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[RECE][SUB] My Name Is Fame

Traduzione di Trashit

16 risposte a questa discussione

#1 trashit

    PortaCaffé

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Inviato 08 March 2010 - 12:48 AM

MY NAME IS FAME

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- MoMo -


Traduzione: trashit
Revisione: paolone_fr



INFO

Titolo : My Name Is Fame
Titolo originale : Ngor yiu sing ming
Regia: Lawrence Ah Mon (aka
Lawrence Lau)
Interpreti : Lau Ching-Wan, Huo Siyan, Candice Yu, Chiang Han, Leung San & Wayne Lai
Produzione: Honk Hong, 2006
Genere: Commedia, Drammatico
Durata: 94'


Dopo una pausa di cinque anni il regista Lawrence Lau si tiene alla larga dal duro realismo e dagli adolescenti turbati che erano associati alle sue opere precedenti, proclama determinazione nell'arioso e intrigante My Name Is Fame.


TRAMA
Un misurato dramma sull'industria cinematografica si sviluppa via via che gli spettatori vengono a conoscenza della patetica situazione di Poon Kar-fai (Lau Ching-wan), ottimo attore e in passato una delle stelle più brillanti del cinema di Hong Kong, ma che ora, tra la televisione e piccoli ruoli secondari, si è del tutto tagliato fuori. Poon, che beve troppo, si annoia e si chiede dove sta andando a finire, è pronto a chiudere la sua carriera quanto una nuova attrice entusiasta fa la sua apparizione.

La dolce Faye Ng (Huo Siyan), con i suoi occhioni, è appena arrivata da Hangzhou e parte da zero nel mondo dello spettacolo. Riconoscendo il talento di Poon su un set televisivo, lo persuade a diventare il suo mentore e manager: in questo modo, oltre a formarsi, Faye dà il via alla rinascita di Poon. Mentre fa da pigmalione trasmettendo le sue capacità e la sua conoscenza del settore all'aspirante celebrità, Poon inizia a rivisitare quelle potenzialità per cui era stato lodato molti anni prima.



RECENSIONE
Film ottimista e adatto a tirar su il morale dei fan del cinema hongkonghese, My Name Is Fame permette a Lau di scodellare un dramma spensierato ma convincente, sebbene a volte la trama lasci gli spettatori in sospeso. L'onnipresente sguardo sul mondo del cinema garantisce un argomento di sicura riuscita: il film di Lau, arrivato sugli schermi in un momento in cui le uscite di film locali a Hong Kong calano anno dopo anno, costituisce un appello a restare fermi sulle proprie posizioni, a darsi da fare e a lottare per la qualità. Un tocco di nostalgia per i vecchi film e la vecchia televisione, sia che venga da un commesso che dal papà di Poon, ex scenografo, trova una voce occasionale e, con una struttura filmica quasi sempre misurata o ridotta al minimo, lo spettatore viene lasciato a osservare il rapporto nascente tra i protagonisti.

Scegliendo la nuova e frizzante attrice della Cina continentale Huo Siyan, il regista aggiunge fascino a My Name Is Fame; malgrado il doppiaggio in cantonese, lei riesce a trasmettere un'aria di autenticità. Huo fa un esordio promettente nel cinema hongkonghese; inscena divertenti momenti di recitazione esagerata, ed è convincente quando Faye sale di livello e incanta il suo maestro. Lau Ching-wan nel frattempo si accolla il suo ruolo succoso e variato con aplomb, e mostra di essere in ottima forma mentre si cala dritto nel personaggio a volte conflittuale di Poon. La sua famiglia di personaggi del grande schermo si allarga a comprendere tipi come Wayne Lai e Tony Leung Kar-fai, che appaiono nei panni di amici che spingono Poon a smettere o a continuare. Una piacevole sorpresa del film è rappresentata dal flusso costante di apparizioni cameo. Per gli amanti delle star sarà una buona occasione per veder saltar fuori ogni tipo di attori e registi, sia in ruoli da comparsa che in apparizioni di secondo piano - un astuto pizzico di realismo che rende ancora migliore My Name Is Fame.
(Trama e recensione scritte da Tim Youngs per cinaoggi.it)







Allega file  my name is fame.zip   40.55K   78 Numero di downloads


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Messaggio modificato da fabiojappo il 27 December 2014 - 01:53 PM

