[RECE][SUB] OneDay (aka One Day)
kaneda03 17 Nov 2010
molto bello.
all'inizio spiazza abbastanza e non si capisce bene dove voglia andare a parare, poi la storia si spiega man mano in maniera chiara e ben studiata.
bellissimo il finale, scontato quando appare, ma lo stesso inatteso, pur portando all'opposto è pura gioia di vivere.
per riallaciarmi ai commenti precedenti non ho trovato del tutto inutile la figura dell'indiano, ma mi ha lasciato perplesso quella dell'equino, o mi sono perso qualcosa per strada o ... boh? non l'ho capito.
dopo hear me, il mio secondo taiwanese, devo assolutamente scoprire meglio la loro cinematografia.
grazie davvero per la splendida proposta.
all'inizio spiazza abbastanza e non si capisce bene dove voglia andare a parare, poi la storia si spiega man mano in maniera chiara e ben studiata.
bellissimo il finale, scontato quando appare, ma lo stesso inatteso, pur portando all'opposto è pura gioia di vivere.
per riallaciarmi ai commenti precedenti non ho trovato del tutto inutile la figura dell'indiano, ma mi ha lasciato perplesso quella dell'equino, o mi sono perso qualcosa per strada o ... boh? non l'ho capito.
dopo hear me, il mio secondo taiwanese, devo assolutamente scoprire meglio la loro cinematografia.
grazie davvero per la splendida proposta.
battleroyale 17 Nov 2010
"In questo momento il mondo intero starà sognando".
Perchè la vera, la più grande libertà è nella mente. E quindi nel sogno.
Andare oltre ogni logica, spezzare le fredde razionalità del nostro tempo e del nostro mondo, abbandonare i concetti spazio temporali, e innamorarsi.
Ce lo mostra questo talentuosissimo regista taiwanese (debuttante, classe '73), che opta persino nello stile una struttura onirica, che si ispira un po' a Gondry e un po' a Ranataruang, rievocando attraverso il sonno una slendida storia d'amore e amicizia, sicuramente non esente da difetti (qualche ingenuità c'è eccome), ma facilmenti perdonabili per un film che riesce a colpire come un fulmine a ciel sereno.
Come in un sogno, il ritmo è lento e stralunato, i silenzi sono lunghi, l'andatura è sommessa e intima: è il cinema che preferisco io. Calibra perfettamente le ellissi, dosa gli elementi surreali (l'indiano, il cavallo...) e sa deliziare, anche, con qualche inaspettato momento comico.
"Sei in un sogno, dovresti capire qualunque lingua"
Bravissimi i due protagonisti, calati alla perdezione in due ruoli affascinanti. Bellissima la parte finale, lunga e deliziosa, sul bordo di un traghetto, nella notte.
"Quando ti sveglierai, non cercarmi".
Perchè la vera, la più grande libertà è nella mente. E quindi nel sogno.
Andare oltre ogni logica, spezzare le fredde razionalità del nostro tempo e del nostro mondo, abbandonare i concetti spazio temporali, e innamorarsi.
Ce lo mostra questo talentuosissimo regista taiwanese (debuttante, classe '73), che opta persino nello stile una struttura onirica, che si ispira un po' a Gondry e un po' a Ranataruang, rievocando attraverso il sonno una slendida storia d'amore e amicizia, sicuramente non esente da difetti (qualche ingenuità c'è eccome), ma facilmenti perdonabili per un film che riesce a colpire come un fulmine a ciel sereno.
Come in un sogno, il ritmo è lento e stralunato, i silenzi sono lunghi, l'andatura è sommessa e intima: è il cinema che preferisco io. Calibra perfettamente le ellissi, dosa gli elementi surreali (l'indiano, il cavallo...) e sa deliziare, anche, con qualche inaspettato momento comico.
"Sei in un sogno, dovresti capire qualunque lingua"
Bravissimi i due protagonisti, calati alla perdezione in due ruoli affascinanti. Bellissima la parte finale, lunga e deliziosa, sul bordo di un traghetto, nella notte.
"Quando ti sveglierai, non cercarmi".
Cignoman 20 Nov 2010
Non un film che reggerebbero tutti, temo! Grande scelta, Shima, davvero una perla taiwanese.
battleroyale 20 Nov 2010
Io continuo a dirlo: splendido, davvero.
E mi è piaciuto proprio perchè è rischiosissimo. Splendido.
Bravo Shima!
E mi è piaciuto proprio perchè è rischiosissimo. Splendido.
Bravo Shima!
fabiojappo 20 Nov 2010
Non mi ha convinto del tutto. La struttura onirica è interessante, ma risulta forse un po' confusa. Bella la regia che dona al film un fascino soffuso che cattura.
Shimamura 21 Nov 2010
Grazie, ragazzi!
confesso che pur non essendo il miglior film taiwanese dell'anno è cmq quello che più ho amato!
confesso che pur non essendo il miglior film taiwanese dell'anno è cmq quello che più ho amato!
YìdàlìRén 23 Nov 2010
Nella stessa sera ho visto questo film e «Hear me»; nettamente meglio quest'ultimo. One day mi ha convinto poco, troppo sofisticato e poco coinvolgente. Probabilmente meriterebbe una seconda visione per essere apprezzato meglio (anche perché qualche dubbio sulla trama me lo ha lasciato), ma al momento lo lascio in attesa.