A Wanderer's Notebook
Titolo originale "Hōrōki" (放浪記)
aka: "Lonely Lane"
"Chronique de mon vagabondage"
"Drifting"
Regia: Naruse Mikio 成瀬巳喜男
Nazione: Giappone
Durata: 124 min.
Anno: 1962
Genere: Drammatico
Sceneggiatura: Toshirô Ide 井手敏郎
Tanaka Sumie 田中澄江
Musiche: Koseki Yūji 古関裕而
Cast: Takamine Hideko 高峰秀子
Takarada Akira 宝田明
Katô Daisuke 加東大介
Kobayashi Keiju 小林 桂樹
Tanaka Kinuyo田中 絹代
Basato sull'omonimo romanzo autobiografico della scrittrice Hayashi Fumiko 林芙美子
e sull'opera di Kikuta Kazuo 菊田一夫.
"Sono una vagabonda predestinata. Non possiedo un paese natio... pertanto è il viaggio la mia terra d'origine." Incipit Hōrōki (Hayashi Fumiko)
Trama
Hayashi Fumiko (Takamine Hideko) ha passato l'infanzia seguendo la madre e il patrigno, venditori mbulanti. Una volta raggiunta l'età dell'indipendenza e aver convinto la madre a raggiungere il marito nel Kyushu, Fumiko comincia da sola l'ardua ricerca di un lavoro e di una casa editrice che compri i suoi racconti, nella Tokyo degli anni '20. Una sera mentre lavora in un bar, Date, un affascinante attore, scopre il suo talento per le poesie e la coinvolge nella sua prima storia d'amore, destinata al fallimento. Sempre in un bar fa la conoscenza dei membri di un circolo letterario che la vogliono partecipe nella loro rivista. Anche se non retribuita, Fumiko accetta con entusiasmo: scrivere è lo sfogo di un'amara esistenza assorbita dalla passione viscerale per la creatività della penna. Accetterà di convivere con uno dei membri, Fukuchi, che si rivelerà un "crudele ed effemminato" compagno. Fumiko odia gli uomini, ma non può fare a meno di amarli, combatte una civiltà maschilista per imporsi come autrice a tutti gli effetti: riuscirà, ma non senza dover patire sofferenze e conoscere l'amarezzapiù nera.
Hayashi Fumiko (1903 – 1951)
Dopo un'infanzia vissuta nella miseria, a Shimonoseki, si trasferisce a Tōkyō dove comincia a scrivere, soprattutto poesie e fiabe. Nel 1929 inizia la pubblicazione a puntate sulla rivista "Kaizō" del romanzo Kyūshū tankō machi hōrōki (Cronaca di un vagabondaggio nella zona delle miniere di carbone nel Kyūshū), pubblicato l'anno successivo in un volume con il titolo Hōrōki (Cronaca di un vagabondaggio). L'opera ottiene un eccezionale sucesso di pubblico grazie al quale l'autrice si impone sulla scena letteraria; la critica considera tuttora quest'opera la più significativa della sua produzione. Nel 1930 pubblica una seconda parte del romanzo (Zoku hōrōki: Cronaca di un vagabondaggio – Continuazione).
Continua la sua attività di scrittrice fino allo scoppio della seconda guerra mondiale, durante la quale lavora come corrispondente di guerra in Cina, al seguito delle truppe giapponesi, e in vari paesi del sud-est asiatico. Questa scelta le aliena le simpatie degli intellettuali di sinistra un tempo suoi estimatori, che l'accusano di collaborazionismo con il regime imperialista.
Al termine della guerra, nel 1947, pubblica la terza parte di Hōrōki, congelata dalla censura durante il conflitto. Negli anni successivi soprattutto racconti brevi. Fra questi Bangiku (Il tardo crisantemo) e Fūkin to uo no machi (La città della fisarmonica e dei pesci), entrambi pubblicati in Italia nella raccolta "Cent'anni di racconti dal Giappone" a cura di Cristiana Ceci. Vince nel 1949 il premio per la letteratura femminile giapponese.
Il 27 giugno del 1951 muore improvvisamente per un arresto cardiaco.
Considerato uno dei migliori tra gli ultimi film di Naruse, spicca per l'eleganza della regia che non fa mai distogliere lo sguardo dalle belle inquadrature e dalla stupenda, e qui più che mai, bravissima Takamine.
Naruse ha scelto più volte di girare film tratti dai romanzi della scrittrice Hayashi: Meshi, Tsuma, Inazuma, Bangiku, Ukigumo. Considerato uno dei migliori tra gli ultimi film di Naruse, spicca per l'eleganza della regia che non fa mai distogliere lo sguardo dalle belle inquadrature e dalla stupenda, e qui più che mai, bravissima Takamine. La forte connotazione di tematiche femminili e femministe hanno trovato campo fertile nell'intento artistico del regista, nelle cui opere spessissimo spesso la figura della donna è assoluta protagonista, nel suo confronto con la modernità e il desiderio di emancipazione. Hayashi nella sua confessione catartica ha delineato la faticosa ricerca di un'equilibrio interiore che compensi lo squilibrio del rapporto con gli uomini. Non sopportando l'idea di stare sola, si accontenta di vivere con un uomo che la maltratta e non accetta il suo talento mortificandola e che lei stessa sa che non dovrebbe sopportare. Il suo carattere forte, la determinazine e la spiccata personalità che rispecchia nelle sue poesie, le richiamano aspre critiche da intalentuosi letterati che non riescono ad accettare la rivalità e il merito di una donna. Alla fine i suoi sforzi però sono premiati. La sua biografia riscuote molto successo lanciandola nel mondo della letteratura, dove lavorerà sempre sodo e con passione. Può finalmente permettersi kimono pregiati per la madre, una casa grande, una collezione di azalee nel giardino e, finalmente, un marito gentile. Tutto questo però a discapito della vitalità di un tempo e dell'indurimento di se stessa.
Di Hōrōki esistono altre trasposizioni cinematografiche:
1935 – regia diKimura Sotoji (Ongaku kigeki horoyoi jinsei) - Commedia musicale
1954 – regia di Hisamatsu Seiji (Onna no reki)
Buona visione a tutti!
(Versione da 1cd e 2cd)
Messaggio modificato da fabiojappo il 03 December 2017 - 08:31 PM