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#2 paolone_fr

    GeGno del Male

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Inviato 08 March 2010 - 04:27 PM

gran bel film. usa la vita di un attore sconfitto per parlare del cinema di hong kong, della cina, dei loro rapporti, di cosa significa essere un professionista, vincere contro ogni pronostico.
poon E' lau ching wan. e il solo fatto che lau ching wan abbia vinto il suo primo HK award come miglior attore per questo film è il finale più bello mai (non) scritto per una storia del genere.

bravo trashit :em60:

#3 mark87

    Operatore luci

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Inviato 13 March 2010 - 09:00 PM

do un voto anchio .bello veramente.


crasy

#4 battleroyale

    Kimkidukkiano Bjorkofilo

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Inviato 13 March 2010 - 11:41 PM

Non devo perferlo, grazie!!! :em15: :em87:
Sweet Like Harmony, Made Into Flesh... You dance by my side, children sublime!


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Le mie recensioni cinematografiche: http://matteo-bjork-...i.blogspot.com/

Lungometraggi subbati per aw: Lunchbox, Wool 100% , Tomie: Revenge, Sexual Parasite: Killer Pussy, Pray, Violated Angels, Go Go Second Time Virgin (Migliore attrice al XIV AW Award), A Slit-Mouthed Woman, Kuchisake, Teenage Hooker Became Killing Machine In DaeHakRoh, Marronnier, Raigyo, X-Cross, Loft (premio alla miglior regia al XV AW Award), The House, Evil Dead Trap 2 , Id, Female Market, The Coffin, Art Of The Devil 3, Coming Soon, Wife Collector, Nang Nak , Whispering Corridors 5: A Blood Pledge, Grotesque, Gonin, 4bia , Lover, Unborn But Forgotten, Life Is Cool , Serial Rapist, Noisy Requiem, Pig Chicken Suicide, Tamami: The Baby's Curse, Nymph, Blissfully Yours, La Belle, February 29, The Cut, Zinda, Rule Number One, Creepy Hide And Seek, M, Visage, Female, Naked Pursuit, Today And The Other Days, Red To Kill, Embracing, Kaleidoscope, Sky, Wind, Fire, Water, Earth, Letter From A Yellow Cherry Blossom, The Third Eye, 4bia 2, The Whispering Of The Gods, My Ex, The Burning, The Haunted Apartments, Vegetarian, Vanished, Forbidden Siren, Hole In The Sky (fabiojappo feat. battleroyale), Invitation Only, Night And Day, My Daughter, Amphetamine, Soundless Wind Chime, Child's Eye, Poetry, Oki's Movie , Natalie, Acqua Tiepida Sotto Un Ponte Rosso, The Echo, Gelatin Silver, Love, Help, Hazard, Late Bloomer, Routine Holiday, Olgami- The Hole, Caterpillar, The Commitment, Raffles Hotel, Ocean Flame, The Sylvian Experiments, Bloody Beach, The Vanished, Dream Affection, White: The Melody Of The Curse, Eighteen, I Am Keiko, Guilty Of Romance, Muscle, Birthday, Journey To Japan, POV: A Cursed Film, Exhausted, Uniform Virgin: The Prey, Gimme Shelter

Serie tv subbate per aw: Prayer Beads

Cortometraggi subbati per aw: Guinea Pig: Flowers Of Flesh And Blood, Guinea Pig: Mermaid In The Manhole, Guinea Pig: He Never Dies ,4444444444, Katasumi , Tokyo Scanner, Boy Meets Boy , Kyoko Vs. Yuki, Dead Girl Walking, Sinking Into The Moon, Suicidal Variations, House Of Bugs, Tokyo March, Emperor Tomato Ketchup, Birth/Mother, I Graduated, But..., Fighting Friends, Ketika, Lalu dan Akhirnya, South Of South, Incoherence, Imagine

L'altro Cinema: Drawing Restraint 9 , La Concejala Antropofaga, Subjektitüde

Inwork: Rec (60%), Kisses (50%), Serbis (90%)

#5 BadGuy

    Cameraman

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Inviato 20 March 2010 - 11:51 AM

Commedia agrodolce - forse più dolce che agra - di fattura quasi televisiva: si dimenticherebbe subito se non fosse per la presenza dell'ottimo Lau Ching-Wan che che non sbaglia un'espressione e si porta addosso l'intera pellicola graffiandola da vero mattatore.



