Virgin stripped bare by her bachelors
Oh! Soo-jung
regia: Hong Sang-soo
sceneggiatura: Hong Sang-soo.
fotografia: Choi Yeong-taek.
montaggio: Ham Sung-won.
musica: Ok Kil-sung.
produzione: Ahn Byoung-ju, Choi In-gi, per Mirashin.
Corea del sud, 2000, 126' b/n
cast: Jung Bo-suk, Lee Eun-ju, Mun Sung-kyun
La 24enne Soo-jung lavora come assistente alla regia per il cineasta indipendente Young-soo. Un giorno i due incontrano un ex compagno di liceo di Yung-soo, Jae-hoon, che si è arricchito con una galleria d'arte. Fra Jae-hoon e Soo-jung scatta subito un'attrazione, ma la ragazza è ancora vergine e appare restia a darsi totalmente. Nel frattempo Soo-jung scopre che anche il suo capo ha un debole per lei.
La trama di questo film non ha alcuna importanza. E' di una tale banalità che, chi ha già visto Turning Point, si sentirà quasi preso in giro...
Ma in realtà ciò che interessa a Hong Sang-soo è giocare con le variabili del rapporto uomo-donna, non solo di film in film, ma – in questo caso – nel corpo stesso del film. Arrivati a metà (se ci arriverete!) capirete di cosa sto parlando.
Altro non dico, per non rovinarvi il piacere di una scoperta. Consiglio il film a tutti coloro che hanno amato Turning Point, o che comunque amano (anche) un cinema riflessivo, minimalista e che soprattutto non si spaventano davanti al b/n!
A tutti coloro che invece detestano questo regista (considerato uno dei più importanti registi sudcoreani), posso dire solo questo: rassegnatevi, perché ho intenzione di presentarne l'opera omnia (dunque, almeno altri 3 film!).
Tre parole sul titolo internazionale del film (Virgin stripped bare...): fa-davvero-schifo.
E' uno di quei titoli ruffiani per il mercato internazionale che serve ai distributori per spacciare un film come "erotico". Di erotico Oh! Soo-jung (il bel titolo originale) ha sì e no due o tre scene, che comunque non sono affatto male, per quelli come me che, a letto, amano i preliminari...
Dopo quest'ultima annotazione di cui mai nella vita avreste potuto fare a meno ( ) vi lascio alla visione di questo splendido, pallosissimo film.
Perché Hong Sang-soo, lo dico alla Truffaut, è un regista da amare. Sempre e comunque!
PS: riferimenti per l'edicola: la versione è "apocrifa". Perciò basta il titolo...