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[NEWS] 66esima Mostra del Cinema di Venezia

 foto asturianito 12 Sep 2009

Ah, figurati, io non volevo fare una gran considerazione, e non detesto nessuno.
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 foto elgrembiulon 13 Sep 2009

vabbè, detestare, provare antipatia...siamo lì. e poi perchè non ti si dovrebbe rispondere? siamo qui (soprattutto ) per discutere, no?
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 foto lordevol 13 Sep 2009

Ultimo film non-asian che mi è capitato di vedere quest'anno è il sorprendente A single man - di Tom Ford.

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Caro Tom, sei diventato famoso come stilista di Gucci, mi spari le pose da divo nelle riviste femminili, sarai sicuramente bravo nello scegliere il profumo che si accosti alle spezie usate nel miglior ristorante di New York, non sbaglierai mai l'accostamento tra il colore della giacca e quello degli interni del tuo atelier moda di Parigi, ma che ci fai qui alla Mostra d'arte cinematografica?
E per di più con un film scrivi, produci e ne sei il regista? Ma chi ti credi di essere?

Sentendo i commenti in vaporetto del dopo-visione mi arrivava all'orecchio la parola "gratuito".
Il commento mi ha sorpreso e dato da pensare.
Sarà forse riferito alla perfezione con cui ha curato la scelta degli abiti, con cui esplora la bellezza dei corpi, con cui fa vivere allo spettatore il profumo di ogni inquadratura, la sinuosità di ogni curva e ogni minimo segno di dio nei tratti somatici?
Se per "gratuito" intendeva dire che questo film è un regalo che quest'uomo ha fatto al mondo del cinema, sono d'accordo.
Se omaggiarci di un talento che raggiunge nell'arte cinematografica lo stesso picco raggiunto nel mondo della moda, si può sintetizzare nel commento "gratuito", allora sono d'accordo.
Se le scelte impeccabili nelle ambientazioni e del diramarsi delle relazioni, se le inquadrature da rivista da migliaia di euro a scatto, se la scelta di inserire dei modelli che nella loro spontaneità aumentano enormemente lo spessore del film, se i dialoghi che fanno restare accesa la testa e non annoiano mai sono stati degradati ad uno sprezzante e snob "gratuito", allora non sono d'accordo.

Se tutto il film fosse stato all'altezza della prima mezz'ora, originale esplorazione del bello oggettivo, allora avremmo avuto il mio sicuro leone d'oro.

E dire che l'ho visto solo perchè era in accoppiata obbligatoria con il pessimo Tetsuo 3, significa che è servito a qualcosa che Tsukamoto si sputtanasse definitivamente
Messaggio modificato da lordevol il 13 September 2009 - 12:27 PM
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 foto feder84 13 Sep 2009

Quest film mi ispirava un sacco, pur non avendo quasi mai visto dei prodotti di Tom Ford, se non qualche paio di occhiali. Mi incuriosiva proprio perché fino ad ora aveva fatto tutt'altro.
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 foto paolone_fr 21 Sep 2009

recuperati alla rassegna milanese sulla Mostra:

LEBANON, Samuel Maoz
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1982, prima guerra del libano. primo giorno al fronte per 4 carristi e il loro mezzo, affidati a una missione a prima vista facile, che si rivelerà una trappola di sangue. girato all'interno di un carrarmato (das boot?), con apertura sul mondo esterno fatta solo di un mirino, il film è ben girato anche se scritto pare un po' meno solidamente. porta un punto di vista forte e interessante, nelle premesse, e la ricostruzione - seppur sommaria e parziale - del conflitto (l'intervento siriano, la falange maronita, ...) di un lato della vicenda. da parte israeliana, è dunque ancora presto per aspettarsi anche un parziale mea culpa (lo stesso walzer con bashir l'aveva sublimato nella poesia della rimozione, pur cercando di morder(si) la coda), e va bene anche così. il cinema è cinema. questo è cinema che coinvolge, respira e fa pensare. buon cinema davvero. anche se le qualità di un leone d'oro a me almeno non le ha mostrate.

CELDA 211, Daniel Monzón
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storia della ribellione dei detenuti in un carcere spagnolo, con incroci con l'eta, i media, il sistema carcerario duro spagnolo, la violenza della polizia, la vita di galera e i suoi intrighi di potere, tutto visto con gli occhi di una guardia carceraria che, nuova sul posto di lavoro, rimane dalla parte sbagliata della barricata quando la rivolta comincia.
grandissimo film: intenso, vissuto, politico, romantico, vero.