#6 paolone_fr

    GeGno del Male

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Inviato 20 March 2010 - 10:09 PM

Visualizza MessaggioBadGuy, il 20 March 2010 - 11:51 AM, ha scritto:

Commedia agrodolce - forse più dolce che agra - di fattura quasi televisiva: si dimenticherebbe subito se non fosse per la presenza dell'ottimo Lau Ching-Wan che che non sbaglia un'espressione e si porta addosso l'intera pellicola graffiandola da vero mattatore.


ahiahiahi, un'altra toppatura...
ancora una volta, e qui apro il discorso generale, si finisce per constatare che il cinema di hong kong non riceve il rispetto che meriterebbe, vista la sua storia e influenza addirittura globale. da queste parti, il made in hk solitamente funziona sotto due precondizioni alternative:
-la massima libertà (verginità) di sguardo
-la considerazione del suo contesto

ad esempio, per dirne una, spesso mi vien da ridere leggendo commenti e voti ai (pochi) film di arti marziali sottotitolati su aw, che anche quando sono indiscussi capolavori del genere sono trattati come filmetti stupidini che sembrano ripetersi. ora, prescindendo dall'ignoranza che sta sotto a certe valutazioni (il cinema di arti marziali dei 70 è stato avanguardia mondiale del cinema d'azione che lo avrebbe seguito, in termini di regia e coreografie), la chiusura anacronistica sul cinema drammatico (d'autore, pure) come serie a del cinema seguita da un inevitabile lista di pellicole e generi relegati alla serie b a prescindere dalla loro influenza e importanza è una cosa che andrebbe bandita da ogni discussione cinefila seria. my name is fame paga questo scotto, che purtroppo (per chi lo sottovaluta) è quello che tocca anche il destino delle commedie in generale. ma my name is fame è della stessa famiglia di peking opera blues, che è uno dei più grandi film in lingua cinese di tutti i tempi, e che lo spettatore distratto può fermarsi a considerare solo un semplice divertissement. basterebbe guardarlo bene :em22:

#7 BadGuy

    Cameraman

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Inviato 20 March 2010 - 11:49 PM

Visualizza Messaggiopaolone_fr, il 20 March 2010 - 10:09 PM, ha scritto:

ahiahiahi, un'altra toppatura...
ancora una volta, e qui apro il discorso generale, si finisce per constatare che il cinema di hong kong non riceve il rispetto che meriterebbe, vista la sua storia e influenza addirittura globale. da queste parti, il made in hk solitamente funziona sotto due precondizioni alternative:
-la massima libertà (verginità) di sguardo
-la considerazione del suo contesto


Accidenti! Un'altra toppatura? Immagino sia simile a quella di "Plastic City"... Immagine inserita
Ok, non conosco il cinema di Hong Kong - tranne Woo, Wang Kar Wai, To e poco altro - ma se non sbavo su "My name is Fame" non vuol certo dire che non lo rispetto...e la verginità di sguardo mi spiace ma ce l'ho, visto che non mi faccio fottere da tutti i film che vedo.

Visualizza Messaggiopaolone_fr, il 20 March 2010 - 10:09 PM, ha scritto:

...la chiusura anacronistica sul cinema drammatico (d'autore, pure) come serie a del cinema seguita da un inevitabile lista di pellicole e generi relegati alla serie b a prescindere dalla loro influenza e importanza è una cosa che andrebbe bandita da ogni discussione cinefila seria. my name is fame paga questo scotto, che purtroppo (per chi lo sottovaluta) è quello che tocca anche il destino delle commedie in generale. ma my name is fame è della stessa famiglia di peking opera blues, che è uno dei più grandi film in lingua cinese di tutti i tempi, e che lo spettatore distratto può fermarsi a considerare solo un semplice divertissement. basterebbe guardarlo bene :em15:

Su questo in generale hai ragione, ma non è il mio caso. A me piace solo il genere che ci riesce. Anche le commedie. Per l'appunto quelle che ci riescono, a cui chiedo boh... leggerezza (nel senso di Calvino), verve... cose così.
Non mi frega neppure degli Autori, perché spesso toppano e le toppate d'autore sono toppate come le altre.
Quindi "My name is Fame" per quel che mi riguarda non paga quello scotto. E' prevedibile. Caruccio, se vuoi. Ma la regia è piatta (però non ho mai visto film di quel regista).
Tra l'altro io non ci sputo sopra quello che tu chiami 'semplice divertissiment': mica è facile da ottenere! Magari ci riuscissero tutti... Ci vogliono armi affilate pure per quello.

