←  Giappone

AsianWorld Forum

»

[RECE][SUB] Creepy Hide And Seek

 foto battleroyale 12 Apr 2010

Creepy Hide And Seek

Immagine inserita

Titolo : Creepy Hide And Seek
Titolo originale : Hitori Kakurenbo
Titoli alternativi: Hide And Seek, Solitary Hide And Seek
Interpreti : Mayumi Hori, Yuzu Kutoba, Yukie Kawamura, Masahiro Usui, Mayuko Kawakita, Ben Yuzawa, Miyu Wagawa, Jun Sugawara, Hiroshi Umeda, Mami Sato
Regia: Masafumi Yamada
Produzione: Giappone, 2009
Genere: Horror
Durata: 103'
imdb: 6.4/10 (31 voti) http://www.imdb.com/title/tt1441436/
Versione compatibile: mkv
Traduzione: battleroyale
Revisione: Shimamura81


Immagine inserita

Immagine inserita

Immagine inserita

"Creepy Hide-And-Seek" è uno strano gioco su internet che permette di entrare in contatto con un fantasma e di giocarci insieme a nascondino. Inutile dire che il gioco è tanto pericoloso quanto popolare e, ben presto, alcuni studenti scompariranno dopo averci giocato. Sulle loro tracce, una professoressa di liceo (ossessionata da un sogno ricorrente) che, venuta a sapere della nuova e strana moda, decide indagare...


Immagine inserita

Immagine inserita

Immagine inserita

(rece tratta dal mio blog di cinema orientale cinema_asiatico)
Assurdo notare come il Giappone abbia perso, in parte, quella vitalità del cinema horror all'alba del 2000, quando produceva centinaia di pellicole a ritmi record, vuoi anche spesso fotocopie, ma sempre con almeno qualche spunto d'innovazione o interesse. Ora, a dieci anni di distanza dal boom della new-wave j-horror, dopo che Tsuruta si è voltato al dramma macabro ("Orochi") e Nakata non si è più fatto vivo, restano gli splatteroni deliranti e insensati sulla scia di "Tokyo Gore Police", il geniale e sempre verde Shiraishi, Shimizu con la sua imminente macchina di paura in 3D "Schock Labyrinth", la miriade di prodotti homevideo e poco altro.

Dunque, il cinema horror giapponese non è morto, ma è decisamente più stanco rispetto al passato e non tiene più il ritmo con le altre due grandi produttrici horror asiatiche, rispettivamente Corea Del Sud e Thailandia. Non mancano comunque le eccezioni e "Creepy Hide-And-Seek" fa sicuramente parte di queste.

Diretto da Masashi Yamada, prima discepolo del cyberpunk post-Tetsuo e poi fiondatosi nell'horror con l'uscita di questo suo terzo lavoro, durante la torrida estate del 2009. Ma cos'è "Creepy Hide-And-Seek"? Senza averlo visto, soffermandosi solo sulla trama e sulle locandine, non si può non dire che si tratti di una storia apparentemente prevedibilissima e da clone di "The Ring": per la miseria, c'è anche la signora/bambina capelluta... Alt!

"Creepy Hide-And-Seek" non è un clone di "The Ring", ma fondamentalmente è un Anti-Ring: utilizza, infatti, le stesse fondamenta del capolavoro Nakatiano (poco sangue, assenza di spaventi improvvisi, paura basata sulla sola tensione, indagine per spezzare la maledizione, confronto tecnologia-folklore...), ma con lo scopo di rendere una sceneggiatura scritta con lo stampino in un incubo finalmente tangibile e devastante.

Sin dalle prime sequenze, infatti, Yamada ci getta a capofitto in una spirale di angoscia mai così crepitante: quindici minuti di silenzio assoluto (solo il suono di un battito di tastiera del computer spezza il mutismo assoluto), fotografia dark e avvolgente, sospese atmosfere nel buio. Solo in questo incipit è presente l'anima dell'intero film: un horror che racconta vecchie cose in modo assolutamente innovativo, con la continua sensazione di minaccia e pericolo a distruggere ogni sicurezza.

Persino la protagonista, la professoressa che indaga sulla scomparsa di alcuni studenti e di una sua collega, non è più la classica scream-queen asiatica pronta a tutto, ma un'anima sola, triste, passiva, con un'apparente sicurezza che le permette la voglia di sapere, ma non la capacità di scoprire. Ma non solo: lei non è nemmeno la protagonista, perchè Yamada distrugge anche ogni possibilità dello spettatore di avere un punto di riferimento, un eroe alla quale ancorarsi (cosa che avviene in quasi il 95% degli horror).

Ebbene. Qui non esistono eroi. Ci sono solo personaggi le cui vite si incrociano senza alcuna speranza. Anime sole, vuote, consapevoli di una morte incombente.



Immagine inserita

Immagine inserita


E alla fine, quello che doveva essere un bieco filmetto di puro intrattenimento diventa una riflessione sincera e profonda sull'incomunicabilità: la morte non è morte, ma un modo per rappresentare una solitudine tanto forte da prendere il sopravvento anche nel mondo materiale. Riflessioni che ti aspetteresti solo nel Kurosawa più pessimista ("Kairo"), ma che sono presenti anche qui, criptiche, viscerali, distruttive. Perchè, come in "Kairo" anche in "Creepy Hide-And Seek" i personaggi cercano di salvare la propria pelle e scoprire la verità, ma non ci riescono, vittime della loro stessa solitudine e del loro ego annebbiato dalla paura.


Ma non dimentichiamoci che questo è pur sempre un film horror, dove la paura è sempre tangibile sulla pelle, soprattutto nella bellissima parte finale, ambientata in un ospedale fatiscente: teatro di orrori mentali che acchiappano il cuore con fauci affilate.

Un horror finalmente ottimo, che desta anche diversi spunti di riflessioni, lasciando impressa una frase profetica destinata a far pensare: "Ci sono persone che esistono solo quando muoiono".



Immagine inserita

Immagine inserita

Immagine inserita


:em73: :em73: BUONA VISIONE! :em73: :em73:



Allega file  creepy hide and seek ita.zip (11.42K)
Numero di downloads: 108






Ordina il DVD su

Immagine inserita


Messaggio modificato da fabiojappo il 05 June 2014 - 07:14 PM
Rispondi

 foto asturianito 12 Apr 2010

Ah sė, ne ho sentito parlare... grazie!! XD
Rispondi

 foto Shimamura 15 Apr 2010

Grazie giovine!

Bel film e bella rece! :em69:

un film che ece dal classico genere dell'horror splatter tremendamente in voga al giorno d'oggi per trasformarsi in un thriller a tratti oscuro, dove la paura viene trasmessa non grazie alla percezione visiva, ma a quella dell'anima. L'angoscia, i dubbi esistenziali ed il desiderio di provare qualcosa di una gioventų alla continua ricerca di sensazioni forti, seppure artificiali... ed il fallimento di una generazione, quella adulta, che non riescxe a stare al loro passo.


Grazie battle! :South_Korea:
Rispondi

 foto battleroyale 15 Apr 2010

Shimamura81, il 15 April 2010 - 02:55 PM, ha scritto:



Grazie battle! :Japan:

Grazie a te per il commento e per l'attenta revisione! :em69: :South_Korea:

Ma un bel commentino in home non me lo lasci, sfaticato? :South_Korea: :Thailand: (scherzo naturalmente :China: )
Rispondi