HONEYMOONS, Goran Paskaljevic
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due storie di fuga, o di volgia di fuggire: una in albania, l'altra in serbia. in mezzo, il matrimonio, l'amore, il sogno dell'europa, la durezza della realtà, il cambiamento dei balcani e quello che nei balcani rimane sempre uguale (la chiave di volta, tra serbia e albania, e proprio il kosovo.
la mano di paskaljevic è sempre ferma, l'occhio pietoso ma onesto, la capacità di ridere amaro e di spaventare intatta da la polveriera. peccato solo per il digitale di bassissima qualità.
un film da pensare.



P.S.: Tom Ford's Movie ™ is :em83:
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 foto François Truffaut 21 Sep 2009

Visualizza Messaggiopaolone_fr, il Sep 21 2009, 03:12 PM, ha scritto:

P.S.: Tom Ford's Movie ™ is :em83:

... melopatetico? Chic? Astuto? Wongkarwaiano? :em41:
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 foto paolone_fr 21 Sep 2009

Visualizza MessaggioFrançois Truffaut, il Sep 21 2009, 06:24 PM, ha scritto:

... melopatetico? Chic? Astuto? Wongkarwaiano? :em83:
non l'ho visto in realtà :em41:

(se mi avessero detto prima del festival: vai a vedere un film di tom ford. avrei risposto: ma stocazzo! però adesso un po' di curiosità ce l'ho. sicuro o quasi che tanto esce in italia, questo :em16:)


fransuà, ma tu l'hai visto Celda 211?
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 foto François Truffaut 21 Sep 2009

Visualizza Messaggiopaolone_fr, il Sep 21 2009, 06:28 PM, ha scritto:

fransuà, ma tu l'hai visto Celda 211?

Ahimè, non ho avuto tempo. Me ne hanno parlato benissimo (tu mi confermi che è un bel film). Spero di recuperarlo, prima o poi. :em07:
Messaggio modificato da François Truffaut il 21 September 2009 - 06:32 PM
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 foto François Truffaut 02 Dec 2009

La Biennale di Venezia /

I film italiani della 66. Mostra del Cinema volano a Pechino /

E Tornatore inaugura

la sala “Nuovo Cinema Paradiso” a Tianjin


Un omaggio particolare a Giuseppe Tornatore inaugurerà il "Festival del Cinema Italiano: da Venezia a Pechino", organizzato a Pechino dal 9 al 12 dicembre 2009 dall'Istituto Italiano di Cultura di Pechino e dal Settore Cinema della Biennale di Venezia.

Grazie alla collaborazione di Medusa e Summit, ospiti straordinari dell'iniziativa saranno Giuseppe Tornatore, Francesco Scianna e Margareth Madè, regista e protagonisti di Baarìa, film di apertura della 66. Mostra del Cinema di Venezia, scelto successivamente per rappresentare l'Italia nella corsa all’Oscar 2010. A seguire ogni anteprima del film nella capitale cinese, il regista e i due interpreti parteciperanno ad una serie di incontri e dibattiti con cineasti, studenti e pubblico.

Nella giornata dell’11 dicembre, Giuseppe Tornatore inaugurerà un nuovo cineclub nel quartiere dell’ex concessione italiana appena restaurato di Tianjin, la città portuale a 120 chilometri dalla capitale. Il cineclub verrà battezzato "Nuovo Cinema Paradiso" e sarà dedicato al cinema di qualità.

Altri due dei quattro film italiani che hanno partecipato in concorso alla 66. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, La doppia ora di Giuseppe Capotondi e Lo spazio bianco di Francesca Comencini verrano inoltre presentati a Pechino nei giorni 11 e 12 dicembre, in collaborazione con Fandango, Indigo Film, Medusa e RaiCinema.

L'iniziativa - che si terrà nella Sala Grande dell’Accademia del Cinema, nell'Auditorium della Cineteca-Gruppo Cinema Cinese e in quello dell'Università Normale - sarà presentata dal Direttore della Mostra Marco Müller.

La Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta e la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica diretta da Marco Müller con l’occasione ricordano le iniziative simili realizzate negli anni - e da realizzarsi - per la promozione del cinema italiano della Mostra di Venezia nel mondo: nel 2004 con la retrospettiva della Storia segreta del cinema italiano, presentata in alcune delle capitali mondiali della cultura (New York, Londra, Parigi, Tokyo), e sviluppata anche attraverso il “Festival del Cinema Italiano: da Venezia a Mosca" nel 2006, di cui si prevede una nuova edizione per fine febbraio 2010, oltre che nei cinque anni - dal 2005 al 2009 - nelle principali città del Brasile attraverso la rassegna “Venezia cinema italiano”. (Biennale)
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