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[RECE][SUB] A blue automobile

 foto Oda 11 Mar 2008



A blue Automobile TLF - Aoi Kuruma
Regia Okuhara Hiroshi
dal manga di Yoshimoto Yoshitomo
anno 2004
genere drama
durata 90min
trailer (un po' spoiler .attenzione.)

.:: traduzione di Oda, revisione e grafica di Sonoro ::.




Sunatsuka Richio - ARATA - 15/09/1974 (Afterlife, Distance, Ping Pong, Purukogi...)
Saeki Konomi - Miyazaki Aoi - 30/11/1985 (Sad Vacation, Eureka, Sukida, Loved gun, Armful Insect...)
Saeki Akemi - Aso Kumiko - 17/06/1978 (Ringu 0, Kairo, Jam films 2, Hasami Otoko...)
Machida - Taguchi Tomorowo - 30/11/1957 (Tetsuo, Love Letter, Tokyo fist, Chinpira...)




Richio è un giovane commesso in un negozio di dischi di Tokyo e dj nel tempo libero.
Apparentemente vive la sua vita senza alcun preciso obbiettivo, non segue nessune regole se non le sue e non si cura troppo dei rapporti con le persone che lo circondano anche se questa sua aria da ribelle disincantato lo rende inevitabilmente una persona misteriosa, in grado di attirare l' interessante e in qualche modo le simpatie degli altri.
Richio non si separa mai dai suoi occhiali da sole che non solo servono a coprire uno sfregio sul suo occhio destro ma fungono da barriera tra il suo mondo e il mondo estero ma più precisamente vengono usati come arma per difendere (ma meglio nascondere) il suo triste passato di cui Richio non riesce ancora a liberarsi.




Le uniche due persone su cui riesce a fare affidamento (o forse, le uniche due persone che riescono a loro modo a capirlo) sono la sua ragazza Akemi, una giovane office lady impiegata presso un agenzia immobiliare e il signor. Machida (separato e con un figlio da mantenere), titolare del negozio di musica dove Richio lavora.
Benché Akemi lo ami apertamente, lui è spesso rude e irrispettoso nei suoi confronti e ogni qual volta lei tenti di avvicinarsi in maniera più intima al suo ragazzo (chiedendogli ad esempio informazioni sul suo passato o proponendogli una convivenza) lui la ignora, prendendone spesso le distanze.
L'immagine di Richio è quella di una persona emotivamente fragile che non riesce a coltivare rapporti normali con le persone (ma senza risultare in alcun modo patetico, se non agli occhi di Akemi) e ad esternare apertamente i suoi sentimenti. Richio è stanco della vita ma nonostante la consapevolezza di ciò, non riesce mai a farla finita in maniera definitiva.



Le cose cambiano (e non in meglio) quando Richio incontra per caso Konomi, giovane liceale e sorella minore di Akemi. In maniera tanto avventata quanto inaspettata i due iniziano una relazione segreta che porterà inevitabilmente allo stravolgimento delle fondamenta su cui basa la struttura del rapporto Richio - Akemi - Konomi, fino a quando...

Commento personale



Questo è un film molto giapponese. Storia lenta (nb. non significa pallosa o poco interessante), dialoghi essenziali che preferiscono lasciare spazio a sguardi, lacrime, suoni, mani che si stringono, parole sussurrate e non dette.
Credo che per apprezzarlo nella maniera migliore si debba riuscire nell'intento di "entrare" nelle vite dei singoli personaggi. Il compito non è poi così difficile visto che l'intero film ruota attorno a sole quattro persone : Richio, le sorelle Akemi e Konomi e Machida. La cosa che ho trovato davvero interessante è come i quattro personaggi siano molto diversi tra loro e molto ben interpretati dagli attori :

Akemi è la classica, dolce ragazza giapponese lavoratrice, felice della sua vita (forse un pò da biasimare in quanto troppo appagata dalla vita e con poche prospettive per il futuro anche per colpa dei feedback negativi che riceve da Richio). L'attrice Aso Kumiko (Stereo future, Casshern, Dororo, Kairo, Zebraman...) oltre ad essere bellissima è molto convincente nel ruolo di Akemi...ingiustamente (da noi su aw) si parla ancora (troppo) poco di lei.

