#10
Inviato 30 May 2006 - 05:48 PM
E sono d'accordo col buon ()Vittorio Renzi quando, su frameonline, dice che in quest'ultimo film "preferisce osservare a una maggiore distanza i propri personaggi".
Infatti mentre in "clean, shaven" (come già avevo scritto), le cognizioni di spazio e tempo perdevano totalmente d'interesse, ai fini della trama, e finivi così per trovarti dentro il protagonista senza accorgertene, seguivi la realtà dal suo punto di vista, percepevi la sua visione distorta delle cose (anche grazie a un'azzeccata colonna sonora), qui, in questo film, le cose cambiano.
In Keane, invece, il tempo scorre ma solo per noi spettatori, i giorni si susseguonno e ci danno la possibilità di conoscere intimamente il protagonista, anche se lui non vorrebbe. Ma il tempo che scorre è una componente importante in "Keane", anche perchè è l'ancora di salvezza per il protagonista, l'ultimo barlume prima di precipitare in una cieca follia.
"Quanto tempo è passato dal rapimento?" William non sa rispondere, però sa che in un lasso brevissimo di tempo gli è stata sottratta la figlia.
Questo lo ricorda, solo questo gli interessa.
A questo "tot" di tempo infinito s'aggrappa. E cerca di ripeterlo, riviverlo per trovare un senso alla sua colpa. Per rotornare in contatto con una realtà che gli sta sfuggendo.
Questo è il motivo per cui Kerrigan, in Keane, imho, è più profondo che nella sua opera prima. Perchè l'empatia tra noi e " William", nella maggiore oggettività che questo film produce, è più efficace di quella soggettività indotta e un pò coatta, che clean, shaven ci trasmetteva
In ogni caso credo che siano due film decisamente speculari, uno visto attraverso l'alienata mente del protagonista, questo pronto a cogliere l'anima per identificarsi con un'unumanità alienata.
Grazie ancora polpa, perchè questo film è una vera gemma da conservare.
[cit] Esopo; La gallina dalle uova d'oro
#11
Inviato 30 May 2006 - 06:01 PM
#12
Inviato 30 May 2006 - 07:14 PM
nickmattel, il May 30 2006, 05:48 PM, ha scritto:
eh, ma Vittorio Renzi è uno che ne sa!!!
io probabilmente lo vedrò stasera è in cantiere da un po e forseo oggi è il giorno giusto ^_^
grazie ancora Polpa
#13
Inviato 30 May 2006 - 10:46 PM
@Nickmattel: hai centrato in pieno. E' proprio quanto disse lo stesso Kerrigan paragonando i due film. E, a quanto mi è sembrato di capire anche lui riteneva Keane come un'evoluzione del suo sguardo. ^^
Messaggio modificato da polpa il 30 May 2006 - 10:47 PM
#14
Inviato 30 May 2006 - 11:49 PM
polpa, il May 30 2006, 10:46 PM, ha scritto:
É un pò il passaggio dal fare un cinema ontologico al fare un cinema fenomenologico. Anche per me è un evoluzione
[cit] Esopo; La gallina dalle uova d'oro
#15
Inviato 31 May 2006 - 11:12 AM
Sono d'accordo anche io col fatto che il tempo gioca un ruolo fondamentale in questo film. Scorre fluido e ci presenta i personaggi fino ad arrivare alla fine dove sembra stia per accadere il paradosso (che forse tutti ci aspettiamo o vorremmo che accadesse). [COLOR=yellow]La sequenza finale infatti ricorda in tutto e per tutto ciò che Will ci racconta all'inizio... la descrizione coincide perfettamente: i vestiti della bambina, gli orari, la banchina del bus. tutto però prende una piega normale rispetto a quella che potevamo immaginare e finisce come deve finire ^_^
Messaggio modificato da sonoro il 31 May 2006 - 11:13 AM
#16
Inviato 31 May 2006 - 03:41 PM
sonoro, il May 31 2006, 11:12 AM, ha scritto:
Tutti i suoi film prendono questa piega, a quanto mi è sembrato.
Forse questo è il motivo per il quale non sono mai stati distribuiti in Italia
[cit] Esopo; La gallina dalle uova d'oro
#17
Inviato 31 May 2006 - 05:43 PM
Insomma, non è certo un cinema facilmente smerciabile.
#18
Inviato 01 June 2006 - 11:59 AM
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