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[LUTTO] Suzuki Seijun


3 risposte a questa discussione

#1 Shimamura

    Agente del Caos

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Inviato 22 February 2017 - 11:00 AM

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È scomparso, all'età di 93 anni, il maestro Suzuki.
Nato a Nihonbashi, Tokyo, nel 1923, Suzuki è una delle più straordinarie figure della storia del cinema. Inclassificabile nel suo stile o nella sua appartenenza ad una determinata corrente, la sua voce originale ha marcato la storia del cinema giapponese, fin dagli esordi.
Il nome del regista è strettamente legato, nel bene e nel male alla Nikkatsu, in cui entra a partire dal 1954, come assistente, tra gli altri, di So Yamamura. Poi dirige molti dei B-movies che servivano all'azienda per fare "cassa", in specie yakuza eiga, finché, nel 1963, dirige Youth of the Beast, dove il suo cinema inizia finalmente a prendere una rotta determinata. Suzuki si fa beffe delle direttive della major e realizza infatti un film che va oltre tutte le convenzioni del genere. Lo script viene continuamente ribaltato, e la regia gode di una totale libertà, spesso fondata sull'improvvisazione.
Ma Suzuki non ribalta soltanto le regole dello yakuza eiga. Nel 1964 Gate of Flesh è il primo film in Patria a mostrare scene di nudo, sdoganando un principio fino a dallora assoluto, ed aprendo la strada al pinku eiga. Nel '66 e nel '67 i capolavori: Tokyo Drifter e Branden to Kill, Una farfalla nel mirino. Film epocale, pietra miliare della New Wave, il film non piace alla Nikkatsu che rompe con Suzuki e ritira tutti i suoi film dalla circolazione.
Quando nel 1968 un collettivo studentesco decide di dedicare una retrospettiva al maestro la Nikkatsu rifiuta di concedere il materiale, quasi l'opera di Suzuki fosse fonte di imbarazzo. Il maestro chiama in giudizio la major per i danni e chiede scuse formali, che arriveranno, a processo ultimato soltanto nel 1971. Ma ormai è tardi, perché Suzuki è sulla lista nera di tutti i produttori cinematografici nipponici.
Tornerà a dirigere solo nel 1977, e poi verrà pian piano riabilitato, quando tutto il mondo inizierà a tributargli mostre e retrospettive. Tra i suoi ultimi lavori Yumeji e Pistol Opera, un ideale seguito di Branded to Kill.
Negli ultima anni ha dovuto combattere con una brutta malattia polmonare, che lo ha stroncato alcuni giorni fa, il 13 febbraio. Solo stamane, ironia del destino, la tanto amata/odiata Nikkatsu ne ha dato notizia ufficiale della scomparsa.

R.I.P., Sensei.

Messaggio modificato da Shimamura il 22 February 2017 - 04:08 PM

Hear Me Talkin' to Ya




Subtitles for AsianWorld:
AsianCinema: Laura (Rolla, 1974), di Terayama Shuji; Day Dream (Hakujitsumu, 1964), di Takechi Tetsuji; Crossways (Jujiro, 1928), di Kinugasa Teinosuke; The Rebirth (Ai no yokan, 2007), di Kobayashi Masahiro; (/w trashit) Air Doll (Kuki ningyo, 2009), di Koreeda Hirokazu; Farewell to the Ark (Saraba hakobune, 1984), di Terayama Shuji; Violent Virgin (Shojo geba-geba, 1969), di Wakamatsu Koji; OneDay (You yii tian, 2010), di Hou Chi-Jan; Rain Dogs (Tay yang yue, 2006), di Ho Yuhang; Tokyo Olympiad (Tokyo Orimpikku, 1965), di Ichikawa Kon; Secrets Behind the Wall (Kabe no naka no himegoto, 1965) di Wakamatsu Koji; Black Snow (Kuroi yuki, 1965), di Takechi Tetsuji; A City of Sadness (Bēiqíng chéngshì, 1989), di Hou Hsiao-hsien; Silence Has no Wings (Tobenai chinmoku, 1966), di Kuroki Kazuo; Nanami: Inferno of First Love (Hatsukoi: Jigoku-hen, 1968) di Hani Susumu; The Man Who Left His Will on Film (Tokyo senso sengo hiwa, 1970), di Oshima Nagisa.
AltroCinema: Polytechnique (2009), di Denis Villeneuve ; Mishima, a Life in Four Chapters (1985), di Paul Schrader; Silent Souls (Ovsyanky, 2010), di Aleksei Fedorchenko; La petite vendeuse de soleil (1999), di Djibril Diop Mambéty; Touki Bouki (1973), di Djibril Diop Mambéty.
Focus: Art Theatre Guild of Japan
Recensioni per AsianWorld: Bakushu di Ozu Yasujiro (1951); Bashun di Ozu Yasujiro (1949); Narayama bushiko di Imamura Shohei (1983).

#2 François Truffaut

    Wonghiano

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Inviato 22 February 2017 - 02:42 PM

Nooo :em07:

Il cinema giapponese gli deve molto, a lungo è stato ignorato rispetto ad altri maestri considerati più 'rispettabili'.
RIP.
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)

#3 fabiojappo

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Inviato 22 February 2017 - 09:35 PM

Per citare il titolo di un suo bel film: Everything Goes Wrong

R.I.P.

#4 Arms

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Inviato 20 April 2017 - 12:22 AM

Suzuki non è stato ancora considerato come merita. Ho scritto all'account facebook di Asianworld proponendo di pubblicizzare la startup della cecchi gori a cui ho appena aderito prenotando personalmente la mia copia, per un'edizione speciale restaurata della farfalla sul mirino con un libro molto ben fatto sull'opera omnia del regista, che sarebbe tradotto in italiano per l'occasione. Potrebbe essere la prima mossa perchè pubblichino anche da noi le opere di questo maestro del cinema. Per me un grande! Ceh ne dite di mettere tra le notizie in homepage di questa startup? Sarebbe forte! Spero che si arrivi al numero. Avevo provato a promuovere la startup per Tokyo Tribe di Sion Sono, che non fu niente di fatto, ma c'è da dire che forse non avevano scelto il film migliore per portare Sion Sono qui. Stavolta invece per Suzuki spero andrà diversamente! http://www.cgenterta...izionespeciale/
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