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[RECE] Expect The Unexpected

di Patrick Yau

4 risposte a questa discussione

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#1 Magse

    Drunken Master

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Inviato 24 April 2007 - 08:19 PM

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Expect The Unexpected


Immagine inserita


Paese: Hong Kong
Anno: 1998
Regia: Patrick Yau
Genere: Azione / Poliziesco / Drammatico
Cast: Lau Ching-Wan, Simon Yam, Ruby Wong,
Hui Siu-hung, Raymond Wong , Yoyo Mung


Mai titolo fu più appropriato: l'inatteso è sempre dietro l'angolo e, travestito da fato, colpisce secondo la spietata legge della casualità, seguendo istinti non pronosticabili. La vita quotidiana insegna come un fatto sia tanto più sconvolgente quanto è poco probabile il suo verificarsi. E l'applicazione di questo assioma al cinema non può che portare a conseguenze estreme: come definire altrimenti la pellicola di Patrick Yau? Condita da sparatorie e sentimenti, in una perfetta alternanza di colpi di scena che fa sì che tre rapinatori sprovveduti si trasformino in belve assetate di sangue; che due colleghi si innamorino della stessa donna, una ex-compagna di scuola; che la polizia non subisca perdite mentre cerca di catturare una banda di criminali pericolosissimi; che persone abituate a vedere in faccia la morte ogni giorno di non riescano a comunicarsi reciprocamente le proprie emozioni. Patrick Yau agisce in modo da gestire i rapporti personali come fossero delle scene d'azione, girando con accortezza e senza scoprirsi troppo, e costruisce scene coreografiche che mettano in luce in primo luogo la psicologia. Questa inversione di ruoli permette alla struttura narrativa di risultare originale pur trattando di argomenti già visti decine e decine di volte nel cinema hongkonghese. E' un modo riuscito per coniugare le forme classiche di un genere come il poliziesco, che ha precisi canoni da rispettare, e l'idea, tutta moderna, di mettere in scena la difficoltà della parola. La crisi della comunicazione è palese, basti pensare ai comportamenti dei personaggi, che parlano e interagiscono tra di loro ma non si capiscono, o, ancora peggio, che non si parlano neanche perché non riescono ad avere il coraggio di affrontarsi e di aprirsi vicendevolmente. Dietro alla facciata della perfezione professionale, perché i poliziotti sono tutti validi ed eroici e non si tirano indietro di fronte a nulla, c'è un senso di incompletezza che non permette ai personaggi di essere felici o quantomeno compiuti.
Il che, si badi bene, non è una pecca della sceneggiatura, ma un messaggio di grande importanza. Nascosto in una confezione splendidamente fiammeggiante: Yau, grandissimo nell'ottenere dagli attori quello che vuole - raramente Simon Yam è a questi livelli -, dimostra di essere autore sensibile e intelligente, in grado di ammaliare il pubblico e di proporgli dei temi non indifferenti. Senza peraltro far pesare la sua autorialità e senza appesantire il contesto in cui pone il suo pensiero. La forma è quanto di più vicino al realismo della New Wave si potesse chiedere al cinema moderno: l'esempio dell'ultimo, crudele, confronto tra polizia e crimine è esemplare. Non solo non c'è speranza di salvezza per nessuno, ma la fine deve necessariamente giungere con grande spreco di sangue e in maniera violenta. Perché nella guerriglia urbana (che non è solo scontro fisico ma soprattutto mentale) non ci può essere spazio per chi esita, per chi sbaglia o per chi dimostra pietà.
Il post 1997 dimostra di aver lasciato nella gente di Hong Kong un senso di inadeguatezza e di pessimismo che al momento sembravano scongiurati. Proprio come accade dopo una sbornia, quando ci si sveglia con il mal di testa e mancano la voglia e la forza di ricominciare da capo. Gli eroi fallibili di Yau - che sono tremendamente simili a quelli che non dovrebbero morire mai, se non fisicamente, di Johnnie To, qui in veste di produttore per la sua Milkyway - sono la proiezione delle paure e delle insicurezze di un'intera popolazione che ha perso tutte le sue certezze e non sa più a quale orizzonte guardare. Una voce fuori dal coro: Expect the Unexpected è un film medio con un finale sconvolgente. Ma anche così non ci si discosta tanto dal capolavoro.

Recensione di Matteo di Giulio per www.hkx.it


intellettualità e cazzeggio, in complementarietà e non in opposizione, sono il pane delle community

.::Un tempo tradussi per AW i seguenti sottotitoli. Se ora li state cercando, contattatemi e vi saranno dati :) 一.New Blood, 二.Eight Diagram Pole Fighter, 三.A Hero Never Dies (/w Japara), 四.Once Upon a Time in China, 五.Once Upon a Time in China II, 六.New Dragon Gate Inn, 七.Shiri (/w Japara), 八.Ashes of Time (/w Nickmattel), 九.Duel To The Death, 十.The Moon Warriors, 十一.The Tai-chi Master, 十二.Asoka (/w Mizushima76), 十三.Election, 十四.Police Story (/w ZETMAN), 十五.Sha Po Lang, 十六.The Myth (/w Zoephenia), 十七.The Blade (/w Nickmattel), 十八.Fist Of Legend (/w Haran), 十九.Election 2: Harmony Is A Virtue, 二十.Suzhou River (/w Lexes), 二十一.Juliet In Love (/w Kar-Wai), 二十二.Running Out Of Time, 二十三.Dragon Tiger Gate, 二十四.Dog Bite Dog, 二十五.The Lovers, 二十六.Exiled, 二十七.Made In Hong Kong, 二十八.The Longest Summer, 二十九.Little Cheung, 三十.Durian Durian, 三十一.Hollywood Hong Kong, 三十二.The Love Eterne, 三十三.Horrors of Malformed Men (/w Akira), 三十四.I Don't Want To Sleep Alone::.

