François Truffaut, il Feb 9 2006, 11:43 PM, ha scritto:
Ragazzi non si deve essere troppo pregiudiziali...Anch'io nutro forti dubbi verso questo tipo di "naturalizzazioni", ma è anche vero che nel caso di Kar-wai iniziava a profilarsi una ripetitività di temi e stilemi che non avrebbe portato da nessuna parte. Non possiamo pretendere altri cloni di In the mood for love e 2046, a volte bisogna saper accettare che un regista esca dal proprio seminato. Quindi che ben venga il film su Katrina, ma che sia bello!
Il vero nocciolo della questione è se Wong Kar-wai sarà in grado di mantenere, in una produzione americana, l'indipendenza artistica di cui finora ha goduto (pensiamo ai tempi biblici di lavorazione dei suoi film, alle sedute di montaggio eterne etc.).
Quoto e per affezione al regista aggiungo che personalmente serberò molta fiducia al mitico Wong che è fino ad oggi si è tenuto assai lontano da qualsiasi predisposizione o istinto a fare film di botteghino, cosa che, invece, appariva plausibile nella natura di altri registi che sono stati fagocitati poi, dalle produzioni americane. Già in "the hire: the follow", wong ha dato prova di sè riuscendo a gestire risorse "pericolose" in maniera eccellente. Incrociamo le dita
Messaggio modificato da nickmattel il 10 February 2006 - 12:33 AM