[CINEMA] Film asiatici visionati di recente
battleroyale 13 Jan 2015
Oxhide II
Cina, 2009. Di Liu Jiayin. Genere: Docudrama
"Oxhide II" conferma il talento straordinario di questa ragazza cinese capace di raccontare il tutto attraverso il nulla, la più estrema banalità e l'intimità violata dall'occhio voyeuristico di una camera fissa.
Questa volta i quadri sono nove: fissi, a ruotare in una composizione spaziale perfetta attorno ad una tavolata in cui la preparazione dei dumplings diventa un mezzo attraverso il quale riflettere sulle dinamiche familiari e il legame con la propria nazione e la sua cultura. I misteri attorno agli affetti e l'arte del quotidiano emergono, così, attraverso la cucina. Cucina che, qui, assume il valore del rito di purificazione.
Meno sconvolgente del primo "Oxhide", ma i livelli sono sempre altissimi.
AsianPat 17 Jan 2015
Kung Fu Jungle (2014 di Teddy Chan) con Donnie Yen
Un misterioso individuo sta uccidendo a mani nude i più grandi esperti nelle arti marziali in Hong Kong. Solo Hahou Mo, un maestro di Kung Fu in carcere e costituitosi per aver ucciso involontariamente un uomo durante un combattimento, sembra sapere qualcosa al riguardo; Mo affiancherà la polizia nel tentativo di fermare questo serial killer...
Il regista di Bodyguard and Assassins e The Accidental Spy, dirige nuovamente Donnie Yen in un poliziesco infarcito di Kung Fu che rende omaggio ad un filone che ha fatto la storia del cinema di Hong Kong.
La parte poliziesca scorre piuttosto linearmente e fa da apripista ad alcune notevoli scene di combattimento magistralmente girate (come lo scontro finale sull'autostrada). Merita sicuramente una visione, non fosse altro per vedere nuovamente un Donnie Yen decentemente valorizzato dopo alcuni film non propriamente eclatanti. Tramite i titoli di coda scopriamo quanti grandi nomi del cinema di Hong Kong hanno partecipato a questo film. Molto bello!
Messaggio modificato da AsianPat il 17 January 2015 - 11:37 PM
Un misterioso individuo sta uccidendo a mani nude i più grandi esperti nelle arti marziali in Hong Kong. Solo Hahou Mo, un maestro di Kung Fu in carcere e costituitosi per aver ucciso involontariamente un uomo durante un combattimento, sembra sapere qualcosa al riguardo; Mo affiancherà la polizia nel tentativo di fermare questo serial killer...
Il regista di Bodyguard and Assassins e The Accidental Spy, dirige nuovamente Donnie Yen in un poliziesco infarcito di Kung Fu che rende omaggio ad un filone che ha fatto la storia del cinema di Hong Kong.
La parte poliziesca scorre piuttosto linearmente e fa da apripista ad alcune notevoli scene di combattimento magistralmente girate (come lo scontro finale sull'autostrada). Merita sicuramente una visione, non fosse altro per vedere nuovamente un Donnie Yen decentemente valorizzato dopo alcuni film non propriamente eclatanti. Tramite i titoli di coda scopriamo quanti grandi nomi del cinema di Hong Kong hanno partecipato a questo film. Molto bello!
Messaggio modificato da AsianPat il 17 January 2015 - 11:37 PM
battleroyale 19 Jan 2015
Mondomanila
Filippine, 2012. Di Khavn De La Cruz. Genere: Commedia Nera/Satira
Un umorismo crudele e nerissimo, che però riesce veramente a far ridere. A far ridere e riflettere. Perché, forse, il miglior modo per parlare dei problemi del proprio paese e del senso di abbandono che i poveri provano è riderci su. Khavn continua il suo percorso cinematografico in toni anarchici, liberi, selvaggi. Un "Gummo" filippino. Sporco, rozzo, ma con un cuore così.
Here, Then
Cina, 2012. di Mao Mao. Genere: Drammatico
Film di spazi, silenzi e solitudini. Girato divinamente, con almeno un paio di momenti straordinari di cinema. è un film di pura meditazione, dove il vuoto delle nuove generazioni viene tratteggiato con distacco e commozione. A tratti mi ha ricordato certe cose della new wave greca. Bellissimo.
AsianPat 22 Feb 2015
The Raid 2: Berandal
Indonesia, 2014. Di Gareth Evans, con Iko Uwais.
Poliziotto sotto copertura deve sopravvivere e sgominare delle bande mafiose.
Seguito diretto del primo The Raid: Redemption, si fa apprezzare non tanto per la sua trama (comune a tanti del genere) o per doti attoriali dei suoi protagonisti, quanto per un suo spirito che ricorda molto un certo cinema genere di Hong Kong degli anni 80, evitando le punte di cattiveria e sadismo morale che si portava dietro. Di certo non evita cattiveria e sadismo nelle scene di combattimento ed azione, sfocianti spesso nel cruento e capaci di impressionare per la sensazione di "normalità" alla quale si ancorano (sensazione poi presa a calci dal fatto che il protagonista si scorda delle ferite subite...). Alcune scene risponderebbero alla domanda "cosa succederebbe se Wolverine fosse girato in asia" ?
