versione BIFOS 2cd
Titolo internazionale: My Wife Got Married
Titolo originale: A-nae-ga kyeol-hon-haet-da
Paese: Corea Del Sud
Anno: 2008
Genere: Commedia-Romantico
Durata: 119 minuti
Regia: Yoon-soo Jeong
Sceneggiatura: Yoon-soo Jeong, Hye-jin Song
CAST
Joo-hyuk Kim, Ye-jin Son, Seong-hun Cheon, Won-hong Choi,
Hyeon-cheonl Hong, Se-yeong Jeong, Sang-wook Joo, Jeong-se Oh
TRAMA
Ex colleghi di lavoro, Deok-hun e In-ah si reincontrano casualmente e tra loro scoppia subito l'amore. La ragazza però, oltre a mostrare una passione viscerale per la squadra di calcio del Barcellona (mentre lui è tifosissimo del Real Madrid), si rivela anche insofferente alla monogamia. Deok-hun pensa di riuscire a farle cambiare stile di vita sposandola, ma il matrimonio non porta consiglio ad In-ah che anzi dichiara di volersi sposare anche con un altro di cui nel frattempo si è innamorata. Comincia così un difficile ménage à trois che si complica ancora di più quando In-ah rimane incinta.
RECENSIONE
Ve lo ricordate?
Eh si, il mondiale che ci ha fatto amare alla follia i coreani.
La storia infatti comincia nel periodo in cui si svolgono i mondiali di calcio di Corea del Sud/Giappone del 2002, e si chiude nel periodo dei successivi mondiali di Germania del 2006. Curioso vedere una pellicola coreana che per una volta mette sullo sfondo della storia il calcio invece di uno sport più popolare come il baseball.
Certo noi non abbiamo bisogno che la voce fuori campo del protagonista ci spieghi chi siano Figo, Zidane o il Barcellona. E meno male che in questo film non hanno fatto vedere la partita che i coreani hanno giocato contro di noi. Probabilmente in quel caso mi sarei rifiutato di tradurlo ;-)
Si sono per fortuna accontentati di mostrare la vittoria (anche quella rubatissima) contro la Spagna.
- Fine della divagazione calcistica -
Tratto dall'omonimo romanzo, My Wife Got Married è l'ennesima commedia romantica sfornata dal cinema coreano.
Ad un anno di distanza da Changing Partners, il regista Yoon-soo Jeong si rituffa nella descrizione dei rapporti di coppia aperti.
Protagonista è Deok-hun, interpretato dal bravo Joo-hyuk Kim. La storia è narrata dal suo punto di vista, e lo spettatore non può che simpatizzare per lui che si ritrova vittima e lato debole del triangolo. In-ah e Jae-gyung (il terzo incomodo) sono infatti entrambe molto sicuri di se stessi e non si sentono per nulla a disagio nel portare avanti una relazione del tutto anomala. Non solo a livello sociale, ma anche a livello legale, dato che in Corea del Sud l'adulterio è ancora un reato penale.
In-ah è interpretata dalla bella Ye-jin Son, protagonista di alcune delle commedie romantiche e dei melodrammi coreani di maggior successo dell'ultimo decennio (The Classic, Lover's Concerto, A Moment To Remember).
Per questo film ha vinto il premio come miglior attrice protagonista ai Blue Dragon Film Awards del 2008.
Fotografia e locations molto glamour, My Wife Got Married mostra la sua parte migliore fin tanto che rimane sui toni della commedia leggera. Ma come spesso capita alle pellicole coreane, nella seconda parte vira decisamente su toni drammatici. E qui cominciano le note dolenti, perché la sceneggiatura inizia a perdere colpi e non riesce a sostenere in maniera adeguata e coerente il peso di una storia difficile e complicata. I dialoghi si fanno surreali fino a giungere ad un finale accomodante, nè carne nè pesce, ad uso e consumo del botteghino. Una soluzione che un argomento del genere non meritava, ma tantè... chi ha visto The Naked Kitchen non rimarrà stupito del modo pasticciato in cui viene gestito il triangolo coniugale.
Viste le buone premesse alla fine questo film si rivela discretamente deludente.
Da salvare sicuramente l'intramontabile Volare di Domenico Modugno, anche nella versione dei Gipsy Kings.
Pollice verso invece per la pacchianissima cover coreana di Go West.
***Note di traduzione. Sul nome della figlia il film crea un gioco di parole basato sull'assonanza con l'inglese.
La bambina infatti si chiama Ji-won. La pronuncia è simile a Zi One. La spiegazione di In-ah è che Ji, ovvero Zi, starebbe per Zidane. Won, ovvero One, significa Uno, e quindi il senso del nome sarebbe "Zidane numero uno".
A Deok-hun poi sorge il dubbio che il significato sia invece l'opposto perché pensa al suo cognome ROH. La pronuncia di ROH è infatti simile a quella di No. E quindi per lui ROH Ji-won potrebbe significare No Zi-one, ovvero "Zidane non è il numero uno".
Nei sottotitoli inglesi, dopo la spiegazione del nome hanno preferito trasformare Ji-won in Zione.
Seguendo lo stesso procedimento inglese, in italiano si sarebbe dovuto trasformare il nome in Ziuno. Ho preferito però mantenere il nome originale Ji-won, visto che: il nome della bambina è quello; sono estranei alla nostra cultura questi giochetti sui nomi, perciò tradurre in italiano il nome non avrebbe avuto senso.
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Messaggio modificato da fabiojappo il 29 September 2014 - 12:55 PM