Mi vedrò l'opera al blues. Ovviamente con lo sguardo rigorosamente vergine. ;)

#8 paolone_fr

    GeGno del Male

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Inviato 21 March 2010 - 06:49 PM

Visualizza MessaggioBadGuy, il 20 March 2010 - 11:49 PM, ha scritto:

Accidenti! Un'altra toppatura? Immagino sia simile a quella di "Plastic City"... Immagine inserita
mmm, no. è proprio tutta un'altra cosa. plastic city è un film molto più accessibile a chi è abituato al cinema "de festival", anche se per scavarci dentro bisogna conoscere un po' i meccanismi del crime movie HKese (yu lik wai infatti prende quegli stilemi e li rovescia come aveva fatto wong kar wai in ashes of time col wuxia, e come ashes era comunque un wuxia, plastic city rimane un triad movie, ma è un altro discorso). my name is fame invece è un film tutto interno al cinema di HK, dalla prima all'ultima scena. non c'è dentro un riferimento che uno, un dialogo pure, che sia casuale o non rimandi ad altri film. il film di ann hui che permette a poon di guadagnarsi la candidatura agli awards è LA new wave di Hong Kong. i personaggi di my name is fame vivono di cinema, SONO il cinema di Hong Kong: sono comparse, stuntmen/women, coreografi, scenografi, produttori, registi, agenti, assistenti, ex-attori, ex-attrici, aspiranti star. autoreferenziale? forse, ma anche no (visto soprattotto l'incredibile rimando metacinematografico che fa sì che dove finisca il film, cominci la vita e poon torni ad essere lau ching wan, e a vincere anche lui il suo primo HK film award per aver interpretato se stesso come una stella di seconda fascia sottovalutata da tutti in my name is fame. come dicevo, poon E' lau ching wan, e non deve perciò meravigliare l'interpretazione così vera del protagonista del film in questione). vuoto (e/o dimenticabile)? ma nemmeno per sogno.

sul resto del discorso che riguarda il poco credito che si da da queste parti a tanto cinema di Hong kong (tolti magari i mostri sacri internazionalizzati che citi anche tu), come premettevo, facevo un discorso generale che m'è uscito di botto. discorso piuttosto inutile ed esposto in maniera poco chiara, perché per esporlo più chiaramente bisognarebbe che io avessi competenze cinematografiche (tecniche e storiche) che non ho.

#9 BadGuy

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Inviato 22 March 2010 - 03:57 PM

Visualizza Messaggiopaolone_fr, il 21 March 2010 - 06:49 PM, ha scritto:

mmm, no. è proprio tutta un'altra cosa. plastic city è un film molto più accessibile...
Mica paragonavo i due film...

Visualizza Messaggiopaolone_fr, il 21 March 2010 - 06:49 PM, ha scritto:

...vuoto (e/o dimenticabile)? ma nemmeno per sogno.


E' dimenticabile per me spettatore, ma non ho mai pensato né detto che sia vuoto (!), ho detto solo che che la regia m'è parsa piatta: è ben diversa la cosa.
E l'ho capito che è un cinema che parla di cinema, che i vari attori e comparse sono registi, attori, comparse e maestranze del cinema di HK - solo perché l'ho letto naturalmente -, che Lau Chin Wan ha vinto l'award per quel film - ma anche il regista ha vinto qualcosa? - e che è la vita nel film e viceversa... E' solo che tutte 'ste cose sono dentro un contenitore (di regia e sceneggiatura) non particolarmente brillante. E la storia interna del pigmalione e del suo prevedibile innamoramento non è certo cosa nuova. Non mi sono piaciute neppure le scene(tte) in cui lui abbandona la bottiglia e si mette a correre ecc. Il tutto poteva essere fatto meglio. Sì, il film a volte è ironico, anzi autoironico, ma non abbastanza. Tira stoccate ok, ma poco. E se fa sorridere o commuove lo fa solo sulla pelle del protagonista. Ripeto: la parte del film più ispirata del film è la sua e quella passa.


Visualizza Messaggiopaolone_fr, il 21 March 2010 - 06:49 PM, ha scritto:


...discorso piuttosto inutile ed esposto in maniera poco chiara, perché per esporlo più chiaramente bisognarebbe che io avessi competenze cinematografiche (tecniche e storiche) che non ho.
Beh no, non è inutile ed è abbastanza chiaro. I 'tecnici' spesso mi rompono e li abbandono dopo la prima riga.






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