Vidas Secas
SOTTOTITOLI
Vidas_Secas__1963____Nelson_Pereira_dos_Santos.rar 8.17K
281 Numero di downloads
Titolo originale Vidas Secas
Produzione Brasile
Anno 1963
Regia: Nelson Pereira dos Santos
Interpreti: Átila Iório, Maria Ribeiro, Orlando Macedo, Jofre Soares
Genere Drammatico
Durata 103'
Sinossi
Una famiglia, composta da un uomo, sua moglie
e i loro due bambini e una cagna, vaga per il sertào brasiliano
in cerca di casa, un lavoro e una vita migliore.
ma l'aridità e la siccità, che avanza, li costringe ad una peregrinazione
senza sosta.
COMMENTO
Opera manifesto di Pereira dos Santos, maestro del cinema novo brasiliano
nonché sua opera più rappresentativa, sebbene in patria non riscosse molto successo.
Questo film è sicuramente un punto di riferimento, per gli appassionati del movimento o per
chi è interessato a scoprirlo.
Tratto da un romanzo di Graciliano Ramos, autore, da cui il regista ha sempre subito una forte
influenza. È un dramma famigliare, che scava nella miseria di un popolo
di fronte agli sfaceli della riforma agraria brasiliana, che favori la desertificazione,
costringendo i contadini nullatenenti a vagare come animali in cerca di una speranza di vita
migliore, speranza, che per breve si coglie anche nel nucleo famigliare di Fabiano,
il capofamiglia, dipinto come un uomo inetto e pavido, di fronte alle storture di una
società che privilegia i potenti e annichilisce i deboli. Ritratto di un uomo, vero
costretto perennemente a scusarsi, anche quando è nella ragione, ritratto che per quanto a volte
pietoso, rifugge dall'idea di metterlo in ridicolo.
Girato in ristrettezza economica, giocato sulla messinscena quasi neorealista,
e forte debitore del cinema di De Sica, non ha caso, una sequenza molto forte del film
rievoca Umberto D, del maestro italiano. Al quale egli s'ispirò realmente.
In questo ritratto è quasi assente la musica, che rende maggiormente l'idea della desertificazione
e i dialoghi sono ridotti all'osso, favorendo un'atmosfera mortifera e mortificante come
la vita stessa dei protagonisti. Il cui sogno ricorrente è un semplice letto di cuoio...
Non aggiungo altro, perché, per quanto appaia semplice, questo, come gli altri lavori del regista
è un film, da studiare profondamente, è ogni gesto e frase, esplica qualcosa, spesso legato
alla polemica sociale, o politica, e nelle singole parole dei personaggi, si colgono sfumature
che vanno al di la della semplice narrazione.
L'incessante ripetersi di alcune frasi o parole, messe in bocca ai propri personaggi in determinati
momenti, che a volte appaiono esterne al contesto mostrano, come il regista, cerchi di condurre
lo spettatore ad un punto, dove le domande possano sorgere indipendenti da ciò che egli ha
mostrato.
BUONA VISIONE.
Messaggio modificato da JulesJT il 21 December 2014 - 03:10 PM
Riordino RECE