Konomi (oltre a Richio che è un caso a parte) è la ribelle della storia. Diplomata e prossima universitaria sta cercando la sua strada tra la monotonia di una vita quotidiana che le sta stretta e la ricerca di un amore che non riesce a trovare tra i suoi coetanei. Libertina e sognatrice è magistralmente interpretata dal sogno di molti utenti del forum ovvero Miyazaki Aoi che se non è già la migliore attrice giapponese della nuova generazione lo diventerà prestissimo (con Yu Aoi).



Il signor Machida, eterno ragazzino intrappolato nel corpo di un adulto, amante del rock'n'roll e di improbabili vestiti è alle prese con un momento particolare della sua vita...da una parte il suo negozio e gli affari che non sembrano andare per il verso giusto e dall'altra un matrimonio fallito alle spalle ed un figlio da mantenere e crescere non si sa in che modo. Tomorowo Taguchi non ha bisogni di presentazioni, il signor "Tetsuo the ironman" è un pò un Susumu Terajima, prezzemolino che troviamo come condimento in una miriade di film degli ultimi 15-20 anni (Tsukamoto, Ishii, Iwai, Miike, Sabu...) ma che spesso sono proprio queste sue continue apparizioni a giocare un po' a suo "discapito" in quanto ricopre spesso ruoli marginali o comunque minori (ma non nel caso di A blue automobile).

Di Richio abbiamo già parlato ma la menzione finale è per ARATA, assoluto protagonista del film. Finalmente dopo tante prove da "secondo" (Distance, Ping-Pong, Afterlife) gli viene affidato il ruolo di personaggio principale. Il ruolo di Richio gli calza a pennello e come negli altri film che ha interpretato in precedenza, Arata è fatto su misura per dar volto a quelle figure un pò schive, silenziose, introverse, ai margini della società. Anche se la figura di Richio ha queste caratteristiche, mi dispiace che il regista non abbia dato libero sfogo alle capacità recitative dell'attore, limitandolo molto sia nei movimenti che soprattutto a livello comunicativo (anche se effettivamente, cambiandone il personaggio sarebbe cambiata automaticamente anche la storia in sè).

Tirando le somme




C'è qualcosa che manca, tanto da lasciare Aoi Kuruma un grande ma non grandissimo film.
Ho avuto la sensazione che alcune scene siano state girate col freno a mano tirato. Vuoi per una precisa scelta del regista o vuoi perchè c'era già una storia scritta in precedenza da rispettare, ovvero il manga originale. Osando un po' di più si sarebbe ottenuto un risultato forse più convincente ma bisogna anche rendere merito al regista che decide di non puntare sui facili sentimenti per accontentare il pubblico e in tal senso, cercare di piacere per forza allo spettatore. Questo non significa che non ci siano momenti emozionanti, anzi...quando si hanno a disposizione bravi attori sono proprio loro che riescono ad aggiungere quel qualcosa in più che riesce a sopperire ad eventuali mancanze a loro non imputabili.
Molte cose non vengono dette o spiegate e un po' come capita (a mio parere) nei film di Kitano, è chi assiste esternamente che deve dare una interpretazione personale su quello che è stato e sarà, su quello che si vede e non. Insomma...una verità assoluta non c'è.
Bella e (sfortunatamente) poco invadente la colonna sonora. Arata e Miyazaki (solita mostruosa prova) svettano su tutti.