Puro stile Chang Cheh.
Indonesia, 2014. Di Gareth Evans, con Iko Uwais.
Poliziotto sotto copertura deve sopravvivere e sgominare delle bande mafiose.
Seguito diretto del primo The Raid: Redemption, si fa apprezzare non tanto per la sua trama (comune a tanti del genere) o per doti attoriali dei suoi protagonisti, quanto per un suo spirito che ricorda molto un certo cinema genere di Hong Kong degli anni 80, evitando le punte di cattiveria e sadismo morale che si portava dietro. Di certo non evita cattiveria e sadismo nelle scene di combattimento ed azione, sfocianti spesso nel cruento e capaci di impressionare per la sensazione di "normalità" alla quale si ancorano (sensazione poi presa a calci dal fatto che il protagonista si scorda delle ferite subite...). Alcune scene risponderebbero alla domanda "cosa succederebbe se Wolverine fosse girato in asia" ?
Puro stile Chang Cheh.
battleroyale 01 Apr 2015
Hello, My Dolly Girlfriend
Giappone, 2013. Di Takashi Ishii. Genere: Grottesco
Un irresistibile pastiche in cui Ishii mescola il cinema d'autore con il trash. E quindi via al suo voyeurismo spinto e sporcaccione: tette e culi come se piovessero. Aggiungiamoci anche una love story strappalacrime con violini e lacrimucce (il finale è oltre), un po' di splatter e film di mafia, una componente thriller e tante soluzioni grottesche.
Il risultato è scombinatissimo, esagerato.
Il cervello dello spettatore si sfonda, ma tutto sommato ci si diverte.
battleroyale 14 Jul 2015
Death Powder
Giappone, 1986. Di Shigeru Izumiya. Genere: Cyberpunk.
Assolutamente adorabile. Cinema fuori controllo, grezzo, sporchissimo, fuori da ogni logica e super punk (che sia cyber, o meno). Ogni inquadratura urla anni '80. Il topic del film è pseudo-filosofico sulla morte. La storyline non è chiarissima. é un flusso di immagini poco raccontabile, ma esaltantissimo.
japman 24 Jul 2015
polpa 26 Aug 2015
Film grottescamente sottovalutato, questo Temptress Moon (Le tentazioni della luna, 1998), di Chen Kaige, che ancora mi mancava. Sarà pure estetizzante, sarà pure "da festival", ma ad avercene di estetitismi così. E di film così. A palate.
Gong Li, per chi non lo sapesse o non lo ricordasse, è la Madonna.
Leslie Cheung, poi, non ne parliamo. Una ferita ancora aperta e sanguinante.
AsianPat 27 Sep 2015
The Iceman Cometh (1989 di Clarence Fok)
Una caccia all'assassino durante la dinastia Ming finisce con preda e cacciatore congelati nel ghiaccio (chi dice capitan america?) e riprende dopo essere stati scongelati fortuitamente ai giorni nostri (beh, più o meno ... anni 80).
Che dire...
E' un film degli anni 80, perciò trama sottile sottile, personaggi fortemente caricaturali, musiche che non ne imbroccano una neanche a sparargli e commistione dei generi come piovesse (parte come wuxia, traghetta come comedy, cerca di virare sul thriller, scivola sul drama e torna sul wuxia ... ) oltre alla solita scena finale fuori tempo massimo che non c'entra una cippa.
... ma anche Yuen Biao e Yuen Wah che si affrontano in combattimenti sempre notevoli e ben ritmati.
... Maggie Cheung ancora bellezza di rappresentanza (ma con orecchini inguardabili)
... mi è piaciuto
ora devo guardarmi il "remake" con Donnie Yen...
Una caccia all'assassino durante la dinastia Ming finisce con preda e cacciatore congelati nel ghiaccio (chi dice capitan america?) e riprende dopo essere stati scongelati fortuitamente ai giorni nostri (beh, più o meno ... anni 80).
Che dire...
E' un film degli anni 80, perciò trama sottile sottile, personaggi fortemente caricaturali, musiche che non ne imbroccano una neanche a sparargli e commistione dei generi come piovesse (parte come wuxia, traghetta come comedy, cerca di virare sul thriller, scivola sul drama e torna sul wuxia ... ) oltre alla solita scena finale fuori tempo massimo che non c'entra una cippa.
... ma anche Yuen Biao e Yuen Wah che si affrontano in combattimenti sempre notevoli e ben ritmati.
... Maggie Cheung ancora bellezza di rappresentanza (ma con orecchini inguardabili)
... mi è piaciuto
ora devo guardarmi il "remake" con Donnie Yen...