198 risposte a questa discussione

[paolone_fr]

François Truffaut, il Mar 19 2007, 01:21 PM, ha scritto:

Mah, il suo nuovo film francese non mi convince.

...beh, il film non l'ho ancora visto; più che altro è un tifo a priori per un regista che me gusta mucho...

[Dan]

atalante, il Mar 19 2007, 12:00 AM, ha scritto:

e Greenaway anche.

maddechè non tocchiamo greenaway eh

[atalante]

Greenway che fa la storia di un pittore mi sembra tutto già visto e rivisto...

Su un po di patriottismo!

Siamo su AW speriamo che vinca Kar Wai o Hou Hsiao-Hsien!!!

[François Truffaut]

paolone_fr, il Mar 19 2007, 01:53 PM, ha scritto:

...beh, il film non l'ho ancora visto; più che altro è un tifo a priori per un regista che me gusta mucho...

Neanche io l'ho visto, ma l'idea che Hou Hsiao-hsien abbia girato un film in Francia, con protagonista Juliette Binoche (blah!), ispirato a un cortometraggio di Albert Lamorisse (Le ballon rouge, Palma d'oro a Cannes nel 1956) e finanziato dai francesi per sostenere un programma che prevede la realizzazione di quattro lungometraggi che mostrino almeno una volta il Musée d'Orsay nel suo ventesimo anniversario, mi preoccupa assai.
Spero che Hou Hsiao-hsien non si sia fatto sedurre dal colore dei soldi.

[Dan]

François Truffaut, il Mar 19 2007, 02:40 PM, ha scritto:

Spero che Hou Hsiao-hsien non si sia fatto sedurre dal colore dei soldi.

scorsesiano

[paolone_fr]

François Truffaut, il Mar 19 2007, 02:40 PM, ha scritto:

Neanche io l'ho visto, ma l'idea che Hou Hsiao-hsien abbia girato un film in Francia, con protagonista Juliette Binoche (blah!), ispirato a un cortometraggio di Albert Lamorisse (Le ballon rouge, Palma d'oro a Cannes nel 1956) e finanziato dai francesi per sostenere un programma che prevede la realizzazione di quattro lungometraggi che mostrino almeno una volta il Musée d'Orsay nel suo ventesimo anniversario, mi preoccupa assai.
Spero che Hou Hsiao-hsien non si sia fatto sedurre dal colore dei soldi.

...arghhh, non lo sapevo!
...incomincio a preoccuparmi, và...

[François Truffaut]

Pronti, via... Italiani in corsa per Cannes
Accio e Manrico, cioè Elio Germano e Riccardo Scamarcio, i due protagonisti di Mio fratello è figlio unico, il film di Daniele Luchetti tratto dal romanzo di Antonio Pennacchi "Il fasciocomunista", potrebbero approdare a Cannes. Il film prodotto da Cattleya - che uscirà in sala con Warner Bros il 20 aprile - è infatti uno dei titoli italiani più accreditati per la partecipazione alla prossima edizione della kermesse francese. Ma in corsa per festeggiare da protagonisti la sessantesima edizione del festival sulla Costa Azzurra non ci sono solo i due fratelli che confrontano le loro opposte ideologie nell'Italia di provincia degli anni '60 e '70.

L'idolo delle teen-ager e del box office Riccardo Scamarcio potrebbe arrivare sulla Croisette anche con Go Go Tales, la nuova pellicola di Abel Ferrara che segue i destini di vari personaggi che s'incrociano in uno strip club di Manhattan, il "Paradise". Dopo aver chiuso il film appena pochi giorni fa, Ferrara ne ha portato alcuni estratti in anteprima a neverland - percorsi al digitale - la tre giorni di incontri internazionali diretta da Enzo Aronica che si è conclusa alla Casa del Cinema domenica 18 marzo - dove ha anticipato che il protagonista del suo prossimo progetto Pericle il nero (tratto dal romanzo omonimo di Giuseppe Ferrandino), sarà proprio Scamarcio: "L'ho scelto perché mi piace molto - ha spiegato il regista newyorchese - Ha già recitato in Go Go Tales e mi sono trovato molto bene con lui. Poi viene dal Sud e credo che capisca molto bene il personaggio". Pericle il nero sarà girato a Napoli, e i protagonisti del film parleranno in dialetto partenopeo, come nel romanzo. (Cinecittà News)

[Dan]

Cioè Ferrara.... è la dimostrazione ultma che Ferrara sta lì lì.... Penso che proprio per la presenza di quella specie di montato non vedrò i suoi nuovi film

[François Truffaut]

Tarantino porta il suo "Grindhouse" a Cannes

Quentin Tarantino porterà a Cannes Grindhouse, l'ultima fatica girata a 4 mani con l'amico Robert Rodriguez. Il film che è diviso in due parti, Planet Terror diretta da Rodriguez e Death Proof da Tarantino, è stato visto da pochi intimi in anteprima a Los Angeles la scorsa settimana. Prodotto dalla Weinstein Co. e dalla Dimension, sempre guidata dai fratelli Harvey e Bob, la pellicola è costata 53 milioni di dollari ed è un omaggio ai film di serie B a base di violenza, sesso e sangue, gli exploitation movie, molto in voga negli Usa a cavallo tra gli anni '70 e '80, quando venivano proiettati proprio nelle sale Grindhouse, da cui il film prende appunto il nome. Secondo 'Variety' Tarantino sta montando una versione più lunga del suo Death Proof per il concorso del Festival di Cannes (16/27 maggio), mentre il segmento curato da Rodriguez, Planet Terror verrà probabilmente collocato tra le proiezioni di mezzanotte. Protagonisti di Grindhouse Kurt Russell che in Death Proof interpreta uno stuntman psicopatico che insegue e uccide donne bellissime con la sua auto, e Rose McGowan, che in Planet Terror sarà una donna in lotta contro gli zombie. Ancora scosciuto invece il ruolo che Tarantino ha riservato nel film a Barbara Bouchet. Il film è stato anche al centro dei pettegolezzi rosa per l'amore nato tra la McGowan e Rodriguez: per l'attrice infatti il regista ha lasciato la moglie dopo 16 anni di matrimonio. (Cinecittà News)