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[RECE][SUB] La Sala da Musica

 foto nurikabe 19 Jan 2006

LA SALA DA MUSICA

(Jalsaghar, India, 1958)

JALSAGHAR OGM

Immagine inserita


Regia: Satyajit Ray
con Chlabi Biswas, Kali Sarkar


Bengala, anni Venti. Dopo essere andato in rovina per il piacere della musica e l'orgoglio di dare raffinati concerti, l'improvvisa morte del figlio e della moglie fanno cadere il protagonista, Biswambhar Roy, un signore feudale ormai decaduto, nella più cupa delle solitudini: solo la voglia di dare una lezione a un vicino volgare gli farà aprire nuovamente la sala da musica per un ultimo straordinario concerto con la ballerina Krishna Bai.
Raitre.rai.it

Ray, attraverso il personaggio del signore feudale, ci offre un ritratto doloroso e inquietante dell'orgoglio di casta. Un grande romanzo storico tratto da un racconto di Tarasankar Banerjee. Splendidi i numeri musicali.
film.tv.it

In Jalsaghar, il regista Satyajit Ray esamina lo storico conflitto tra la nobiltà terriera e la nuova classe borghese, tra quelli che abitano nel passato e quelli che abbracciano il futuro. Utilizzando lo stesso meticoloso, non forzato stile impiegato nella sua celebrata Trilogia di Apu, Ray esplora come il bisogno di un uomo di uno stile di vita sontuoso porti inesorabilmente alla sua completa rovina. E' un'affascinante istantanea della cultura indiana degli anni '30, nonchè un racconto accurato dei pericoli che provengono dall'eccesso di auto-compiacimento.
Ray ha girato Jalsaghar tra il secondo (Aparajito) e il terzo (Apur Sansar) capitolo della trilogia di Apu. Dopo due film (Pather Panchali, Aparajito) che trattavano in una prospettiva intima le vicende di una famiglia povera, Ray si sposta all'altro capo dello spettro sociale, a quelli che vivono nei palazzi, che comandano legioni di servi, e che danno feste sontuose. La tragedia, ovviamente, non fa differenze di classi, e le perdite hanno ugual peso sia per Apu che per il protagonista di Jalsaghar, Huzar Biswambhar Roy (Chhabi Biswas). le loro reazioni alla tragiche circostanze sono prevedibilmente differenti -- Apu continua a lottare; Huzar si arrende. [...] Nella trilogia di Apu, Ray ci porta nel mondo del protagonista, incoraggiandoci a simpatizzare con Apu attraverso i suoi trionfi e le sue tragedie. In Jalsaghar, l'approccio dell'autore è differente. Distacca il pubblico dai personaggi, permettendoci di osservare la cultura e gli eventi da una prospettiva distaccata. Come risultato, mentre questo film difetta della sublime bellezza e della forza della semplicità che ritroviamo nelle pellicole dedicate ad Apu, non perde però del suo fascino di evoluzione intellettuale. Ciò non significa che Jalsaghar non produce impatto emotivo, ma l'intento è differente. Tuttavia lo spettatore non condivide la disperazione di Huzar, ha pietà di lui, imputa al protagonista di essere egli stesso la causa della sua rovina.
Analizzato insieme alla trilogia di Apu, Jalsaghar stimola studi affascinanti di similitudini e contrasti, e ci aiuta a vedere un altro livello della maestria cinematografica di Ray. E' un film di una gran forza visiva [...]. Se è vero che questo film non raggiunge le vette raggiunte da Aparajito e Apur Sansar, è pur vero che l'opera merita comunque il suo posto di rilievo all'interno della lista dei capolavori dell'autore.
James Berardinelli

"The Music Room" è il suo (di Ray) film più evocativo, ed egli lo riempie di particolari visivi interessanti. [...] Malgrado il lusso sbiadito che circonda Huzur, il film appare completamente disadorno. Forse come reazione alle centinaia di sovraccarichi melodrammi musicali prodotti ogni anno in India, Ray crea uno studio austero del personaggio -- anche attraverso la musica. Il suo eroe merita il paragone con Re Lear, perchè, come Lear, desta la nostra compassione persino mentre cede alla sua vanità e commette, in maniera testarda, tantissimi errori. Come Lear, pensa a sè più come una vittima che come un carnefice. Come Lear, si sbaglia.
Roger Ebert

P.S.: a domani le immagini :em81:




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Messaggio modificato da fabiojappo il 03 November 2014 - 05:13 PM
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 foto polpa 19 Jan 2006

Bella proposta! Io ce l'ho in vhs (credo coi subbi inglesi) ma ancora non l'ho visto e so che è stupendo. :em66:
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 foto mizushima76 19 Jan 2006

Grazie ragazzi!!!!! :clap: :clap:

Siete davvero dei palati finissimi :) !
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 foto Yoshitoshi 19 Jan 2006

Un grazie assolutamente meritato!!! :) :em83:
erano anni che volevo vederlo :clap:
piccola domandina, sono andato dal mio edicolante e mi ha dato una versione ogm...è quella giusta vero? :clap:
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 foto Cialciut 19 Jan 2006

Grazie ragazzi, ci vorrà un po' ma lo recupererò sicuramente. Anticipo Ozu che stà scrivedo. Si Yoshi, è quella giusta. :clap:
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 foto OZU 19 Jan 2006

Yoshitoshi, il Jan 19 2006, 08:16 PM, ha scritto:

piccola domandina, sono andato dal mio edicolante e mi ha dato una versione ogm...è quella giusta vero? :clap:

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Si è lei ma ricordati che gli OGM potrebbero risultare pericolosi per la salute indi ti consiglio di riconvertire il DNA instabile in forma stabile (avi) ... VDm rulez :clap:

Citazione

Anticipo Ozu che stà scrivedo. Si Yoshi, è quella giusta.

:) :em83: :em87:
Messaggio modificato da OZU il 19 January 2006 - 08:58 PM
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 foto snoo-pee 19 Jan 2006

grazie ragazzi
super apprezzatissimo :clap:
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 foto sonoro 20 Jan 2006

mi sa che è il momento di rinnovare l'appello a non lavorare sugli ogm!!! ma perchè sti formati???
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 foto snoo-pee 20 Jan 2006

eh ma se nn si trovano altri formati in giro... per esempio una volta trovai un film di miike ed esisteva solo in ogm...
:clap:
beh scusate il piccolo OT
(era per dire che condivido il punto di vista di sonoro... ma alle volte nn c'è alternativa)
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