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[RECE][SUB] OneDay (aka One Day)

Traduzione di Shimamura81

43 risposte a questa discussione

#37 Shimamura

    Agente del Caos

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Inviato 13 November 2011 - 06:04 PM

Grazie mille dei complimenti :em41:
Dai un'occhiata ad altrio film e continua a dirci la tua... A noi non può far alòtro che piacere!

Hear Me Talkin' to Ya




Subtitles for AsianWorld:
AsianCinema: Laura (Rolla, 1974), di Terayama Shuji; Day Dream (Hakujitsumu, 1964), di Takechi Tetsuji; Crossways (Jujiro, 1928), di Kinugasa Teinosuke; The Rebirth (Ai no yokan, 2007), di Kobayashi Masahiro; (/w trashit) Air Doll (Kuki ningyo, 2009), di Koreeda Hirokazu; Farewell to the Ark (Saraba hakobune, 1984), di Terayama Shuji; Violent Virgin (Shojo geba-geba, 1969), di Wakamatsu Koji; OneDay (You yii tian, 2010), di Hou Chi-Jan; Rain Dogs (Tay yang yue, 2006), di Ho Yuhang; Tokyo Olympiad (Tokyo Orimpikku, 1965), di Ichikawa Kon; Secrets Behind the Wall (Kabe no naka no himegoto, 1965) di Wakamatsu Koji; Black Snow (Kuroi yuki, 1965), di Takechi Tetsuji; A City of Sadness (Bēiqíng chéngshì, 1989), di Hou Hsiao-hsien; Silence Has no Wings (Tobenai chinmoku, 1966), di Kuroki Kazuo; Nanami: Inferno of First Love (Hatsukoi: Jigoku-hen, 1968) di Hani Susumu; The Man Who Left His Will on Film (Tokyo senso sengo hiwa, 1970), di Oshima Nagisa.
AltroCinema: Polytechnique (2009), di Denis Villeneuve ; Mishima, a Life in Four Chapters (1985), di Paul Schrader; Silent Souls (Ovsyanky, 2010), di Aleksei Fedorchenko; La petite vendeuse de soleil (1999), di Djibril Diop Mambéty; Touki Bouki (1973), di Djibril Diop Mambéty.
Focus: Art Theatre Guild of Japan
Recensioni per AsianWorld: Bakushu di Ozu Yasujiro (1951); Bashun di Ozu Yasujiro (1949); Narayama bushiko di Imamura Shohei (1983).

#38 paolone_fr

    GeGno del Male

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Inviato 06 February 2012 - 11:36 AM

il cinema taiwanese è in salute e questo lo si notava da un paio di annetti, ma ogi volta è una sorpresa ritrovare film validi provenienti da quella che fu la patria di grandi maestri come hou, yang e tsai (per un motivo o l'latro molto poco attivi oggi), dopo un periodo di stasi durato più di un decennio.
e proprio hou hsiao hsien è il produttore di oneday, film di un giovane hou chi-jan (nessuna parentela tra i due, a quanto pare) che mescola sogno e reltà in un disassamento spaziotemporale dedicato a raccontare il rapporto tra una ragazza e un ragazzo. della trama non è lecito raccontare molto di più, ma del film in complesso si può dire che è un racconto molto piacevole e in qualceh punto sorprendente di come la felicità possa andare oltre il tempo che ci è dato.
bello e promosso

#39 Lisbeth

    Ciakkista

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Inviato 18 February 2012 - 04:33 PM

Grazie mille per i sottotitoli e complimenti per la recensione, mi hai fatto venire voglia di vederlo! :em41:

#40 Shimamura

    Agente del Caos

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Inviato 19 February 2012 - 05:55 PM

Grazie a te :em41: Se hai problemi a reperirlo scrivimi pure un PM. :em69:

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Subtitles for AsianWorld:
AsianCinema: Laura (Rolla, 1974), di Terayama Shuji; Day Dream (Hakujitsumu, 1964), di Takechi Tetsuji; Crossways (Jujiro, 1928), di Kinugasa Teinosuke; The Rebirth (Ai no yokan, 2007), di Kobayashi Masahiro; (/w trashit) Air Doll (Kuki ningyo, 2009), di Koreeda Hirokazu; Farewell to the Ark (Saraba hakobune, 1984), di Terayama Shuji; Violent Virgin (Shojo geba-geba, 1969), di Wakamatsu Koji; OneDay (You yii tian, 2010), di Hou Chi-Jan; Rain Dogs (Tay yang yue, 2006), di Ho Yuhang; Tokyo Olympiad (Tokyo Orimpikku, 1965), di Ichikawa Kon; Secrets Behind the Wall (Kabe no naka no himegoto, 1965) di Wakamatsu Koji; Black Snow (Kuroi yuki, 1965), di Takechi Tetsuji; A City of Sadness (Bēiqíng chéngshì, 1989), di Hou Hsiao-hsien; Silence Has no Wings (Tobenai chinmoku, 1966), di Kuroki Kazuo; Nanami: Inferno of First Love (Hatsukoi: Jigoku-hen, 1968) di Hani Susumu; The Man Who Left His Will on Film (Tokyo senso sengo hiwa, 1970), di Oshima Nagisa.
AltroCinema: Polytechnique (2009), di Denis Villeneuve ; Mishima, a Life in Four Chapters (1985), di Paul Schrader; Silent Souls (Ovsyanky, 2010), di Aleksei Fedorchenko; La petite vendeuse de soleil (1999), di Djibril Diop Mambéty; Touki Bouki (1973), di Djibril Diop Mambéty.
Focus: Art Theatre Guild of Japan
Recensioni per AsianWorld: Bakushu di Ozu Yasujiro (1951); Bashun di Ozu Yasujiro (1949); Narayama bushiko di Imamura Shohei (1983).

#41 Blindevil

    Cameraman

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Inviato 26 February 2013 - 05:35 PM

Immagine inserita

One day, di Hou Chi-jan, con Bryan Shu-hao Chang, Nikki Hsin-Ying Hsieh, Gwen Yao. La giovane Singing vive con la madre sull'isola taiwanese di Kinmen. La ragazza lavora come cameriera su una nave mercantile sulla quale una sera avviene un blackout. Quando torna l'elettricità, la ragazza trova la nave disabitata eccetto un giovane soldato di nome Tsung. Quest'ultimo sostiene di conoscerla e che si stanno trovando all'interno di un sogno...Tsung inoltre le dice di essere il suo futuro ragazzo... Hou Chi-jan esordisce dietro la macchina da presa con un dramma romantico sull'adolescenza reso più originale da una trama di evoluzione fantastica. Se già non è semplice far tornare a livello di sceneggiatura le storie dei viaggi del tempo, questa volta a complicare le cose vi è anche il sottotesto onirico. Dopo un iniziale spaesamento, tra continui flashback e salti a ritroso e in avanti nel tempo, One day riesce però a conquistare grazie alla sua ispirata vena malinconica in grado di commuovere a più riprese, complice anche le ottime interpretazioni dei due protagonisti. Un ritratto sull'adolescenza e sulle scelte che determinano il proprio destino raccontato in maniera originale e in grado di regalare oltre a diversi spunti di riflessione, anche un buon trasporto emozionale. Amabile.



Noi samurai,siamo come il vento che passa veloce sulla terra,ma la terra rimane e appartiene ai contadini.

#42 François Truffaut

    Wonghiano

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Inviato 22 November 2015 - 11:11 AM

Personalmente lo ritengo uno dei film più interessanti e coinvolgenti (soprattutto sul piano narrativo e stilistico) tra i titoli della seconda New Wave taiwanese. Non a caso prodotto da Hou Hsiao-hsien.
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)

#43 Robocop XIII

    PortaCaffé

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Inviato 30 June 2016 - 12:31 AM

Solo leggendo la data del messaggio di Truffaut mi sono accorto quanto è "vecchia" la retrospettiva taiwanese e di quanto ci stia mettendo per completarla c:

Comunque sia: bel film, non me lo aspettavo. Confusionario sui limiti del deludente all'inizio ma poi ci vengono forniti i tasselli per avere una visione più ampia. La visione è scivolata, l'ho apprezzato tecnicamente, mi ha emozionato quando doveva.

#44 Iloveasia

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Inviato 18 June 2017 - 11:09 PM

Credo che mi mancasse solo questo della retrospettiva taiwanese, ed è stata la pià bella sorpresa. D'accordo, è sostanzialmente un film romantico, quindi non per tutti i gusti. Non solo, ma sono stati fatti molti film sulla commistione sogno-realtà e sulle sfasature temporali (vedasi, ad es. IL MARE, qui tradotto). Ma qui è il film stesso che tende a strutturarsi tutto come un sogno. Il che non lo rende "farraginoso", ma assolutamente originale. Dispiace che molti siano rimasti disorientati o si siano persi alla prima visione e abbiano segnalato confusione e incongruenze: è successo anche a me, e ho voluto rivederlo. E posso assicurare che non c'è alcuna incongruenza: tutto torna. In sogno. E, se produce Hou Hsiao-hsien, è una garanzia. P.S. gli attori sono belli e tenerissimi. Grazie Shimamura!





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