Ultimissia nota
: essendo la mia prima traduzione per quanto riguarda un film ho cercato di fare del mio meglio. La cosa di cui sono felice (più che fiero) è che ho tradotto tutto dal giapponese all'italiano riascoltando svariate volte molti passaggi dei dialoghi (per capire un dialogo di 3 battute con alcune sfumature dialettiali ci ho impiegato 20 minuti e 24 ascolti...o sono stordito io o effettivamente erano un po' complesse le battute lol )...insomma, un pò uno sbattimento ma ne è valsa davvero la pena soprattutto per il fatto che i sottotitoli originali erano fedeli ai dialoghi giapponesi qualcosa come il 60%, davvero incredibile...per non parlare della scena finale che tradotta dai signori sottotitolatori (io ho il dvd originale) acquisisce un senso totalmente diverso rispetto a ciò che realmente accade nel dialogo tra i personaggi. Purtroppo questo succede in tantissimi altri film giapponesi qui tradotti (attenzione, la colpa è di chi li traduce in maniera TROPPO approssimativa dal giappo all'inglese o francese e non certo nostra). Quindi, quando tradurrò altri film adotterò lo stesso procedimento sperimentato in questa occasione...sperando di ottenere un risultato soddisfacente.

Spero di aver fatto un buon lavoro, quindi siate buoni ahah
grazie a Sonoro per la grafica e la revisione wink.gif
Sottotitoli
BUONA VISIONE

em66.gif











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Immagine inserita





Messaggio modificato da Kiny0 il 18 October 2012 - 03:15 PM
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 foto paulus35 11 Mar 2008

Grazie, Oda! :em64:

Kumiko Aso in Stereo Future era splendida, sono curioso di vedere qui :em81:
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 foto koroshiya 1 11 Mar 2008

Yeah for Oda-San
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 foto sonoro 11 Mar 2008

davvero un bel film. quoto con Oda quando dice che e' un film "molto giapponese" ^_^
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 foto azureus83 11 Mar 2008

Molto interessante...avevo intenzione di vederlo, mò non ho più scuse...grazie mille Oda :em66:
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 foto Oda 11 Mar 2008

Visualizza Messaggioazureus83, il Mar 11 2008, 03:21 PM, ha scritto:

Molto interessante...avevo intenzione di vederlo, mò non ho più scuse...grazie mille Oda :rotfl:

yeah! :em66:
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 foto paolone_fr 11 Mar 2008

Visualizza MessaggioOda, il Mar 11 2008, 12:11 AM, ha scritto:

Ultimissia nota[/i] : essendo la mia prima traduzione per quanto riguarda un film ho cercato di fare del mio meglio. La cosa di cui sono felice (più che fiero) è che ho tradotto tutto dal giapponese all'italiano riascoltando svariate volte molti passaggi dei dialoghi (per capire un dialogo di 3 battute con alcune sfumature dialettiali ci ho impiegato 20 minuti e 24 ascolti...o sono stordito io o effettivamente erano un po' complesse le battute lol )...insomma, un pò uno sbattimento ma ne è valsa davvero la pena soprattutto per il fatto che i sottotitoli originali erano fedeli ai dialoghi giapponesi qualcosa come il 60%, davvero incredibile...per non parlare della scena finale che tradotta dai signori sottotitolatori (io ho il dvd originale) acquisisce un senso totalmente diverso rispetto a ciò che realmente accade nel dialogo tra i personaggi. Purtroppo questo succede in tantissimi altri film giapponesi qui tradotti (attenzione, la colpa è di chi li traduce in maniera TROPPO approssimativa dal giappo all'inglese o francese e non certo nostra). Quindi, quando tradurrò altri film adotterò lo stesso procedimento sperimentato in questa occasione...sperando di ottenere un risultato soddisfacente.

:rotfl:
...cacchio, il 60%! ...questa è pesantissima da mandare giù. A questo punto, che facciamo?
...vabbè, oggi niente buone notizie...
:rotfl:


...comunque sia, un bravissimo a Oda per il gran lavoro!
:em66:
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