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[NEWS] La censura cinese di Yahoo

 foto stevet1998 20 Sep 2005

Censura e violazione della privacy sono diventate ormai di moda per la rete. Dopo le accuse mosse contro Google e la sua casella di posta elettronica, Gmail, nuove bufere si scatenano sui colossi di internet. L’ultimo eclatante episodio è quello che vede incriminato il portale internazionale Yahoo, accusato di “collaborazionismo” con il governo di Pechino.

Yahoo “ha fatto la spia”, mandando in carcere il giornalista del «Contemporary Business News», Shi Tao, 37 anni, il 24 novembre 2004, giudicato colpevole e condannato a 10 anni di detenzione solo per aver spedito, ad amici e colleghi, anche oltre oceano, una mail in cui raccontava di come la Repubblica popolare cinese avesse impedito ai giornalisti, di commemorare in qualsiasi modo, il 15° anniversario della strage di piazza Tienanmen.

Che in Cina vigesse una rigida censura non è un fatto nuovo, da sempre, le organizzazioni umanitarie lo avevano denunciato, la gravità del fatto sta nella totale violazione del diritto della privacy da parte della multinazionale per poter accrescere la propria presenza all’interno del ricco mercato cinese, sbaragliando la concorrenza.

I dati del povero Shi Tao sono stati consegnati nelle mani delle autorità di Pechino, che, hanno ritenuto opportuno infliggere una punizione esemplare, tale da scoraggiare i viaggiatori della rete, ormai divenuti tantissimi anche nel paese orientale.

Tuttavia, il dito accusatore, non va puntato solo su Yahoo… anche Google e Microsoft sono diventati, con gli anni, ottimi alleati della politica repressiva cinese. I bloggers non possono utilizzare termini come libertà e democrazia, o parlare di diritti civili, sesso, e libertà individuali.

Se “navigate” in Cina, sappiate che è impossibile collegarsi a siti catalogati come “dissidenti”, quello della Bbc, per esempio, e, attenti a non digitare su un motore di ricerca, parole come, Tibet, Dalailama, Tienanmen… rischiereste grosso!

Dopo le denunce da parte di Reporters sans frontieres, Yahoo, ha ammesso di aver consegnato il nome di Shi Tao alle autorità di Pechino.

Non molto tempo fa, Ethan Gutmann, giornalista di fama e collaboratore del Wall Street Journal, a Pechino, nel suo ultimo libro "Losing the New China: A Story of American Commerci", aveva denunciato la Cisco, azienda americana leader nella produzione di infrastrutture di rete, per aver fornito al Governo cinese, un database di stato, aggiornato in tempo reale ed esteso fino ai cellulari d'ultima generazione, che permette alle autorità di censurare arbitrariamente tutte le forme di comunicazione digitale, violando, così, le norme statunitensi in materia di esportazione verso la Cina.

Infatti le norme americane vietano la vendita alle autorità cinesi di molte delle tecnologie più avanzate: vista l'attuale situazione cinese, caratterizzata da un controllo centralizzato iperinvasivo che si abbatte persino sui motori di ricerca, in molto ritengono che Cisco abbia effettivamente violato queste leggi. Persino il Washington Post, sebbene in sordina, si è scagliato contro Cisco.

A questo punto c'è da chiedersi:ma, il confine tra etica e profitto, ha davvero cessato di esistere?

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da www.articolo21.info
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 foto snoo-pee 20 Sep 2005

pazzesco... non tanto che le grandi corporazioni calpestino i diritti primari delle persone (lo hanno sempre fatto e sempre lo faranno) ma che lo facciano i governi è davvero da brividi, nn capisco poi a cosa serva tenere
una poplazione nell'ignoranza, ai giorni nostri!!!
ricordate che anche qui in italia un portale calpestò il diritto al privacy degli utenti di quel servizio ?
ed anche qui la cosa passò molto in sordina...
e quando fecero chiudere indymedia? mmm
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 foto Magse 20 Sep 2005

in Cina non ci si può collegare a JAPPOP!

:em92: ve lo giuro, non mi facevano entrare!!
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 foto Siwolae 21 Sep 2005

A me ste cose fanno morire... eheheh :em62:

W l'Italia ^^' ... "... di notte è molto strano, ma il fuoco di un cerino ti sembra il sole che non hai..." :em62:
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 foto snoo-pee 29 Sep 2005

amici cici cici
c'è la possibilità di far sentire il nostro disprezzo verso chi, come yahoo, disprezza la libertà di pensiero e la vita umana
scrivendo a claudia.ronchi@kelkoo.it
io l'ho già fatto e nel contempo ho disdetto il mio account yahoo... spero che anche voi lo facciate (altrimenti potrebbero calpestare anche la vostra libertà).
Peacelink, l'associazione dei pacifisti sull'internet, invita tutti
coloro che usano Yahoo Mail a cambiarla e mette a disposizione una
casella gratuita in www.peacemail.it, il nuovo servizio di mail lanciato
ora con il sostegno di padre Alex Zanotelli.
http://www.peacelink.it
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 foto YamaArashi 30 Sep 2005

snoo-pee, il Sep 20 2005, 11:00 PM, ha scritto:

nn capisco poi a cosa serva tenere
una poplazione nell'ignoranza, ai giorni nostri!!!
ricordate che anche qui in italia un portale calpestò il diritto al privacy degli utenti di quel servizio ?

 


serve ad aumentare il potere che il governo ha sulla popolazione:

se a delle persone colte il governo cinese va a dire "gli americani ci vogliono invadere! ammazziamoli tutti!" questi probabilmente scoppierebbero a ridere. Dicendo la stessa frase ad un povero proletario maoista che coltiva i campi e non ha neanche la televisione, probabilmente quello porterebbe tutti i figli maschi con sè in guerra a servire il glorioso esercito della Repubblica Popolare! :em17:


la privacy finisce quando qualcuno commette un reato... non vedo perchè un provider o un portale dovrebbe diventare complice.
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 foto Magse 30 Sep 2005

eh, i cinesi sono come gli americani in fondo...
se Bush dice a un "vero" americano - non ad un americano delle città più importanti - ehi, i cinesi vogliono attaccarci, ammazziamoli tutti, vedrete che succederà come è già successo.

per non parlare di guerre religiose
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 foto snoo-pee 30 Sep 2005

già... è un po' come diceva marx "la religione è l'oppio dei popoli..." solo che adesso nn serve + la religione la domenica mattina per inculcare nelle teste idee false, adesso basta la tivi e tutti coloro che nn hanno le possibilità e i mezzi per informarsi da soli, sono usati dai "grandi capi"... comunque c'è un grandissimo detto che recita "le religioni dividono i popoli, la musica li unisce"
dal canto mio continuo a sperare in un modo giusto, anche se utopica, questa speranza mi fa stare un po' meglio...
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 foto [Neubauten] 30 Sep 2005

Cose simili comunque succedono anche da noi, vedi caso aruba/inventati...non sarà proprio la stessa cosa, ma è altrettanto preoccupante, secondo me.
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