The Lady Hermit
di Ho Meng-hua, 1971.
Senza entrare troppo nel dettaglio della trama...
Leng Yushuang è l'identità segreta della famosa spadaccina Lady Hermit, conosciuta per la sua abilità marziale e il suo cuore tanto gentile con la brava gente quanto spietato con i malvagi.
Cui Ping è una giovane ragazza abile combattente sulle tracce di Lady Hermit. La cerca per diventare sua allieva e poter così ambire a diventare la numero uno delle arti marziali sconfiggendo Black Demon e la sua banda di delinquenti.
Chang-chun è un onesto lavoratore segretamente innamorato della bella Yushuang, all'oscuro del segreto che custodisce e a sua volta oggetto delle attenzioni della giovane Cui Ping.
La strada di Cui Ping incrocia quella di Yushuang nel paese dove quest'ultima ha deciso di nascondersi per ristabilirsi dalle ferite ricevute dal suo ultimo scontro con Black Demon. Paese che diventerà presto teatro di sanguinosi scontri tra Cui Ping e la banda di Black Demon e che costringerà Lady Hermit ad uscire allo scoperto prima del tempo per affrontare l'insidioso e comune nemico in un mortale scontro finale.
The Lady Hermit è un film molto pregevole sotto diversi punti di vista.
Ha una buona storia che pur proponendo il solito rapporto maestro-allievo e il "tu sei il male perciò devi morire" introduce una serie di varianti.
Maestra-allieva sono innamorati della stessa persona incrinando così il fattore rispetto di questo rapporto.
Di solito per un allievo andare contro la figura del maestro per un qualunque motivo è sempre indice di un personaggio negativo, anche nella cultura giapponese. Di solito un personaggio molto arrogante o molto ambizioso.
Yushuang si sente più una sorella maggiore che un maestro nei confronti di Cui Ping e per lei sarà disposta a sacrificare tutto, anche l'amore.
Lady Hermit rispecchia la figura di eroe tragica e malinconica, figura molto apprezzata e spesso individuabile nel cinema di Hong Kong.
Il nemico è privo di qualunque spessore caratteriale. E' un'icona. E' il Nemico. Punto. altro non serve e non interessa. Ha una base protetta da trappole che riporta ovunque la scritta "sono il numero uno delle arti marziali" e fa quel che gli pare. E' lì per essere detronizzato o ammazzare chiunque ci provi... ^_^;
La storia è lineare e scorre via bene, non senza qualche ingenuità (uomini che si spacciano per donne coperti solo da un velo e nessuno dice niente... Cui Ping vede Yushuang intenta a fare il bucato nel cuore della notte dopo che lei ha subito un assalto in casa e decimato un pò di persone e non sospetta nulla...)
Lo scontro finale richiama alla memoria quelli di Chang Cheh e anche quelli delle pellicole di Zatoichi con centinaia di nemici falciati via tra schizzi di sangue e membra amputate.
Si indulge ogni tanto in qualche scena truculenta ed è presente una che porterà subito alla memoria il secondo film di Indiana Jones.
Tecnicamente il film riporta delle piacevoli coreografie marziali e un pessimo montaggio che tenta di coprire la scarsa o assoluta mancanza di effetti speciali che vadano più in là di un succo di pomodoro tenuto in bocca o pugnali di gomma incollati sul corpo...
Il trailer lo trovate qui.
"voglio la tua testa...e il tuo braccio...e la tua gamba"
Un cult a prescindere!
Messaggio modificato da AsianPat il 17 August 2013 - 11:44 AM