[NEWS] Il whisky giapponese è il migliore...
Siwolae
29 Apr 2008
Io credo che questo riconoscimento premi il lavoro e la passione profusi da anni da questa vera e propria scuola giapponese del fare whisky che si è dovuta pure confrontare negli anni con la diffidenza e superficialità, prima, e un po' di normale ostruzionismo, poi.
Son certo che tutto ciò sarà di grande stimolo per i maestri scozzesi a continuare nel loro tradizionale lavoro di innegabile qualità, ma per l'intanto... si rosika!
Concludo in modo "velatamente" autoreferenziale: "E' tempo di relax, è tempo di suntory!"
P.S.. Per inciso, il talisker e tutta quella pletora di torbati e sapidi whisky delle isolette (oban...), mi hanno sempre tendenzialmente fatto piuttosto cacare. Cioè li bevo abbastanza spesso perché ben distribuiti (li trovi sempre) e sicuramente garantiscono una beva di qualità e non banale, ma dopo un bicchiere chi più chi meno iniziano a rompermi le palle.
Di contro, l'universo tattile vellutato ed elegante, l'equilibrio, la ricchezza e la complessità degli aromi che evocano rassicuranti memorie familiari, l'attacco caldo e ampio, la progressione impetuosa a tratti esaltante e la chiusura lunga, persistente, intima dell'hibiki 21 anni, credetemi, sono ben altra cosa...
Come il primo abbraccio, il primo bacio, non per come sono stati, ma per come ce li ricordiamo, per quello che hanno significato per noi e significano oggi quando ci scopriamo, un po' sorpresi, a ricordarli.
LOVE!
Son certo che tutto ciò sarà di grande stimolo per i maestri scozzesi a continuare nel loro tradizionale lavoro di innegabile qualità, ma per l'intanto... si rosika!
Concludo in modo "velatamente" autoreferenziale: "E' tempo di relax, è tempo di suntory!"
P.S.. Per inciso, il talisker e tutta quella pletora di torbati e sapidi whisky delle isolette (oban...), mi hanno sempre tendenzialmente fatto piuttosto cacare. Cioè li bevo abbastanza spesso perché ben distribuiti (li trovi sempre) e sicuramente garantiscono una beva di qualità e non banale, ma dopo un bicchiere chi più chi meno iniziano a rompermi le palle.
Di contro, l'universo tattile vellutato ed elegante, l'equilibrio, la ricchezza e la complessità degli aromi che evocano rassicuranti memorie familiari, l'attacco caldo e ampio, la progressione impetuosa a tratti esaltante e la chiusura lunga, persistente, intima dell'hibiki 21 anni, credetemi, sono ben altra cosa...
Come il primo abbraccio, il primo bacio, non per come sono stati, ma per come ce li ricordiamo, per quello che hanno significato per noi e significano oggi quando ci scopriamo, un po' sorpresi, a ricordarli.
LOVE!
kunihiko
29 Apr 2008
Siwolae, il Apr 29 2008, 11:00 PM, ha scritto:
Concludo in modo "velatamente" autoreferenziale: "E' tempo di relax, è tempo di suntory!"
P.S.. Per inciso, il talisker e tutta quella pletora di torbati e sapidi whisky delle isolette (oban...), mi hanno sempre tendenzialmente fatto piuttosto cacare.
Sacrilegio!!! Siwo questa non te la passo!
il Talisker e l' Oban secondo me non rientrano nemmeno nella categoria dei torbati,
e il Ben Nevis non ha eguali al mondo.
Se vai a cercare i torbati forti, l'Highland Park il Clynelish e il Balblair , sono assolutamente tutto fuori che "robetta"
il Dalmore anche se meno spinto è ottimo.
Io ho sentito il suntory ed è veramente ottimo, ma per il mio palato non regge il paragone, però sostanzialmente è questione di annate. E varia da bottiglia a bottiglia. Non ci vedo superficialità nella considerazione di esso. Semplicemente credo si vada a gusti personali.
Messaggio modificato da kunihiko il 29 April 2008 - 10:28 PM
Siwolae
29 Apr 2008
Non volevo ferire la tua sensibilità di degustatore, dio me ne scampi!
