possa conoscere molto di lei. Forse la sua frase più eloquente nel film è “La determinazione può conquistare le cose più difficili e scoraggianti al mondo.” La sua quindi è una storia vera e in un’intervista Khoo ha dichiarato che l’idea del film è nata dopo un’incontro folgorante con Theresa, la quale, temendo che in seguito il regista abbandonasse lentamente il progetto, gli regalò a Natale 2003 una penna e ad Aprile 2004 (il compleanno di Khoo) un orologio. “Capii il messaggio: inizia a scrivere e smettila di perder tempo!”, è il divertito commento del regista.


Il merito di Khoo tuttavia è quello di trasformare la storia autobiografica di Theresa in un dramma e non di riviverla in un docu-film. Le vicende reali di Theresa si sovrappongono infatti senza sbalzi a quelle fittizie di altri personaggi, agli amori sfortunati o non ricambiati di un timido ma pachidermico custode per Miss Ann, una giovane ed attraente professionista, o quello di Jackie per Sam, due collegiali che si conoscono chattando sul web, o ancora quello del padre del traduttore di Theresa per la moglie morente in ospedale. Tutti sono quindi feriti dall’amore, qualcuno in modo mortale, eppure il film (non scendo nel dettaglio per ovvi motivi) si chiude con una nota di speranza, chiaramente in tono con la visione della protagonista. Sempre seguendo la prospettiva di Theresa – che, ripeto, è anche sorda – questo è un film che racconta con una insolita economia di parole: la comunicazione avviene via chat, sms, silenzi, lettere (anche non recapitate), inquadrature strette, o anche attraverso il cibo. Sì perché due personaggi in particolare comunicano molto attraverso il cibo ed il loro modo di cucinare o mangiare svela gran parte del loro non-detto (evitate pertanto di visionare il film a stomaco vuoto…).


La capacità notevole di Khoo quindi è proprio quella di riuscire a descrivere con gran sensibilità e precisione i suoi personaggi, ritratti in una serie di scene ricavate dalla più banale quotidianità. La perizia e la visione poetica di Khoo, infatti, lo portano a superare questo ostacolo con una destrezza tale che egli ritrae anche i sogni di alcuni di essi attraverso immagini così vivide che lo spettatore viene talora colto dal dubbio di non aver capito cosa è realmente accaduto in precedenza, fin quando, appena un attimo dopo, diviene chiaro che ciò che ha appena visto sono fantasmi partoriti dalle fantasie dei personaggi e non scene reali.


“Dire che Be with Me sia solo un film sull'amore sarebbe riduttivo”, afferma Armando Rotondi in una recensione del film. Trovo invece che si possa dire che Be with Me sia un film sull’amore, anche se non un film d’amore, chiaramente. Si tratta di un approccio sui generis, non sentimentale o zuccheroso sicuramente, ma a me pare evidente che il fulcro del film sia appunto l’amore: l’amore per il prossimo, per la vita, per il cibo, per l’amato, o per il divino. Non a caso la camera ad un certo punto indugia, apparentemente senza motivo, su un calendario con i fogli a strappo: è il 14 febbraio 2004.










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Messaggio modificato da fabiojappo il 17 October 2014 - 08:44 PM
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 foto elgrembiulon 08 Sep 2007

wow!! grazie ragazzi!!
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 foto koroshiya 1 08 Sep 2007

evvai :em66:
muchas gracias
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 foto mschillo 09 Sep 2007

stupendo!!!!grazie!!!!
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 foto mizushima76 09 Sep 2007

Grazie mille!! :em66: :em66:
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 foto princerick 09 Sep 2007

mi interessa parecchio, grazie mille
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 foto paolone_fr 09 Sep 2007

...sarà fatto! :em16:
...grazie indianguru, continua così...
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 foto Okrim 09 Sep 2007

"Non me lo lasso fuggir"
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