Fondatore del Comitato per il Ritorno alla Gloria di Asianworld | Fondatore del Veronica Moser Shit Club | Co-fondatore del Comitato contro Cecilia Cheung e Kelly Chen | Suntoryzzato in data 15/07/2006 | Suntory-Sith | Nessuna commedia coreana tradotta dal 06/02/2004 | Censore in capo del Club Anti Siwospam: Basta turbo merdate, basta post mono faccina, basta panda del ca**o, basta suntory, BASTA SPAM! | Dandy Gay Lover | SNIAPA!™ addicted n°1


#2 Magse

    Drunken Master

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Inviato 24 April 2007 - 08:35 PM

Un bel 9 per un film-spettacolo.
Rasenta la sufficienza per quasi tutto il film... e poi quel finale!
Ti fa ricredere su tutto.
Patrick Yau ti spiana la strada.
Ti fa scorrere tutto liscio e tranquillo, quasi ti prendesse per il culo.
E poi ti dà la mazzata sulle palle!
Film epocale. Poi tante copie.

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#3 Siwolae

    Annyon

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Inviato 24 April 2007 - 09:11 PM

Dovrò vederlo :em66:

#4 Mr. Noodles

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Inviato 19 June 2010 - 11:52 AM

Finalmente l'ho recuperato! E finalmente ho trovato il topic :clap:

"Expect the unexpected", uno dei primi grandi exploit della Milkyway Image di To e Wai, è sulla carta un classico poliziesco d'azione.
Il film inizia e finisce su Mandy che lava i vetri del suo locale, interrotta dalle breaking news della tv: ma vi è una discrepanza tra le notizie dell'incipit e quella della conclusione. E' in questo "salto" che si gioca tutto il senso del film diretto da Yau, dove le ingerenze di Johnnie To devono essere andate ben oltre la semplice supervisione produttiva - tanto che si può parlare di lui come di un "ghost-director". A ben vedere, "Expect the unexpected" rappresenta una tappa seminale per il cinema della Milkyway e per quello di To stesso: a partire dalla narrazione circolare (le "breaking news" avranno dimensione propria nel film omonimo del 2004), e dall'elemento fatalistico, inizialmente prevedibile e poi incontrollabile.
Prendiamo in esame i due inseguimenti finali, che sono speculari: se nel primo caso tutto filava per il verso giusto (nessuno sbagliava un colpo e nessuno si fa un graffio), l'improvvisata scorribanda finale genera imprevisti che non ci si aspettava dai nostri eroi (i giubbotti antiproiettili, all'inizio provvidenziali, non ci sono, e le pistole hanno i proiettili contati). Il sangue che scorre e i colpi esplosi a ripetizione provocano uno shock tremendo, proprio per quel senso di "inaspettato", presente sin dal titolo, e di "ingiustizia" nei confronti di quel normale team di poliziotti, ai quali, grazie ai più classici equivoci sentimentali, c'eravamo affezionati.
Lo scarto evidenziato non è comunque solo narrativo, ma si sviluppa tanto su un piano cinematografico quanto su un piano politico. Cinematograficamente parlando azzera l'eroico iperrealismo della "new wave" degli anni '80 (che To aveva già accomiatato con l'ultimo heroic bloodshed possibile, "A hero never dies") e sul versante politico scoperchia tutto il senso di fine e di vulnerabilità di un intero paese davanti a un incontrollato sconfinamento che spazza via l’equilibrio e la sicurezza di una città-mondo chiusa in se stessa. Nel 1997 infatti Hong Kong veniva restituita alla Cina (momento storico riletto in chiave nostalgica ed elegiaca con “Exiled”), e non è un caso che i rapinatori parlino mandarino e che alla fine guidino un taxi verde, diverso da quelli della città di HK: sono una scheggia impazzita, un Ufo. Insomma “Expect the unexpected” ci racconta i prodromi di un’invasione, di un’apocalisse. E a vincere sono gli ultracorpi.

#5 ggrfortitudo

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Inviato 18 April 2019 - 09:31 PM

Mah. Io ho visto il finale come una forzatura che stona con tutto il resto del film.
Posso dire di averlo trovato un più che discreto poliziesco d'azione; come dicevo, peccato per il finale che spreca il buono e le basi costruite nella prima mezz'ora.
Credo che HK abbia dato di meglio; ma il film resta da vedere.

La ferocia dei criminali mi ha molto ricordato Le Iene.

:em63: :em63: :em63:





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