13 risposte a questa discussione

[Gacchan]

POSTX



Agosto 1983. In un piovoso pomeriggio In-woo, timido studente universitario, incontra alla fermata del bus la bellissima Tae-hee, studentessa d'arte. Tra di loro nasce ben presto un legame profondissimo, ostacolato però dall'incombente servizio militare che aspetta In-woo. Ci spostiamo 20 anni più avanti, In-woo è sposato con un'altra donna e professore presso un rinomato liceo dove qualcosa risveglierà le sue memorie di Tae-hee...



Il destino: cosa ci regala, cosa ci toglie e cosa ci ridà. Questo è il tema principale di Bungee Jumping of Their Own, primo e (per ora) unico film del coreano Kim Dae-seung. BJoTW è ormai considerato un classico in patria e non è difficile capirne il perchè dopo la visione. Partendo come una pacata e dolce storia d'amore il film svolta poi in un dramma dai contorni sociali e umani di non facile confronto. Lee Byung-hun (The Harmonium in My Memory, Joint Security Area) anche in questa opera è magistrale, partendo come ingenuo e impacciato studente universitario per poi calarsi con altrettanta maestria nel ruolo di un professore buono ma rigido, protettore dei suoi alunni. La compianta Lee Eun-Joo, suicidatasi tragicamente solo poche settimane fa per problemi legati allo stress e alla pressione dei parenti, interpreta invece Tae-hee, una ragazza apparentemente fredda e distaccata in cerca del vero amore. Tutto quello che succede nei vent'anni che separano il maturo insegnante dallo studente innamorato rimangono mistero fino agli ultimi minuti del film, dopo un rush finale che rappresenta il vero nucleo del film. E' infatti impossibile parlare dei temi trattati senza spoilerare, quindi lascio tutto a voi. La regia (ordinata e attenta) è accompagnata da una fotografia molto buona, calda e intensa, espressa al massimo all'inizio e alla fine del film esplorando un magnifico canyon Neo Zelandese.




Titolo Originale
Beonjijeompeureul hada
Nazione
Corea del Sud
Anno
2001
Genere
Drammatico
Regia
Kim Dae-seung
Cast
Lee Byung-hun (Seo In-woo), Lee Eun-ju (In Tae-hee), Yeo Hyeon-Soo (Kim Hyeon-bin), Hong Su-hyeon (Yeo Hye-su), Jeon Mi-seon (moglie di In-woo)
Durata
107 m

Come al solito un grazie a Lexes per la grafica

Sottotitoli

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[Monana]

Un altro commento datato :

L'ho finito proprio in questo momento e c'è ancora qualche lacrimuccia che scende, ma è giusto che esprima il mio giudizio sull'onda delle emozioni in modo che sia più vero e meno razionale
Ho sempre creduto nell'amore senza confini ed in questo film il concetto viene espresso in un modo così toccante da far sognare ad occhi aperti.

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La scelta finale, dovuta probabilmente alla decisione di non voler sporcare un amore così grande agli occhi degli altri, mi ha uccisa ... ma tanto la morte non esiste...
Auguro a Lee Eun-ju di rinascere in un mondo che possa renderla più serena

Non trovo altre parole, sto sotto ad un treno
Grazie Hansi

[polpa]

Vecchio-recente commento anche il mio:

A me purtroppo non è piaciuto
L'idea alla base del film è bella e persino coraggiosa - anche se il finale mi sembra "ideologicamente" abbastanza discutibile. Dopo spiego perché.
E' scritto in maniera superficiale, secondo me: il rapporto di lui con la moglie è appena sfiorato, e l'entità del rapporto fra lui e lo studente, e quello che comporta, viene chiarita troppo presto, a neanche metà film: da lì in poi è tutto un aspettare un finale più o meno prevedibile.
Ma veniamo al finale-finale

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I due si uccidono... perché? per rinascere di sessi diversi? Se è vero amore, non possono amarsi così come sono, belli e gay??? Monana dice che potrebbe darsi che non vogliano sporcare agli occhi degli altri un amore grande come il loro. Sì, ma ci sono tanti posto dove andare dove non si è conosciuti, magari fuori dalla corea (dove pare che il tasso di tolleranza all'omosessualità sia bassino). Non so.
Ad ogni modo non dico che la cosa sia voluta, ma si iscrive comunque in quella superficialità di scrittura che mi sembra di rilevare in tutto il film.

E ancora:

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Non ritengo affatto che il tema dell'omosessualità sia il fra i temi fondamentali del film. Però c'è, costituisce addirittura l'idea di partenza del film che innesca tutta la storia. E in ogni caso: quanta gente lascia la famiglia per ché si innamora di qualcun altro?
E soprattutto mi chiedo: che sarebbe successo se anziché reincarnarsi in un ragazzo, lei si fosse reincarnata in una ragazza? Il finale sarebbe stato lo stesso?
Lo ripeto: non è cmq per via del finale (che accetto così com'è) se il film mi è piaciuto poco, ma il modo in cui è stato scritto e diretto.

Messaggio modificato da polpa il 21 August 2005 - 01:52 PM

[betty]

Bel film...aggiunto in firma fra i preferiti : )

a dimenticavo...ciao a tutti : )

[polpa]

Ciao betty, e benvenuta

[betty]

polpa, il Aug 21 2005, 06:24 PM, ha scritto:

Ciao betty, e benvenuta 

scusatemi l'ot, forse il nome è forviante ma sono un lui ...eheh cmq ciao ; )

[polpa]

betty, il Aug 21 2005, 07:26 PM, ha scritto:

scusatemi l'ot, forse il nome è forviante ma sono un lui  ...eheh cmq ciao ; )

beh, sì... un tantinello!
Allora benvenuto!

[Monana]

@Polpa

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I pregiudizi sono ovunque, purtroppo... non sarebbe bastato cambiare città.
Ora che ci penso, dovrei rivedere il mio commento perché il film non parla di amore incondizionato...
Cioè, viene trattato il tema, ma con un occhio più realista e probabilmente un po' omofobo... forse il finale ad effetto tende a sviarci
Sembra una sorta di Romeo e Giulietta moderno, solo che questa volta la coppia deve combattere contro il mondo e sceglie la via "più facile" ma forse anche "più romantica".
Continuo a dire che a me è piaciuto

@Betty
Benvenuto!

[Siwolae]

A me il film è piaciuto.
Quoto il Polpa per le sue perplessità, che faccio mie perchè in effetti il film non è gestito perfettamente; in generale tende a scoprire troppo presto le carte, sorvolando su elementi utili e poi sembra un po' incartarsi e non sapere come allungare il brodo.
La cosa a mio avviso si avverte durante la visione.
Resta il fatto che nel complesso sa toccare le corde giuste e questo aumenta un po' il rammarico per quello che sarebbe potuto essere.
Il finale a me piace così, anzi credo che sia proprio quello giusto.