LOST. INDULGENCE
Titolo originale:
Mi Guo
Anno:
2008
Regia:
Zhang Yibai
Nazione:
Cina
Genere:
Drammatico
Durata:
101 minuti circa
Cast:
Karen Mok, Wenli Jiang, Eason Chan, Bowen Duan, Sichun Ma, Jian-ci Tan, Eric Tsang
SINOSSI
Wu Tao (Erik Tsang), tassista nella città di Chongqing. Durante un turno notturno prende a bordo una provocante ragazza, Su Dan (Karen Mok), poco dopo la coppia
precipita con la macchina nel fiume Yangtze.
Il corpo del tassista non verrà ritrovato, mentre la donna riporterà gravi ferite ad una gamba. Al suo risveglio Su Dan, riceverà la visita di Li, moglie di Wu Tao (Wenli Jiang)
e del figlio adolescente Xiao-chuan (Jian-ci Tan), da questo incontro si svilupperà una situazione insolita, che prenderà una piega inaspettata.
COMMENTO
Lost. Indulgence, è un film che "parla" pacatamente, di un episodio comune, estraneo, delicato e fortemente pervaso da un senso di incompiutezza. Il regista "spia" con un pizzico di voyeurismo, la fragilità dei rapporti presenti nel nucleo famigliare cinese. Facendo perno sulla scomparsa di una figura paterna, di cui s'è solo intuita l'esistenza, un dolore appena abbozzato,
come abbozzata è la caratterizzazione dei personaggi, che vengono presentati all'inizio di brevi segmenti come statuine, uscite dalla fantasia dell'adolescente Xiao-chuan.
Una sottile inconsistenza pervade questo lungometraggio di Zhang Yibai, dove tutto è sottinteso sin dall'inizio, nel quale non si vuole realmente dar luce ad una verità che agli occhi dello spettatore appare cristallina, ma che sembra voler essere trasformata in qualcosa di meno greve.
Le figure centrali sono; una vedova frustrata, un figlio introverso, una donna sensuale satura di ambiguità, (una straordinaria Karen Mok) oggetto di desiderio e rancore, E un padre di cui si evince vagamente la personalità. I personaggi, non riescono mai a farsi amare da chi li scruta, simboli di quel voyeurismo di cui s'accennava prima, narrati come in terza persona dalla telecamera, che richiama vagamente nella sua fissità il cinema di Hou Hsiao Hsien e s'accosta come stile ad altri maestri taiwanesi, lontano dai ritmi sincopati del cinema hongkonghese e distante dagli archetipi del cinema continentale cinese, Lost. Indulgence rientra in quel genere di pellicole destinate ad un ristretto pubblico che ama il cinema intimista.
Messaggio modificato da fabiojappo il 21 December 2014 - 05:50 PM