Ho espresso in modo del tutto evidente una opinione personale che rappresenta in modo, se vuoi, volutamente "colorito" e divertito, ma il mio preciso punto di vista di assiduo degustatore.
Non amo i torbati e manco i "sapidoni", nel senso che ne apprezzo fino in fondo la tipicità e la complessità, tanto che sono un ricovero sicuro per il siwo viaggiatore, ma mi stufano terribilmente.
Lungi da me dire che sono robetta (dove lo ho detto?), ma l'hibiki mi emoziona e lo Yoichi che mi era sconosciuto, me lo inciuffo con grandissima curiosità et attese questa estate.
YO!
Ho espresso in modo del tutto evidente una opinione personale che rappresenta in modo, se vuoi, volutamente "colorito" e divertito, ma il mio preciso punto di vista di assiduo degustatore.
Non amo i torbati e manco i "sapidoni", nel senso che ne apprezzo fino in fondo la tipicità e la complessità, tanto che sono un ricovero sicuro per il siwo viaggiatore, ma mi stufano terribilmente.
Lungi da me dire che sono robetta (dove lo ho detto?), ma l'hibiki mi emoziona e lo Yoichi che mi era sconosciuto, me lo inciuffo con grandissima curiosità et attese questa estate.
YO!
kunihiko
29 Apr 2008
Siwolae, il Apr 29 2008, 11:36 PM, ha scritto:
Non volevo ferire la tua sensibilità di degustatore, dio me ne scampi!
Ho espresso in modo del tutto evidente una opinione personale che rappresenta in modo, se vuoi, volutamente "colorito" e divertito, ma il mio preciso punto di vista di assiduo degustatore.
Non amo i torbati, nel senso che ne apprezzo fino in fondo la tipicità e la complessità, tanto che sono un ricovero sicuro per il siwo viaggiatore, ma mi stufano terribilmente.
Lungi da me dire che sono robetta (dove lo ho detto?), ma l'hibiki mi emoziona e lo Yoichi che mi era sconosciuto, me lo inciuffo con grandissima curiosità et attese questa estate.
YO!
Ho espresso in modo del tutto evidente una opinione personale che rappresenta in modo, se vuoi, volutamente "colorito" e divertito, ma il mio preciso punto di vista di assiduo degustatore.
Non amo i torbati, nel senso che ne apprezzo fino in fondo la tipicità e la complessità, tanto che sono un ricovero sicuro per il siwo viaggiatore, ma mi stufano terribilmente.
Lungi da me dire che sono robetta (dove lo ho detto?), ma l'hibiki mi emoziona e lo Yoichi che mi era sconosciuto, me lo inciuffo con grandissima curiosità et attese questa estate.
YO!
Guarda Siwo che ho usato un tono canzonatorio
"Robetta" l'ho messo io per colorare il dibattito, /manipolazione arbitraria dell'informazione) ho anche specificato che è questione di palato. Quando scrivo che "non te lo concedo", intendo, CAZZO SIWO... Un cuore di alcolizzato non può non indugiare sulla sensualità affumicata del talisker, e sul suo retrogusto vagamente terrato... Ho preso molto sbornie da Whisky delle Highlands occidentali, e sono sempre state clementi al risveglio. Il che è sinonimo di delicatezza. Mentre i Whisky del nord degli altipiani sono ancora più delicati e sensuali, scivolano nella gola, lasciando dietro un sapore mieloso, soprattutto l'Highland Park.Comunque se ti capita devi bere il Clynelish, che è meno sponsorizzato di altri, ma di grande qualità
E con questo il santo protettore degli alcolizzati da whisky mi scampi dall'averti fatto credere ad un mio risentimento. E per chiudere prendo la tua faccina in prestito e ti alzo alla salute un tulipano di cristallo pieno del liquido soave.
Siwolae
29 Apr 2008
Immagino che ora ste "etichette" ci dovrebbero pagare per la pubblicità competente, motivata e motivante che stiamo facendo loro... ma infondo l'amante del whisky è per natura tutto tranne che un materialista (cosa che gli impedirebbe di perdersi negli orizzonti sensoriali evocati da siffatte nobili bevande) ergo ci bevo su e invito a chiunque si voglia unire a farlo con noi!
