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[RECE][SUB] The Harmonium in my Memory

Traduzione di Creep

1 risposta a questa discussione

#1 Gacchan

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Inviato 19 February 2005 - 12:58 AM

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Nae maeum-ui punggeum

내 마음의 풍금


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Trama



Nel 1962 un giovane professore di Seoul, Kang Soo-ha, giunge nella provincia di Kangwon, dove l'attende il primo difficile incarico: sarà uno dei maestri della scuola mista di paese, tra bambini poveri, risse, visite dei genitori a interrompere la lezione e le difficoltà a relazionarsi con una mentalità a lui distante - una mentalità fatta di piccoli espedienti, dispetti e un'innocenza rincuorante. Nonostante non sempre venga ascoltato, Soo-ha riuscirà a trovare un flebile canale di comunicazione, contagiando alcuni degli studenti più curiosi. Specialmente Hong-yeon, una delle ragazze più grandi, spesso costretta a girare con il fratellino a tracolla per aiutare la madre; scrivendo sul suo diario giornaliero (un compito assegnato da Soo-ha), Hong-yeon coglierà l'occasione per confessare i suoi sentimenti, i suoi timori, i suoi dubbi - buffi e dolci insieme. Quando da Seoul arriva una nuova supplente, Eun-hi, Soo-ha ne pare attratto: Hong-yeon farà di tutto per metterla in cattiva luce, con una caparbietà tutta adolescenziale.

Stefano Locati (www.asiaexpress.it)


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Commento



The harmonium in my memory è come passeggiare in una strada di campagna in una calda giornata di tarda primavera e rendersi conto all'improvviso di quanto ci sia di straordinario in ciò che ci accade tutti i giorni. L'eccezionalità di questo film fragile e delicato, incerto anche, in certi punti, sta proprio nella sua capacità di raccontare in modo coinvolgente vicende che di eccezionale hanno poco o nulla. Storie e sensazioni che fanno parte della vita di chiunque: l'amore sognato e mai realizzato, la cotta per il proprio professore, la collezione di dischi conservata con cura maniacale... E' una poetica delle piccole cose quella a cui fa riferimento The harmonium in my memory: la poesia della quotidianità di un minuscolo paese di campagna della Corea del 1963. Per descrivere tale realtà, l'esordiente Lee Young-jae usa un linguaggio scarno, molto efficace pur nella sua estrema semplicità, e riesce nell'intento di realizzare un'opera molto godibile, capace di non appiattirsi, bensì di regalare momenti di grande e intenso coinvolgimento. Pur essendo principalmente imperniato sulla figura del giovane maestro Kang e sui suoi rapporti con una collega di cui egli si è innamorato e con una studentessa che si è, invece, invaghita di lui, The harmonium in my memory, in certi momenti, diventa una sorta di opera sulla vita dell'intero minuscolo paese di campagna in cui la storia si svolge. Lee Young-jae, infatti, parallelamente alle vicende del giovane maestro, descrive una serie di sottotrame, che rendono il film un interessante, ma a tratti un po' stilizzato, affresco della vita del villaggio, un'istantanea abbastanza efficace di un luogo imprecisato nella Corea del 1963, tra maestri eccentrici, violenti ed esauriti (e un po' caricaturali), difficili rapporti tra madre e figlia, amori incantati e frasi non dette, iniziate e mai finite. Il tutto è descritto senza patetismi, nella serena convinzione che non sempre tutto funziona come vorremmo, che a volte bisogna tornare sui propri passi, che l'amore è un sentimento sì totalizzante, ma non assoluto, dai confini indistinti.[…]
The harmonium in my memory riconcilia con la normale, a volte dolorosa, straordinarietà della vita; ci fa sentire, nel bene e nel male, straordinari nella nostra normalità di uomini.

Luca Sella (www.cinemacoreano.it)


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Lee Young-jae , al suo esordio, segue compartecipe e leggero una storia d'amore ancora fuori fuoco, fatta di palpitazioni confuse prima che di desideri definiti. E ancora una volta ad affermarsi non è il paradigma di un amore assoluto e trascendente - come troppo spesso, illusoriamente, siamo abituati a vedere sugli schermi occidentali - quanto un sentimento dai confini fragili, un moto in divenire verso l'altro colmo di speranza e abbandono; un moto cangiante, per cui non è tanto importante raggiungere l'appagamento finale, quanto perdersi nel calore momentaneo del sentimento. Non che tale leggerezza sia padroneggiata completamente: permangono alcune ingenuità di fondo, specialmente nei comprimari - spesso semplici stereotipi - o nel ritrattismo bucolico impiegato per l'ambientazione contadina. Cionondimeno la visuale distante, che lascia in disparte i personaggi minori, mette in risalto i tre protagonisti, figure sfaccettate, complesse - tra la timidezza e l'indecisione - in un gioco empatico con lo spettatore che ammalia, senza retorica di sorta. Jeon Do-yeon conferma le cangianti iridescenze della sua volontà attoriale (basterebbe seguirne le nemesi dall'esordio con The Contact e A Promise sino ai capovolgimenti di Happy End ): la sua Hong-yeon è a tratti goffa, indispettita, profonda - presenza mai accessoria sullo schermo. Lee Byung-heon, che più successo avrebbe sicuramente riscosso l'anno seguente con Joint Security Area, è dal canto suo sistematicamente preda di una spaesata compostezza che ne ricolora sguardi e sorrisi.
Un film fragile, sommesso, eppure immensamente toccante, specialmente sulla lunga distanza: non è un caso, tra le altre cose, sia stato proiettato alla quarta edizione di Schermi d'Amore, la rassegna veronese dedicata ai sentimenti, vincendo il premio come miglior film (nello stesso anno An Affair si aggiudicava il premio della critica e quello per il miglior contributo artistico).

Stefano Locati (www.asiaexpress.it)


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Info


Genere
Drammatico, Commedia, Romantico

Regia
Lee Young-jae

Sceneggiatura
Lee Young-jae

Fotografia
Jun Jo-Myung

Musica
Cho Dong-ik

Interpreti
Jeon Do-yeon (Yun Hong-yeon); Lee Byung-heon (Kang Soo-ha);
Lee Mi-yeon (Yang Eun-hee); Jeon Mu-song; Choi Ju-bong; Lee In-chul

Produzione
Art Hill

Distribuzione
Korea Image Investment and Devemopment

Corea del Sud, 1999, 35mm, colore, 116'



OST






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Buona Visione



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P.s. Vedetelo anche mentre scorrono i titoli di coda.


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Sottotitoli






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#2 Rumik.Sclero

    Microfonista

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Inviato 02 November 2016 - 10:40 AM

Bello, mi è piaciuto tanto. Storia semplice e delicata.
Non ci credo che non l'abbia visto nessuno e zero commenti O.o

Grazie mille per averlo tradotto ^.^





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