[ALTRO] Che libri NON ASIATICI leggete ult...
fabiojappo 27 Jan 2014
Kiny0 31 Jan 2014
fabiojappo 01 Jul 2014
10 anni fa se ne andava Marlon Brando. Castelvecchi pubblica per l'occasione questo libro di Goffredo Fofi
Descrizione. Icona seducente e ambigua, attore di genio e divo riluttante, ribelle tragicamente senza causa, stretto tra una coscienza inquieta e la macchina del successo: Marlon Brando ha incarnato come nessun altro le contraddizioni del suo tempo. Goffredo Fofi lo racconta attraverso tutti i personaggi che ha interpretato, dall'invenzione di un nuovo modello maschile - misto di violenza e di fragilità - all'imposizione dello stile di recitazione che diventerà paradigma per gli attori della nuova Hollywood, passando per le cadute e le rinascite di un'esistenza portata all'eccesso. Nella conflittuale dedizione al mestiere di attore, nel confuso tentativo di dare corpo al proprio impegno politico, nelle avventure e nei fallimenti della vita privata, Brando è stato dunque "l'eroe dell'incertezza" che, pur incapace di liberarsi dal sistema che detestava, ha saputo portare "un po' di subbuglio in una cultura di massa stolida e bigotta come quella manipolatissima degli ultimi decenni del Novecento"
Letto in questi giorni: è costituito in gran parte da schede dettagliate sui film interpretati da Brando. Con un interessante prologo che ripercorre momenti salienti della sua carriera e della sua vita. Al di là delle valutazioni di Fofi, non sempre mi sono trovato d'accordo nelle analisi dei film, un buon "manuale" da avere e che fa venire voglia di rivedere all'opera uno dei giganti della storia del cinema.
Messaggio modificato da fabiojappo il 01 July 2014 - 02:57 PM
Marlon Brando. Una tragedia americana
(280 pagine . 17.50 euro)
Descrizione. Icona seducente e ambigua, attore di genio e divo riluttante, ribelle tragicamente senza causa, stretto tra una coscienza inquieta e la macchina del successo: Marlon Brando ha incarnato come nessun altro le contraddizioni del suo tempo. Goffredo Fofi lo racconta attraverso tutti i personaggi che ha interpretato, dall'invenzione di un nuovo modello maschile - misto di violenza e di fragilità - all'imposizione dello stile di recitazione che diventerà paradigma per gli attori della nuova Hollywood, passando per le cadute e le rinascite di un'esistenza portata all'eccesso. Nella conflittuale dedizione al mestiere di attore, nel confuso tentativo di dare corpo al proprio impegno politico, nelle avventure e nei fallimenti della vita privata, Brando è stato dunque "l'eroe dell'incertezza" che, pur incapace di liberarsi dal sistema che detestava, ha saputo portare "un po' di subbuglio in una cultura di massa stolida e bigotta come quella manipolatissima degli ultimi decenni del Novecento"
Letto in questi giorni: è costituito in gran parte da schede dettagliate sui film interpretati da Brando. Con un interessante prologo che ripercorre momenti salienti della sua carriera e della sua vita. Al di là delle valutazioni di Fofi, non sempre mi sono trovato d'accordo nelle analisi dei film, un buon "manuale" da avere e che fa venire voglia di rivedere all'opera uno dei giganti della storia del cinema.
Messaggio modificato da fabiojappo il 01 July 2014 - 02:57 PM
Blindevil 29 Aug 2014
La porta proibita, di Tiziano Terzani. Nel 1984 Tiziano Terzani venne arrestato dalle autorità di Pechino, imprigionato e costretto a confessare i suoi "crimini antisocialisti", ed infine espulso dal Paese. In questo interessante libro reportage, meno personale (eccetto l'intenso capitolo finale) rispetto ad altri lavori dell'autore ma più descrittivo e ricco di informazioni sulla Cina post-maoista, emergono tutte le contraddizioni di un paese alle prese con una nuova modernizzazione che deve però pagare dazio al recente passato. Dalle cime elevate del Tibet alla vastità della Manciuria un viaggio che mette in mostra le due facce di una società, tra la ricerca di una lenta modernizzazione e il richiamo agli antichi valori, scavando con lucidità negli errori e nei crimini etici commessi dalla rivoluzione culturale e offrendo spunti sul possibile futuro. Con "ospiti narratori" d'eccezione i figli Folco e Saskia a darci una visione in prima persona della vita nelle scuole cinesi.
Darkou 03 Aug 2015
Il futuro è solo l'inizio, di Bob Marley con introduzione di Cedella Marley a cura di Gerald Hausman. Il libro raccoglie tutti gli aforismi e i pensieri espressi da Bob durante la sua vita e le sua varie interviste. Piccolo ma intenso, è stata una lettura affascinante e istruttiva come non ne facevo da molto tempo. Molto bella l'introduzione di Cedella e quasi essenziali le note del curatore Hausman per godersi appieno la lettura.
Darkou 02 Feb 2016
Io sono un'arma. Memorie di un marine di David Tell. Sotto questo pseudonimo si firma un ex marine dei corpi speciali FastCo (Fleet Anti-Terrorism Security Team Company), un'unità speciale all'interno dei marine, un'élite composta da uomini scelti diventati vere e proprie armi viventi.
Tell ci racconterà la sua vita nel Corpo, dalla prima estenuante fase dell'addestramento, fatta di un addestramento massacrante, un incubo fatto di soprusi, vessazioni, vere e proprie torture, dal quale David riesce a uscire soltanto quando tocca il fondo dentro di sé e scopre di poter resistere, alla selezione per entrare a far parte della FastCo. Tell racconta segreti e retroscena inediti che riguardano il corpo militare più famoso al mondo, rivelando come imparare a uccidere significhi avere la possibilità di diventare un eroe... Ma significhi anche estrema solitudine ed estrema diffidenza nei confronti dei civili, della famiglia, degli affetti più cari. E persino di se stessi.
Per chi interessa il genere è sicuramente una lettura interessante. Tell apre un mondo che pensavamo di conoscere grazie alle mille serie tv e film e ci fa realizzare che infondo.. non sapevamo una ceppa. Purtroppo la lettura non è molto semplice, il libro è scritto abbastanza male, Tell non è uno scrittore e purtroppo lo si nota benissimo. Ci sono pagine e pagine di copia/incolla (presumo) dal manuale dei Marines, che alla lunga allungano tantissimo il brodo e finiscono per annoiare. Se avesse tagliato un po' questa parti sarebbe stato sicuramente più "accattivante".