P.S.: il Clynelish 14 anni me lo sono tirato a vienna un mesetto fa in un contesto di un alberguccio con centro benessere annesso che, credimi, è stato cornice adeguata
P.S.: il Clynelish 14 anni me lo sono tirato a vienna un mesetto fa in un contesto di un alberguccio con centro benessere annesso che, credimi, è stato cornice adeguata
ziadada
30 Apr 2008
Siwolae, il Apr 29 2008, 11:00 PM, ha scritto:
Di contro, l'universo tattile vellutato ed elegante, l'equilibrio, la ricchezza e la complessità degli aromi che evocano rassicuranti memorie familiari, l'attacco caldo e ampio, la progressione impetuosa a tratti esaltante e la chiusura lunga, persistente, intima dell'hibiki 21 anni, credetemi, sono ben altra cosa...
Come il primo abbraccio, il primo bacio, non per come sono stati, ma per come ce li ricordiamo, per quello che hanno significato per noi e significano oggi quando ci scopriamo, un po' sorpresi, a ricordarli.
Come il primo abbraccio, il primo bacio, non per come sono stati, ma per come ce li ricordiamo, per quello che hanno significato per noi e significano oggi quando ci scopriamo, un po' sorpresi, a ricordarli.
kunihiko, il Apr 29 2008, 11:54 PM, ha scritto:
Un cuore di alcolizzato non può non indugiare sulla sensualità affumicata del talisker, e sul suo retrogusto vagamente terrato... Ho preso molto sbornie da Whisky delle Highlands occidentali, e sono sempre state clementi al risveglio. Il che è sinonimo di delicatezza. Mentre i Whisky del nord degli altipiani sono ancora più delicati e sensuali, scivolano nella gola, lasciando dietro un sapore mieloso
... che dire, ragazzuoli, a leggervi mentre vi profondete con cotanta sapienza, finezza, intensità e passione, vien voglia di vedervi all'opera...
Messaggio modificato da ziadada il 30 April 2008 - 07:48 AM
kunihiko
30 Apr 2008
ziadada, il Apr 30 2008, 08:44 AM, ha scritto:
... che dire, ragazzuoli, a leggervi mentre vi profondete con cotanta sapienza, finezza, intensità e passione, vien voglia di vedervi all'opera...
Ci sono solo due cose al mondo, per cui vale la pena di vivere e morire, una è il whisky, possibilmente Scotch, da consumarsi assolutamente in tulipani possibilmente bassi.
Il Bourbon lasciamolo a quei grezzoni degli americani, che s'attaccano ai loro tumbler di m..., alimentando la leggenda che esso sia il vero bicchiere da degustazione.
l'altro è il Cognac, a patto che sia Prince de Polignac, Chateau de Martet o il mitico Delamain... Tutto il resto è realativo, invecchiando migliorano, le bottiglie, hanno anche un aspetto fiero ed elegante, vuote, anche se invocano tristezza, si prestano a meravigliosi soprammobili.
Questi liquori sono sempre di compagnia, non scassano le palle, sono gentili e comprensivi, li porti ovunque, si fanno trovare spesso, non devi fargli la corte, non li devi portare fuori a cena, non devi raderti... Insomma cazzo... Senza dubbio la cosa migliore fatta dall'umanità.
Siwolae
30 Apr 2008
kunihiko, il Apr 30 2008, 01:31 PM, ha scritto:
Questi liquori sono sempre di compagnia, non scassano le palle, sono gentili e comprensivi, li porti ovunque, si fanno trovare spesso, non devi fargli la corte, non li devi portare fuori a cena, non devi raderti... Insomma cazzo... Senza dubbio la cosa migliore fatta dall'umanità.
Mi permetto di integrare proponendo di inserire nel gruppo degli elisir di certa utilità anche l'elegante calvados, ideale nei momenti di in cui staccare la spina è cruciale e va fatto in tempi brevi, magari (se non sempre) accompagnato dalla preziosa collaborazione di un caldo e suadente sigarazzo
YO!
sonoro
30 Apr 2008
la cosa che piu' mi ha shockato quando i cari amici sono venuti in Giappone, e' che della combriccola formata da Siwo, Prince rick, ricchard and Me, solo io ho bevuto uischi. Certo, si trovava solo un banalotto Yamazaki, ma anche quello non e' da buttar via... a parte il Sakoke ovviamente ^_^
